Redazione | Non ha usato mezzi termini il Contrammiraglio CP Salvatore Schiano Lomoriello* residente a Manfredonia e nativo della nostra isola. Analizzando la vicenda della Costa Concordia il suo disappunto va tutto all’ufficiale Gregorio De Falco e alla sua telefonata al comandante Francesco Schettino che ha fatto il giro del mondo:
Forma : di una virulenza verbale inaudita, minacciosa, blasfema, volgare che, mi si creda in coscienza, mi ha fatto VERGOGNARE di essere un Ufficiale delle Capitanerie di Porto. Istituzione quest’ultima che essendo palestra di contatti umani, ci ha insegnato di essere sempre rispettosi con TUTTI, mai saccenti, mai protagoniosti ma al servizio della Gente di Mare fermo restando tutte quelle prorogative di Polizia Giudiziaria che la legge ci affida e che vanno esercitate sempre senza alcuna forma di indugio ma con pacatezza e fermezza. Non mi pare he tutto cio’ sia ricontrabile nel contesto della telefonata in questione che ha esposto una persona gia’ vinta dalla vita a ludibrio planetario senza alcuna forma di umanita’ che mi avvilisce e mortifica.
Sostanza : qualcuno mi dovra’ pur spiegare in quale trattato di Diritto Marittimo o altra fonte normativa in merito al Soccorso e Salvataggio in mare sia scritto che il Comandante della Nave perde la Titolarieta’ del Comando quando e’ stato dichiarato l’ordine di “abbandono nave ” e che in tal caso detta prerogativa passa all’Organo soccorritore. L’Ufficiale Capo della Sezione Operativa della Capitaneria di Porto di Livorno in merito afferma : “Comandante, rivolgendosi al Com.te Schettino, lei ha dicharato l’abbandono della nave, ORA COMANDO IO ” (sic) e dopo tanti irriverenti bla bla bla “LE ORDINO DI” etc etc. In tutta questa vicenda, in ipotesi, non sara’ mica stato consumato il reato di usurpazione di Comando? E’stato legittimo l’ordine dato? Trova quantomeno fondamento nella legge quanto con violenza verbale inaudita e’stato fatto segno il Comandante Schettino, persona in quel momento , come ho gia’ vuto modo di dire, VINTO DALLA VITA ? A me e’ parso come sparare sulla CROCE ROSSA senza un briciolo di umanita ma con della forza verbale la cui genesi non mi va di stigmatizzare ma che lascio all’analisi di chi legge.
Eppure, le TV, gli organi di stampa hanno eletto De Falco a livello di “Eroe”, un insigne critico del Corriere della sera cosi scrive :”Grazi Capitano…… ” Ma di che vorrei chiedergli, di cosa, che cosa ha prodotto in positivo quella “sparata telefonica” se non irridere, minacciare, esporre il Comandante Schettino a ludibrio pubblico. E noi viviamo in un paese civile? Nella culla del diritto? In un paese dove la stampa sta spingendo perch° quell’Ufficiale sia fatto segno di un “solenne encomio ” Sarebbe, in tal caso, un’offesa al Diritto un’offesa a tutti quegli Ufficiali che in silenzio e con dedizione massima ha fatto il proprio dovere senza mai salire sul palcoscenico del protagonismo ma stando sempre lontanissii dallo stesso.
*: Uff.le in 2 della Capitaneria di Manfredonia, Comandante del Porto di Marsala, Comandante in 2 della Capitaneria di Porto di Crotone, Comandante del Porto di Pescara, Comandante in 2 della Capitaneria di Porto di Salerno,Comandante in 2 della Capitaneria di Porto di Napoli, Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno da dove ho preso congedo dal Corpo in data 31.12.96.
Condivido al mille per mille.
Con tutto il rispetto per l’anziano contrammiraglio in pensione, non sono d’accordo, e non credo che l’autorevolezza dell’autore conferisca particolare forza allo sfogo (dal contenuto più ampio di quanto sopra pubblicato).
In primo luogo, lo stesso De Falco ha respinto la popolare (ed impropria) investitura di eroe della patria, precisando di aver fatto solo il proprio dovere;
secondariamente, di fronte ad un comandante (di marina mercantile) che balbetta, nasconde la gravità dei fatti, omette di attivarsi in qualunque modo, la parolaccia (ed il tono brusco) sono l’unico modo di cercare di risvegliare la coscienza assopita della persona scioccata ed inerte (come i due schiaffi per la persona in piena crisi isterica);
inoltre, il comando delle operazioni di soccorso è affidato in base al DPR 662/1994, alla Capitaneria, che può designare chiunque al coordinamento delle ricerche.
Le valutazioni sul comportamento di Schettino, infine, lasciamole all’autorità giudiziaria: ma appare evidente che il com. Schettino – che sarà pure bravissimo e preparato – non è idoneo al comando di una nave, che presuppone la capacità di rimanere lucidi e reattivi anche in condizioni di stress.
Il vero schifo lo stanno facendo i giornalisti.
Non sono d’accordo ne con chi dice che il comandante doveva essere “più umano” con Schettino (vi credete che i comandanti in Afganistan spronino i ragazzi a suon di “Dai, su ragazzi… forza… le pallottole non fanno male… ” Ci sono stati dei morti e Schettino ha fatto il vigliacco scappando, io ho rischiato tante volte facendo il soccorritore in mare, ed ho amici che rischiano tutt’ora la vita con il soccorso alpino, e la cosa che dicono è se hai paura, lasci questo lavoro e lo fai fare ad altri.
Il mare non è di questi giganti, c’è l’usanza e la barbara credenza di credere che chi ha il mezzo più grosso ha ragione e si arroga il diritto che non ha, come sulla strada, così in mare.
Vicino alla costa ci può essere chiunque, una gommone con gente che fa immersioni notturne, padre e figlio che stanno pescando dalla barca, una qualunque imbarcazione lunga appena 4m che non vedi normalmente, figuriamoci se sei alla guida di un colosso del genere. Eppure questi “giganti” se ne fregano, così come se ne fregano chi ha una barca di 15m e ti sfreccia a 30nodi affianco al tuo misero gommone con il rischio di farti ribaltare con le onde della scia. Impariamo il rispetto degli altri, ed io imparerò a rispettare questi deficienti come Schettino. Perchè non è solo lui, il mare è pieno di comandanti come Schettino.
Finalmente qualcuno che la vede in modo reale ed obbiettivo sarei felice se leggesse quello che ho scritto io sulla mia pagina fb prima di leggere questo testo …il succo e’ lo stesso… Purtroppo la gente si fa trasportare da cio che i media gli inculcano nella testa e parlano senza essere a conoscenza del tema trattato…io la ringrazio di queste parole finalmente realmente qualcuno con le palle!
Per fortuna che qualche autorità dice le cose come effettivamente stanno. Da divulgare ai vari media nostrani, ormai cloache dell’informazione!
assunto ULTRACORRETTO, peccato solo che questi articoli nn piacciano ai media nazionali.
VERGOGNA !!!!!!!
Bravo Ammiraglio.
Proponga il C.nte Schettino per una medaglia al valore !!
SOno un ex uff di Marina Mercantile figlio di comandante sia io che mio padre abbiamo avuto la stessa sua interpretazione di quella telefonata arrogante , minacciosa e fuori luogo in quei termini e in quel momento con questo non difendo il Signor Schettino per ciò che ha fatto ,sara l’autorità che conterà gli errori da lui e dal suo staff commessi quella notte .
Inoltre a mio parere una conversazione del genere non doveva andare a finire ai media .Questa è una Italia MA NON TUTTA…….
Mi chiedo … come mai il nostro circolo non fa sentire anche la sua voce ?…
Il contrammiraglio che ha scritto tutto ciò è in pensione mi pare di aver capito…………. MA PER FORTUNA!!
L’umanità caro bigotto la si concede a chi lo merità! Schettino meritava un trattamento diverso dal momento in cui De Falco ha appreso dallo stesso che aveva abbandonato la nave (REATO PE-NA-LE!!)?? Se si riascolta la conversazione telefonica si capisce bene il tono quando cambia. Nella prima parte De Falco chiede solo chiarimenti visto che avevano saputo che qualcosa non andava da un passeggero che aveva allertato i carabinieri e in fine loro. Già questo a me sarebbe bastato per alzare la voce con Schettino. De Falco invece sperava nella buona condotta del comandate che non c’è stata! Non sapeva neppure che c’era già una vittima accertata!! Assurdo, glielo ha dovuto dire lui. E tutto ciò secondo questo qui e altri a quanto pare non basta per sollevare un ufficiale dal proprio comando?? Non bisogna essere laureati in legge marittima per capire che quando un comandante non è più in grado di affrontare (non dico risolvere) un’emergenza, un pari grado o anche un sottogrado in certi casi può sollevarlo dal suo incarico!
Quindi secondo questo sottoammiraglio se un comandante impazzisce per esempio oppure si butta dalla sua nave, questa rimane senza comando perchè nessuno può sollevare il comandante in carica? Ma dove vive sulla luna??? Cose da pazzi!
Io penso che il com.della capitaneria De Falco,se avesse voluto rendersi utile realmente,avrebbe detto al com.Schettino adesso vengo da lei e cerchiamo insieme di organizzare l’evacuazione e tutto il resto,invece ha avuto una reazione così violenta contro il com. Schettino,oltretutto rendendola subito pubblica,per coprire le proprie responsabilità,in quanto avrebbe dovuto sapere che la nave si stava avvicinando troppo agli scogli,visto che dalla capitaneria hanno tutto sotto controllo(forse erano un po’ distratti!?) e oltretutto “l’inchino” è stato sempre fatto e con la connivenza della capitaneria,tanto è vero che mai è stato preso un qualche provvedimento avverso a ciò!
Per fortuna e’ in pensione… voglio sapere se ci fosse stato lui, con la pacatezza e l’educazione.. quanti sarebbero stati i dispersi ! Ci ha preso in giro tutto il mondo ” solite cose da Italiani” …. l’unica nota d’orgoglio e’ stata la telefonata dell’uff De Falco ! Mi vergogno che un ex ammiraglio … per due minuti di “notorieta’” ha tempo e coreggio di rilasciare dichiarazioni del genere !
Complimenti al contrammiraglio.ha espresso in modo egregio anche il mio pensiero.Grazie.
Il rispetto per gli altri e’ la premessa di ogni altra virtu’ talche’ rispetto il parere del sig.Isola,del quale non conosco nulla, non so chi sia, per cui mi astengo dal formulare qualsivoglia deduzione in ordine a quanto egli asserisce. UN augurio sincero per il suo lavoro . Gli auguro una vita serena e senza intoppi tale da non essere oggetto di nessuna gogna mediatica o quantaltro di simile perche’ il tutto si ritorcerebbe non solo sulla di lui persona ma su tutta la Sua Famiglia e cio’ sarebbe disumano, inaccettabile in un Paese come il nostro che si dice civile e culla del diritto. Non gli auguro mai di essere in stato confusionale con qualcuno dall’altra parte che sale sul palcoscenico del protagonismo per sparargli addosso. Sarebbe da vigliacchi e ancora una volta disumano. Lo scrivente non ha difeso il Comandante ha difeso l’uomo che non puo’ essere vilipeso e bistrattato da chicchessia con una esposizione a livello mondiale , con una condanna dell’opinione pubblica prima di ogni sentenza della Magistratura.Chi scrive e’ e resta un uomo delle Capitanerie di Porto ma, per il caso in esame, non se la sente di issare la bandiera del Corporativismo perche il tutto intaccherebbe la sua coscienza di uomo e di cristiano. Da detta fonte trova la genesi il suo commento che se lo si legge perbene e’ obiettivo , sereno e disinteressato. Approfitto della occasione per salutare tutti i miei concittadini in via particolare i miei amici che mi riservano ancora affetto benche ‘da tanto tempo lontano dalla mia amata Isola. Auguri a tutti. Salvatore Schiano
Non condivido assolutamente, anche se, come Lei ben precisa, ne il Codice della Navigazione, ne alcun Trattato di Diritto Marittimo prevede in caso di dichiarato abbandono nave il trasferimento del comando dal comandante all’organo soccorritore, però nel caso specifico parliamo di un comandante che pur avendo dichiarato l’abbandono della nave, in preda ad una profonda crisi di panico, HA ABBANDONATO LA NAVE, il che come Lei ben conosce è vietato dall’art. 1097 del Codice della Navigazione, quindi in quel momento, essendo venuto a mancare l’organo di comando, lo stesso doveva essere necessariamente assunto, ed il Comte DE FALCO a ben pensato di farlo.
Non credo che se il Comte Schettino, avendo dichiarato l’abbandono nave, sia rimasto a bordo a coordinare i soccorsi, il Comte DE FALCO abbia usato lo stesso metodo e gli stessi toni.
Il Direttore Marittimo della Toscana ha affermato in pubblico che quella sera era in sala operativa a sovrintendere le operazioni, particolare a cui personalmente credo poco, ma se è vero come è vero perchè non ha ordinato al suo ufficiale subordinato, di gestire l’emergenza diversamente.
Egregio Sig. Comandante lo sa qual’è la vergogna più grande? è che in Italia, a differenza di altri paesi, gli organi di controllo ( VTS) dovrebbero svolgere le loro funzioni con un pò più di professionalità, e no come generalmente accade, che le navi da carico debbono passare a debbita distanza dalla costa e quelle da crociera no per ovvie ragioni che non sto qui a menzionare e che tutti conosciamo ma fingiamo di non sapere.
Se l’italia va come va è perchè ci sono pochi DE FALCO.
Il contrammiraglio era stato zitto fino ad ora…poteva continuare a farlo…ha perso un’occasione
“prorogative”? ….mah
Si da Livorno al Giglio saranno 100 e passa km! Ma per piacere
Poi scusate, voi parlate che siamo succubi dell’informazione….maddechè ?? Quelli che pensano che De Falco abbia fatto il suo dovere si sono fatti una loro opinione ascoltando la telefonata!! Cosa c’entrano i giornali??
Ognuno ha le proprie idee ma mi sembra che qui si rasenti l’assurdo…..
Aveva senso dare ordini ad un persona che ci piaccia o non ci piaccia, ci faccia molta o poca rabbia, in quel momento non era in grado di ragionare? D’altro canto la colpa non è di De Falco, la sua era una reazione istintiva come quella del comandante della nave. Chi mi fa paura è il popolo italiano evidentemente incapace di giudicare da sè, l’opionione pubblica la fanno i giornalisti, alzato lo sguardo da un giornale tutti parlano, nessuno pensa prima di farlo. Se poi in Italia c’è qualche uomo o donna della capitaneria che prima che ci fossero dei morti da piangere ha opposto resistenza all’inchino di questi giganti ad una costa..ecco quello o quella è il mio eroe silenzioso.
Il primo caso un ipocrita contrammiraglio radicale nella storia di tutta la marina militare italiana!!!
Ma si vergogni! Che lo degradassero a mozzo di un sampang!
confondiamo molto spesso l’arroganza col dovere. Su una nave mercantile il comandante riveste un ruolo di autorità che non può subire prevaricazioni da NESSUNO! Ciò premesso, dobbiamo asserire che (e l’ho scritto parecchie volte nei giorni scorsi) l’intervento del De Falco è assolutamente fuori luogo, il comandante della capitaneria ha abusato di un potere che non gli competeva.
Lo Schettino non ha replicato per un motivo molto semplice: avrebbe commesso reato di resistenza ad un pubblico ufficiale: Le operazioni di abbandono della nave dovevano essere organizzate dal comandante della nave che ne avrebbe poi dovuto rispondere SOLO all’autorità giudiziaria.
il sig. Mirco si permette di giudicare! chi è costui per poterlo fare? dichiara che “avevano saputo…” ma da chi? non si discute sul “si dice” ma su notizie certe e documentate: un passeggero dice… aveva allertato i carabinieri… ma la capitaneria e i carabinieri avevano visto?
purtroppo quest’incidente è stato e continua ad essere l’apoteosi dei capitani di acqua dolce: tantissimi commenti da tantissimi che non sanno nulla: dai giornalisti, dai conduttori televisivi alla gente comune
La ringrazio per il suo coraggio Ammiraglio,
Niente medaglie a Schettino, ma nemmeno a De Falco, non ho colto incoraggiamento, ne suggerimenti, ne tantomeno il tentativo di recuperare il comandante al suo dovere, quella di De FALCO, è una sparata di posa, che qualcuno si è preoccupato di divulgare, “illeggittimamenta”, almondo intero. De Falco con quella telefonata non ha portato alcun contributo al salvataggio, anzi ha dimostrato che in un momento di emergenza anche lui non aveva le idee chiare, mi dia il numero dei morti, se dopo 2 settimane ancora nessuno aveva idea di quante persone erano scomparse. Adesso comando io, il comandante per gestire l’emergenza deve restare sulla nave, il De Falco prende in mano la situazione e gestisce l’emergenza dalla capitaneria di livorno.
Lo avevo gia fatto notare da qualche altra parte che questo è mobbing, e se si diventa eroe solo per essersi cazziato in malo modo uno che è in evidente stato confusionale allora siamo ufficialmente nell’era del mobbing autorizzato!
Concordo con Lei Ammiraglio, Gli Ufficiali di Marina “le Capitanerie sono un Corpo della Marina Militare” hanno ben altro stile, non tutti si chiamano De Falco. Sicuramente ha usato toni e frasario intollerabili; sono rimasto sconvolto anch’io. In 47 anni di servizio non ho mai sentito turpiloqui del genere. Con ossequio distinti saluti
ma per favore!! e cosa doveva dirgli si va bene se ne vada in albergo?? il comandante Schettino nn sapeva nemmeno dove si trovava in quel momento!
nel rispetto dell opinioni di tutti, io da fruitore del mare mi auguro che ci siano più De falco che Schettino e Schiano Lomoriello!
Egregio Direttore Cibelli, purtroppo in questi giorni non sapendo più chi colpire, una fascia di giornalisti pur di mantenere alta la tiratura delle proprie testate ha deciso di spostare il “fuoco” delle loro penne sulle Capitanerie di Porto che utilizzerebbe con poca attenzione il sistema VTS, ed è ancora più triste che un contrammiraglio (fortunatamente in pensione, a volte si dimentica il proprio passato) acuisca tale situazione di fatto. Il sistema VTS purtroppo non ha una copertura totale in ambito nazionale e sicuramente non funziona come quello utilizzato per controllare il traffico aereo. Purtroppo o per fortuna il mare è fatto per navigare, ovviamente non a quelle distanze ma le assicuro egregio Direttore che non esiste alcuna normativa nazionale o tantomeno comunitaria che disciplini le distanze dalla costa a cui un bestione del genere debba navigare e soprattutto non é sicuramente possibile interdire uno specchio di mare al transito inoffensivo di qualsiasi nave con una semplice Ordinanza della Capitaneria che non contravvenga alle principali norme di diritto internazionale marittimo. Per cui egregi Direttore ed Ammiraglio, gli italiani ormai sono abituati al gossip analizzano unicamente i problemi in superficie e quindi saremo soliti imbatterci in un Ammiraglio che con il suo burocratese pur di ritornare per qualcche momento alle nostalgiche glorie passate getta fango su di un suo collega che si è trovato a gestire il più grave incidente marittimo degli ultimi tempi, con 4000 persone da salvare nel cuore della notte, Capitani coraggiosi che sanno fare, avrebbero fatto o che era meglio fare dalle comode poltrone di casa loro e mi perdoni Direttore, giornali che pur di aumentare le tirature pubblicano le più immonde bugie per alimentare la voglia di gossip del lettore medio. Mi chiedo perché nessuno di questi illustri blogger si sia posto la domanda del perchè lo Stato Italiano non abbia ancora elaborato una legge che disciplini il transito di queste città galleggianti? Perchè lo Stato Italiano non dota tutte le Capitanerie di sistemi VTS sino alla totale copertura di tutta la giurisdizione marittima di competenza e ne disciplini l’utilizzo? Gentili amici, purtroppo c’è gente ancora dispersa ed un numero di morti purtroppo ancora non definitivo e noi ci crogioliamo in giudizi sterili ed insensati tralasciando il senso della problematiche che é come al slito un voluto vuoto normativo da parte di quei signori che ci governano e che ancora una volta a disgrazia avvenuta cercano di correre ai ripari con copiose interrogazioni parlamentari cercando di spostare ormai il baricentro della discussione sull’incompetenza o la scarsa attenzione nell’esercizio dei compiti che la Capitaneria di Porto oggi, e sempre più rispetto a ieri, svolge con competenza e professionalità caro Contrammiraglio in pensione Schiano Lomoriello!
Concordo al mille per mille. Grazie, ora ho di nuovo fiducia nella Capitaneria di Porto.
La cosa che mi fa piacere in questa discussione,fermo restando che rispetto l’opinione di tutti, è che tutte le persone”di mare” che conosco la pensano come il contrammiraglio Salvatore Schiano Lomoriello!
al mio modesto parere,schettino non ha informato la capitaneria di ciò che stava succedendo,allungando i tempi di evacuazione,quella nave porta 6ooo passeggeri appartenenti a tutti i continenti,non è facile farli scendere tutti,da ciò l’incalzare del capitano de falco,gli ha ribadito tante volte di salire sulla nave,gli ha detto della biscagina,ha provato in tutti i modi a riportarlo alla realtà,sarebbe bastato chiedere prima aiuto e si sarebbero salvati tutti!!!ovvio che il capitano de falco abbia perso la pazienza,vorrei vedere quanti al suo posto sapevano dirigere i soccorsi senza un punto di riferimento sul ponte,il vice sindaco è riuscito al salire il comandante no!!!ed è giusto cmq che le registrazioni rimangino per i magistrati..saranno i giudici a chiarire gli errori del capitano e dei suoi secondi!!!
Questa è la dichiarazione di un vero Comandante di Capitaneria di porto. Condivido in pieno quanto scritto dal Comandante Schiano e mi congratulo per la sincerità ed inparzialità mostrata nelle sue affermazioni!
Mi spiace per il contramiraglio, ma il comandante Schettino ha perso il diritto al comando nel momento stesso in cui ha abbandonato la nave prima di essersi assicurato di avere aver evacuato i passeggeri e dopo di loro tutti i membri dell’equipaggio. Il comandante deve lasciare la nave subito dopo che l’abbia lasciata il medico di bordo, (anche lui messosi in salvo prima di tanti passeggeri),. Sono d’accordo solo per il fatto che i media hanno fatto di Schettino un mostro da mettere alla gogna, e questo non si fa, non è umano e non è neanche lecito, sia perchè c’è un’indagine in corso, e poi per4 la famiglia di quest’uomo, che vede il proprio congiunto fatto segno al disprezzo del mondo intero. Certo mi domando anche dove fosse l’addetto ai sistemi radar, e di rilevamento nave della capitaneria di porto nel momento in cui la Nave Concordia superava il limite della zona di navigazione che è interdetta per legge!, Non ci vuole molto a vedere, anche se con un piccolo ritardo elettronico, che la nave si stava accostando troppo alle secche. Il comandante ha commesso l’errore di non accertarsi personalmente del danno subito dalla nave e non ha creduto forse al direttore di macchine. Comunque De Falco è anch’egli della Campania, e come tutti si è reso conto che c’era una sola cosa da fare, smuovere il comandante Schettino che sicuramente era fuori di se e non ragionava più lucidamente. Non diamo colpe a chi fa il suo onesto dovere. Non è certo la prima volta che sento comandanti usare quel tono : è il classico tono che insegnano agli ufficiali per poter comandare. Guai se in un momento così particolarmente grave uno domandasse per favore, non sarebbe ne utile ne accettabile.
Ammiraglio con tutto il rispetto per il grado, è libero di criticare l’atteggiamento ” non consono ad un ufficiale delle Capitanerie di porto” del Comandante De Falco, ma mi sorge spontanea una domanda….lei cosa avrebbe fatto??…davanti ad un comandante ( se possiamo chiamarlo tale) che dichiara l’abbandono nave lasciando in balia del panico 4000 persone? è ovvio che la sua dichiarazione è piu’ che meditata. Io non ho idea degli incarichi da lei assolti, ma mi sembra evidente che non ha mai gestito un soccorso in mare dove i minuti, i secondi sono vitali per la buona riuscita del soccorso, dove le decisioni più banali possono compromettere lo svolgimento della missione! quindi egregio Ammiraglio, proprio da una figura importante come la sua , non mi aspetto simili affermazioni, peraltro maturate dopo giorni di riflessioni. Il Comandante De Falco non ha avuto il tempo che ha avuto lei per pensare, per riflettere, spero che di questo sia cosciente; il COMANDANTE (CP) GREGORIO DE FALCO aveva impresse in mente 4000 persone in pericolo di vita mentre parlava al telefono con il sign. Schettino, che toni avrebbe dovuto utilizzare, che vocaboli, che perifrasi?? Ammiraglio ha ragione quando dice che è facile sparare sulla Croce Rossa , ma è anche vero che il mondo, che il mare, che il SOCCORSO, è diverso visto da dietro una scrivania!!
Contrammiraglio? le sue parole fanno solo ridere, quando capitano incidenti in mare, la competenza è sempre della Guardia Costiera che può dirottare altre unità di altre forze dello stato sul luogo dell’incidente.
Il mozzo Francesco Schettino, con il suo comportamento è stato solo da misero mozzo alle prime armi… NON E’ STATO CAPACE DI SEGUIRE SU 5 NORME DI SICUREZZA IN MARE NEANCHE 1 NORMA!!!!!!., la prima cosa fare è lanciare il MY DAY sul canale di soccorso CH 16 dell’apparato nautico, L’ufficiale ispezione che si trova all’interno della sala operativa di Compamare Livorno coordinerà i soccorsi in mare verso la nave.
Il mozzo Francesco Schettino, ha navigato troppo vicino alla costa, dichiarando che si trovava in rotta turistica… LA ROTTA TURISTICA è consentita solo ai piccoli natanti da diporto al di fuori dei 300 metri seguendo le norme dell’ordinanza del comandante del porto…. ma non un natante di quelle dimensioni, il plancia ci sono strumenti che segnalano la qualsiasi cosa… GRANDE COMANDANTE DI FALCO, HA CAPITO PER TELEFONO CHE AVEVA DAVANTI UN COGLIONE,,,,, CHE IMBROGLIAVA …. come si può affidare un comando ad un demente cosi????????
OK. Vogliamo parlare di stile? E allora avete ragione, De Falco è stato violento e burbero… Ma penso che con il disastro che c’è stato (che poteva finire ancora peggio) c’è poco da pensare allo stile… Signori, qui non è stato fatto uno sbaglio, ma sbagli su sbagli, oltre poi alla condotta vile e codarda di questo comandante che ha costruito castelli di bugie su bugie…. Questo com.te tanto amato da chi lo difende doveva semplicemente chiedere aiuto al momento opportuno, anzi doveva accettare l’aiuto che capitaneria e guardia di finanza gli volevano dare. E invece ha aspettato, ha cercato di recitare la parte di quello che stava sistemando il guasto quando sapeva benissimo ciò che sarebbe accaduto… Sì, è vero, la sua manovra ha salvato tante vite… ma se avesse subito dato l’allarme forse tutti si sarebbero salvati! O no? Credo comunque che la colpa sia del “sistema” nella sua interezza: Schettino ha le sue colpe, le capitanerie e le società sono sicuramente informate dei famosi inchini, e i sindaci, i com.ti in pensione…. ma questa è un’altra storia.
Intanto il titolo di Ammiraglio l’ha preso in pensione il giorno del congedo. Beati vitalizi e caste statali….Tanto per arrotondare la pensione…
Mi sembra che nell’intervista traspare un pizzico di invidia per il collega. Vero Comandante.
Con questo non voglio difendere Compamare Livorno che già in passato ha dato adito a gestione poco professionali dell’emergenze. Ricordatevi del caso MOBY.
Nella mia esperienza di comandante ho avuto sempre qualcosa di importante da nascondere che non doveva cadere in mani nemiche.Il com,te Shettino e’ sceso prima in cabina e poi si e’ assicurato che andasse in mani sicure.Per fare questo ha dovuto scendere dalla nave e la telefonata del com,te De Falco e’ venuta quando aveva qualcosa piu importante da fare.Piu’ inportante della vita dei passeggeri ed equipaggio?L’abbandono nave e’ pianificata nelle esercitazioni ed in condizioni normali non necessita di interventi esterni.Con i mezzi individuali di comunicazione in dotazione non necessita di presenziare per dirigere ed organizzare,anzi si puo’ intervenire in piu’ posti anche non avendo i piedi sulla nave.Gli episodi isolati di eroismo sono stati fatti da persone che non erano il comandante e quindi si potevano occupare solo della situazione in cui si trovavano.Non sto a giudicare la telefonata,non doveva essere usata in tal modo,e’ stata un danno per entrambi perche da entrambe le parti c’e’ responsabilita’.Ogni giorno escono delle novita’e,considerata la lentezza delle indagini,usuali,dobbiamo avere la pazienza di aspettare e prendere le notizie dai mass media con il beneficio dell’ inventario.
Io non mi capacito e nel pieno rispetto delle opinioni altrui perdonatemi se replico, ma secondo i sostenitori della tesi Lomoriello, il Comandante De Falco sicuramente senza immaginare che la sua conversazione sarebbe divenuta di dominio mondiale, secondo le regole di galanteria che distinguono un ufficiale della Capitaneria cosa doveva dire ad un Comandante che in spregio ad ogni regola umana, legale e morale lascia la propria nave affondare con 4000 naufraghi per trarsi in salvo da solo? Certo avrebbe dovuto dire: ” mi perdoni Comandante Schettino, é con il capo cosparso di cenere che la esorterei vivamente a riprendere il suo posto di comando visto che lei distrattamente stà scappando dalla sua nave che probabilmente stà affondando con 4000 passeggeri lasciati nelle mai di nessuno per cui non mi sembra galante che la sua eccelsa figura lasci il ponte di comando, quindi con fare gentile potrebbe riportare la sua autorevole figura a bordo al fine di dirigere le operazioni di abandono nave? La ringrazio e mi rimetto ad ogni sua indiscussa valutazione, augurandole una felice serata ed un buon lavoro le porgo i più distinti saluti dal sottoscritto e da tutto il personale dalla Capitaneria di porto di Livorno” Ma stiamo scherzando? Voi che siete gente di mare vi pare normale che un comandante sia tra i primi ad abbandonare la nave? Il De falco non sará sicuramente un eroe come lo hanno voluto dipingere le cronache giornalistiche ma sicuramente é stato un uomo ed un militare che svolgendo bene il proprio lavoro ha saputo ben gestire un’immane disgrazia mantenendo, date le circostanze di fatto, una calma straordinaria e nello stesso momento cercando di compulsare con parole comunque forti un uomo che era in evidente stato si disordine mentale. Poi ogni altra analisi grammaticale, logica e del periodo che si voglia fare su quella conversazione telefonica a mio giudizio appare superflua visto che i due comandanti sicuramente non si trovavano seduti al bar o dietro una scrivania di ufficio. Meditiamo sul fatto che non è da tutti gestire un naufragio di 4000 persone e De Falco è stato il front-line della gestione di quell’emergenza.
Io vorrei vederla certa gente in simili condizioni…… Siamo tutti bravi a parlare a postumi. Io avrei fatto, io avrei detto e simili. Ho visto in questi commenti delle cose assurde, persone che si riempono la bocca di leggi, di diritto, ecc., ma fatemi il piacere!!! De Falco non è un eroe, ma non ha nemmeno fatto qualcosa di male, ha affrontato la situazione, come gli è venuta in quel momento e se pure avesse abusato a pronunciare qualche “comando” di troppo, è ben comprensibile, in una situazione del genere. Contrammiraglio in pensione, MA LEI E’ MAI STATO IN PRIMA LINEA????? Gli è mai capitato un’emergenza e nell’immediato, ha fatto qualche azione errata? O magari poteva fare qualcosa e non ha fatto niente, per poi ripensarci a postumi: “se tornassi indietro, farei in quest’altro modo”…… io penso proprio di si, anzi secondo me e se lo dico, c’è un motivo, una pluralità di volte, soprattutto, lei è abituato a stare dietro una scrivania, ad occuparsi della gestione del personale ed a preparare i discorsi per l’Ammiraglio. Smettiamola di fare commenti. In situazioni d’emergenza, ognuno si comporta diversamente e………ci possono essere anche degli errori, in questo caso l’unico vero errore, è stato quello di schettino, che ha fatto una cosa (abitudinaria), con troppa superficialità, perché, forse, troppo sicuro di se, che quando si ha la responsabilità di 4.000 persone ed un bestione da 300 mt, non è permesso!!! Contrammiraglio, si goda la pensione, lei che può, nella sua Isola e si limiti solo a guardare gli eventi…………………….
Non mi trova allineato l’Amm Schiano. Rispetto le opinioni di tutti, ma non le approvo se non sono allineate alla buona creanza. In questo specifico caso quanto riferito dall’Amm Schiano è in controfase con le leggi e regolamenti della navigazione.
la telefonata di cui si parla era delle 1.45, era dalle 22.10 che Schettino menava il can per l’aia con la capitaneria, è possibile che dopo tre ore e mezza in cui De Falco si era adoperato per i soccorsi senza avere nessuna fattiva collaborazione da parte di Schettino lo stesso De Falco fosse esasperato dall’inanità di colui che avrebbe avuto il dovere di sovraintendere agli stessi? Era la TERZA telefonata, non la prima! Il richiamo all’umanità è valido solo per uno dei due? Dopo tre ore così l’intento di De Falco è quello di chiarire come stanno le cose, e in un certo senso ha lanciato “una scialuppa di salvataggio” a Schettino, dandolgli l’occasione di riscattarsi in parte, salendo sulla nave. Era l’ultima occasione, che non ha colto.
Anch’io sn completamente d’accordo! Sin dall’inizio ho pensato che questa telefonata fosse insensata, tanto piu’ che oltre al tono, si capiva chiaramente che De Falco non voleva far parlare Schettino, anzi, gli metteva in bocca intenzioni prima che l’altro avesse risposto!Ad esempio, quando lui gli ha chiesto di risalire in nave e di contare il numero dei passeggeri distinguendo uomini, donne ecc., Schettino ha obiettato che era buio, sottintendendo che NELL’OSCURITA’ GLI SAREBBE STATO IMPOSSIBILE IL CONTEGGIO RICHIESTO, invece De Falco lo ha incalzato come se lui si rifiutasse di risalire a bordo PERCHE’ AVEVA PAURA DEL BUIO, facendolo apparire come un pavido agli occhi di tutto il mondo!
Ottimo commento Contrammiraglio ! Io dal primo istante ho giudicato il De Falco una persona non proprio idonea per il suo incarico. Troppo militaresco, ossessivamente ripetitivo, forse anche un po’ infantile. Persone che sono un “authority” della sicurezza della navigazione DEVONO essere piu’ cinici e razionali. Detto questo, nulla toglie che il Com.te Schettino ha sbagliato la sua manovra e che paghera’ per questo. D’altronde; a Procida lo sappiamo bene : chi sta a mare naviga (e paga) e chi sta a terra giudica…..
Pochi spunti per riflettere:
1- il comandante Schettino non era evidentemente in grado di gestire quella situazione da solo.
2- il comandante De Falco non è stato in grado di gestire la situazione supportando il comandante della Concordia.
3- il comandante De Falco, conosciuto nell’ambiente CP come Ufficiale dalle alte doti morali e professionali, ha dato dimostrazione di quanto una sala operativa conferisse deliri di onnipotenza anche ad ufficiali-modello come lui.
4- per aiutare, il comandante De Falco avrebbe potuto contattare una delle unità di soccorso per scortare Schettino all’ingresso più vicino, ad esempio alla biscalgina, ottenendo anche l’assicurazione che egli rimanesse a bordo per tutto il periodo necessario.
5- in momenti concitati come quelli, spesso non vi é tempo per ragionare, allora se una testa non ci riesce da sola, ci vuole un’altra testa che l’aiuti.
6- il comandante De Falco pensi a salvare la gente dal mare e la prossima volta lo faccia sul campo, non con un telefonino! A far passare “l’anima dei guai” a chicchessia ci pensi la giustizia, una volta accertate circostanze e comportamenti conseguenti.
7- caro comandante De Falco, è appena il caso di charirLe che la Magistratura non sta a guardarLe i galloni, e che questa indagherà anche sulla sua linea di comportamento. Il suo dovere era quello di presentarsi al Giglio perché quel braccio di mare é SUA RESPONSABILITà. Da Livorno le sarebbero bastati 40 minuti di quelle belle Lexus RX400 che avete nei garage di tutte le direzioni marittime. LEI avrebbe dovuto salire a bordo con Schettino per supportarlo nel coordinamento delle operazioni di soccorso, dato che da solo non era in grado di gestire il tutto. Un Ufficiale fa questo, non perde tempo a sbraitare camminando avanti e indré per la sala operativa con un telefonino in mano, contro una persona che vive un dramma per il quale sapeva già di esserne il responsabile e che si trovava in un’empasse equivalente ad una specie di coma. Noi marinai siamo abituati ad alzarci le maniche e lavorare, e non credo che Lei sia uscito dalla sala operativa particolarmente sudato.
Il Comandante Schettino
,penso,ha fatto tutto quello che un vero Comandante non avrebbe fatto,e cioè andare completamente nel pallone ,mettendo cosi a rischio centinaia di vite umane. Umanamente lo capisco benissimo,ma professionalmente ,assolutamente no.
Il cap. De Falco ,mi sembra una figura un pò patetica : anzichè di dare ordini senza senso, senza alcuna utilità pratica, avrebbe fatto meglio se si fosse adoperato in modo piu costruttivo e non solo demolitivo.
Dopo il Com. Schettino metterei in galera proprio Lui,il cap .De Falco,perchè non ha ottemperato ai suoi compiti istituzionali: il famoso “inchino” ,ormai,era una ritualità,e Lui non ha fatto niente per impedire ciò.
LE STELLETTE LE HO INDOSSATE ANCH’IO!
E SONO STATO INVITATO A DEPOSITARLE PROPRIO GRAZIE A GENTE COME IL “FENOMENO”
CHE SI E’ ARROGATO IL DIRITTO DI METTERE IN DUBBIO L’OPERATO
DEL DE FALCO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non sono d’accordo con quanto afferma questo contrammiraglio, Schettino non ha fatto il suo dovere e, essendoci in gioco la vita di più di 4.000 persone, era necessario essere fermi e chiari… lo stesso De Falco ha sottolineato fin dall’inizio che non desidera essere considerato un eroe, per cui questo articolo, oltre che inconsistente, mi sembra anche inutile…
Un vero capo si fa in quattro per dare una mano ad un proprio collaboratore. Il Capitano de Falco avrebbe dovuto intervenire personalmente. Facile prendere un telefono e nascondersi dietro le stellette.
Certo che parlare e’ molto facile per tutti .
Bisognerebbe trovarsi in situazioni dele genere e sfido chiunque a mantenere la calma . Il comandante de falco ha fatto un otimo lavoro anche perche’ doveva spronare Schiettino a reagire .
Immaginate la sitauzione in caso contrario . Sicuramente il disastro sarebbe stato maggiore .
Per cui bando alle ciance !!!!