Redazione | Continuano senza sosta i controlli del territorio nell’ambito dei servizi programmati di lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti delle isole del golfo predisposti dal Cap. dei Carabinieri Melissa SIPALA.
Numerosi i controlli agli sbarchi dei traghetti che hanno permesso ai carabinieri della locale stazione – al termine di un’articolata attività investigativa – di denunciare cinque persone ritenuti responsabili del reato di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope. I controlli hanno interessato anche le zone periferiche dell’isola, le spiagge e soprattutto li luoghi nelle immediate vicinanze delle scuole e altri posti abitualmente frequentati dai ragazzi.
L’azione dei militari si è andata intensificando anche dopo le numerose segnalazioni giunte in caserma sull’aumento del consumo di droghe da parte di adolescenti. In effetti il consumo di droga è cresciuto nell’ultimo periodo: al ritorno prepotente dell’eroina sulla piazza (che viene anche fumata e sniffata), fa seguito anche l’aumento importante di fasce di giovani e giovanissimi che usano sostanze sintetiche e le mischiano con alcool.
Sono dati monitorati ormai da tempo, confermati dall’aumento dei furti degli ultimi mesi che hanno come protagonisti giovani ragazzi. E non è da escludere che i due fenomeni siano strettamente legati tra di loro. L’operazione è solo l’ultima di una lunga serie di attività preventive e repressive poste in essere dal comando Provinciale per contrastare il diffondersi del consumo di droga, in particolare tra gli studenti, problematica particolarmente sentita sulle isole ed a cui costantemente e quotidianamente i militari dell’Arma cercano di dare adeguata risposta.
Anche la geografia dello spaccio e della stessa detenzione sta cambiando. Negli anni addietro il “blocco” della merce era alla partenza. I controlli e fermi delle forze di polizia avvenivano quasi sempre nelle vicinanze della note piazze di spaccio napoletane. Di più: lo stesso consumo avveniva in terraferma. Il continente era visto come una gigantesca farmacia dove la risoluzione di qualsiasi tipo di problema si risolveva con una pillola magica. Il fenomeno – invece oggi – sembra essersi spostato, determinando un’inversione di tendenza. E con esso diventa più difficile l’individuazione degli scambi e il passaggio di danaro una volta che la “roba” è giunta sull’isola.
Ma l’operazione di servizio testimonia, ancora una volta, il consolidato lavoro profuso dal cap. Melissa SIPALA da sempre attenta alle problematiche rivolte alla prevenzione e repressione di reati di grave pericolosità sociale, quali quello dello spaccio di sostanze stupefacenti
Cap. SIPALA la prego continui cosi’. Confidiamo in lei e auguri vivissimi per ancora maggior successi in futuro
……………problematica particolarmente sentita sulle isole ed a cui costantemente e quotidianamente i militari dell’Arma cercano di dare adeguata risposta……
su questo argomento ci sarebbe da parlare per anni, ma noi ci limitiamo a leggere che i militari dell’arma cercano di dare adeguata risposta. Sono anni ormai che i militari si impegnano a combattere il fenomeno ma sarà sempre una battaglia persa senza la prevenzione! senza i servizi sociali! senza alcun aiuto a molti di questi ragazzi abbandonati a loro stessi!
Purtroppo non esiste un paese piu egoista del nostro. Ognuno pensa ai cazzi suoi e se ne strafotte di quello che succede ad un palmo dal suo naso.
Servizi sociali solo sulla carta, ma di fatto INESISTENTI! Non una parola, non una comunicazione, a questi giovani che si affacciano alla vita. E non contate balle dicendo che la colpa è dei genitori! E’ solo un modo per scaricarsi le colpe. In quell’ambiente ci sono pezzi di merda come ci sono bravi ragazzi e nessuno fa nulla per aiutare sia gli uni che gli altri. Ma vi siete mai chiesti? se una persona volesse uscire da questa situazione….quali aiuti ha dalle istituzioni per poterne venire fuori? NESSUNO! E non parliamo solo di droga ma anche di tante altre malattie da dipendenza!
Nulla di nulla! In questo paese come in tanti altri non si fa nulla di nulla per aiutare queste persone.
però, poi la domenica tutti a messa a….fare il mea culpa.
(se possibile unire al testo precedente…)
..e poi mi tocca leggere che il comune spende 40 mila euro per impiantare un TOTEM.
Certo che siamo messi proprio male!!!!!