Francesco Marino | Anno memorabile per la nostra isola. Dopo anni di amministrazione di destra, una nuova amministrazione capeggiata da un giovane oppositore PD con alle spalle una lunghissima mortificante gavetta nel consiglio comunale con il determinante aiuto di un folto gruppo di grillini ha conquistato il comune di Procida, promettendo trasparenza ed efficienza. In campagna elettorale si vede chiaramente intendere che nella fase iniziale della consiliatura alcuni validi consulenti esterni avrebbero aiutato i giovani amministratori rampanti. Dopo un semestre i beffati, sono stati emarginati un ristretto numero (il cerchio magico) decide tutto e guai a chi osa dare un consiglio, lanciare un’idea anche veloce se non è un’idea del cerchio, non è una buona idea, non è fattibile.
Nelle elezioni, pesantemente ha influito la magistratura che in politica ha scelto gli elegendi. In qualsiasi democrazia il vincitore ha il diritto dovere di scegliersi i suoi collaboratori! ma a Procida il nuovo sindaco opera con lo staff tecnico che ha avallato e firmato tutte le ” sciagurate” decisioni dei predecessori che secondo i nuovi amministratori hanno lasciato solo macerie e ruberie, ma anche un cospicuo tesoretto, che si sta spendendo abilmente in questi mesi {water front, etc etc} . Naturalmente con le casse vuote e con il rischio di bancarotta, il dott. villani, responsabile economico del comune ha fatto digerire ai procidani le pillole dell’ aumento delle tasse promettendo che dopo due anni di sacrifici, Procida, l’ isola più tassata di Europa, avrebbe avuto sollievo economico. Nel momento in cui scrivono sembra che questo temuto dissesto sia stato evitato. Questo se confermato è un grandissimo risultato che avvia il 2016 sotto una buona stella. Di chi il merito? certamente della nuova amministrazione e soprattutto dei cittadini che hanno creduto e dato credito alla voce del padrone che ha nella efficacia dell’ ufficio stampa, la sua arma di propaganda.
Quindi il 2016 è l’ anno della misericordia. Misericordia vuol dire perdono. Misericordia per i nuovi amministratori che hanno fatto tante promesse, che ora non riescono a mantenere, Misericordia per i beffati che aspiravano ad un rientro al potere senza passare per le urne. Misericordia per tanti cittadini che si sono sciolti in lacrime per l’ avvento al potere del giovane dino ambrosino e che ora dopo essersi commossi come filuccio o il Vattone, sono in cura per ulcera da rabbia. Misericordia per i grillini che pur di conquistare il comune hanno tradito i loro principi. Misericordia per coloro che ignorano che a PROCIDA devono essere risolti alcuni gravi problemi che tentiamo di elencare vivacemente 1) Condono; 2) Escavo del porto 3) questione amianto 4) rapporti con la sovrintendenza 5) riqualificazione dell’ufficio tecnico del comune e ridefinizione dei capi servizi; 6) normalizzazione della polizia municipale che deve rientrare nell’ ambito delle sue competenze. Speriamo che torni l’armonia assolutamente numerose tra le forze dell’ ordine della nostra isola ora in conflitto.
Ma i nuovi amministratori che hanno scelto di governare da soli ce la faranno? Non basta avere facce pulite ed essere cittadini integerrimo per amministrare finora in Italia tutte le amministrazioni nuove dove la politica è stata sostituita dalla società civile hanno clamorosamente fallito. Quindi è l’ ora di presentare un piano amministrativo da attuare nei prossimi anni, senza più nascondersi dietro lo slogan: è tutta colpa dei precedenti amministratori. Troppo facile. Fuori dunque le idee. Sarebbe bello se ogni assessore presentasse un suo programma per un lungo o breve periodo, si comprenderebbe finalmente qual’ è la caratura dei nuovi amministratori.
I cittadini procidani hanno voluto cambiare ora pretendono non solo tasse ma anche programmi fattibili. Si riallaccino dunque i rapporti con De Luca presidente della Regione. Senza un aggancio in Regione non si va da nessuna parte. Si organizzi al comune un piccolo staff che vada alla caccia di opportunità che offrono i fondi europei che si devono conquistare e spendere tutti. Si abbandoni l’idea del carcere di Terra Murata inattuabile in questa pesante situazione economica. Si punti sulla Corricella. Insomma programmi mirati ma fattibili. Misericordia, infine, per la chiesa di Procida, ove nessuna porta Santa si è aperta, giacché la chiesa procidana è lacerata da mille rivalità ed è in mano a vere bande parrocchiali che si combattono tra loro. Misericordia per l’ex presidente Caldoro che ha regalato circa sette milioni d’euro al Comune di Procida rimanendo beffato. Misericordia per il vostro opinionista che tutti i giorni rischia pur di esprimere la propria opinione ricevendo insulti ed a volte anche minacce. Voglio concludere con questi versi:
È adesso che bisogna alzare le vele. E prendere i venti del destino ovunque spingano la barca. Misericordia e buon anno a tutti voi amici lettori.