Redazione | Ad un anno dal tuo ingresso nel civico consesso. Vista da dentro com’è la macchina amministrativa?
La macchina amministrativa da dentro e come immaginavo, buona carrozzeria, ottimo motore, pochi chilometri, capace di raggiungere grandi risultati con piccoli consumi, ma il problema è chi la guida.
Sei stato molto attento alle dinamiche per la vendita e la gestione del porto di Marina Grande. Che è successo e cosa accadrà?
Penso personalmente che la definitiva dismissione delle quote azionarie pari al 49% del porto di Marina grande sia un fatto di una gravità inaudita, però visto che mi si da la possibilità vorrei spiegare bene la vicenda in modo da poter dare a chi legge un quadro completo. Italia Navigando fu costituita nel 2002, con l’intento di sviluppare l’offerta di porti turistici con impatto positivo sia sulla nautica da diporto che sul settore turistico. Nel 2003 il ruolo di amministratore delegato fu affidato all’ingegner Renato Marconi, cui Sviluppo Italia (ora Agenzia) ebbe a conferire, altresì, un’opzione per l’acquisto del 12 per cento del capitale sociale al valore nominale, pari a 1,2 milioni di euro. Tale opzione venne esercitata nel gennaio 2004; le stesse azioni furono, quindi, cedute, nel maggio 2006, ad una società controllata interamente dal socio privato, Mare 2 Srl, che, in seguito, alienò parte delle proprie azioni, restando però controllata dall’ingegner Marconi. L’ingresso del socio privato in Italia Navigando ha creato squilibri, anche in considerazione della diversa capacità di apporti patrimoniali e della nuova struttura organizzativa di Invitalia, a seguito delle più recenti norme legislative di riordino. Al fine di ripianare i debiti contratti, l’assemblea di Italia Navigando deliberava, nel marzo 2009, l’aumento del capitale sociale di 18,2 milioni di euro, da sottoscriversi in due tranche. Anche tale decisione ha portato all’emergere di una serie di contenziosi fra i soci, con evidenti riflessi negativi sull’esito di atti fondamentali per la sopravvivenza della società. Pertanto, l’Agenzia ha ritenuto opportuno avviare un confronto con il socio Mare 2 per la definitiva soluzione del rapporto societario, ad esito del quale è stato sottoscritto, in data 26 febbraio 2010, un accordo di stand-still, in base al quale l’Agenzia e Mare 2 hanno cercato un’amichevole composizione delle rispettive posizioni, avviando all’uopo una serie di operazioni straordinarie. In estrema sintesi, la complessiva operazione da attuare è così articolata: 1) scissione di Italia Navigando con attribuzione ad una società di nuova costituzione (cosiddetta beneficiaria), partecipata da Invitalia e Mare 2 nelle medesime proporzioni di Italia Navigando (rispettivamente 88 e 12 per cento), di partecipazioni di Italia Navigando, il cui valore complessivo è pari a circa il 12 per cento del valore totale di Italia Navigando; 2) contratto di permuta tra Mare 2 ed Invitalia per il trasferimento a quest’ultima di tutte le azioni possedute da Mare 2 in Italia Navigando e contestuale trasferimento a Mare 2 di tutte le azioni o quote possedute da Invitalia nella società beneficiaria; 3) contratto di transazione, da sottoscrivere contestualmente al contratto di permuta, finalizzato alla cessazione, con integrale compensazione delle spese, dei correnti giudizi. Pertanto viene da chiedersi come è possibile che la Mare 2 versi al comune i fantomatici 3.2 milioni di euro per l’acquisto del 49% delle quote ora in capo al Comune di Procida, quando nel 2006 la stessa mare 2 ha versato 1,2 milioni per l’acquisto del 12% di tutta Italia navigando. Al termine dell’operazione ci saranno ricadute disastrose per l’Isola, sia dal punto di vista economico che sociale, infatti saranno a rischio decine di posti barca di diportisti e pescatori, come riscontrato nella nota inviata dall’Ing. Marconi,attuale proprietario del porto turistico,all’associazione di diportisti locali che attualmente occupano a canore ridotto circa 90 posti barca per l’ormeggio dei gozzetti di noi residenti dilettanti che si ritroveranno nella migliore delle ipotesi, ospiti a casa loro. Volendo fare un bilancio dell’ intera operazione dobbiamo valutare che ad oggi una delle società più importanti di Procida per volume d’affari è nelle mani di un soggetto esterno al territorio, che porta i profitti fuori dall’isola senza avere attenzione alle reali esigenze della comunità Dal punto di vista economico saranno fortemente penalizzate numerose attività imprenditoriali che oggi operano all’interno del porto turistico, come noleggio,charter,servizi alla nautica, ecc. che saranno costrette a sottostare alle volontà di Mare 2, o addirittura a trasferirsi in altri porti a condizioni più vantaggiose, con ricadute sull’occupazione e sull’indotto dell’intero comparto. Senza dimenticare che da un articolo di alcune settimane fa pubblicato su TG Procida si faceva riferimento ad un bando per la realizzazione e la gestione di un ristorante/bar all’interno del porto, come se alla marina non ce ne fossero abbastanza. Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione riguarda la durata della concessione demaniale che risulta essere trentennale, tale periodo così lungo trova ragione nell’investimento che la Mare 2 avrebbe dovuto fare per il completamento del porto, quindi la concessione sarebbe stata la garanzia agli investimenti privati necessari come dicevamo al completamento dell’intera struttura. Contrariamente i soldi per il completamento furono recuperati dalla vendita di posti barca per trent’anni. Allora viene da chiedersi ci voleva una mente superiore a pensare tutto questo o il Comune poteva fare lui in proprio e/o con imprenditori procidani, quello che invece a fatto la mare2.
Parliamo di politica: cosa hanno detto a livello locale queste elezioni europee?
Le elezioni europee appena conclusesi hanno fatto riscontrare a mio avviso un dato molto importante che va al di là di chi ha vinto e chi ha perso, e cioè l’astensionismo, soprattutto nei giovani, che probabilmente si sentono sfiduciati dalla politica perche non rappresentati adeguatamente, basti pensare alla disoccupazione che ha raggiunto nel primo trimestre del 2014 una percentuale record pari al 46% e cioè 1 giovane su 2 è senza lavoro.
Ci può dire a chi ha sostenuto? Come disse un anno fa anche oggi voterebbe M5S?
Caro direttore secondo me ogni consultazione, Europee, Politiche o Amministrative che sia va valutata in maniera diversa. Le posso senz’altro dire con certezza che alle prossime politiche voterò M5S, perché attualmente sono gli unici che parlano di signoraggio bancario, di tagli a sprechi e privilegi, di reddito di cittadinanza, ecc. Per quanto riguarda le elezioni Europee ho fatto un altro ragionamento anche alla luce delle difficoltà che sta attraversando l’Europa come istituzione e cioè quello di sostenere l’attuale Governo, infatti votare PD significava soprattutto votare Italia, per cercare di dare al paese intero maggior peso nelle decisioni, come ha dimostrato il successo quasi esagerato del Partito Democratico, che va al di la dell’effetto Renzi.. Volevo inoltre precisare che non ho votato M5S perché dal dibattito pre elezione è emerso che i grillini non avrebbero aderito a nessun gruppo parlamentare esistente e molto probabilmente non avrebbero avuto la forza di formarne uno nuovo, in quanto c’è bisogno di almeno 25 europarlamentari di 7 nazionalità diverse.
Ma c’è stato e c’è, scontro vero tra Capezzuto e Muro?
Che all’interno della maggioranza all’indomani delle votazioni ci sia stato un resoconto è fatto noto, che l’ incontro abbia portato ad una frattura questo è altrettanto vero. Sembrerebbe infatti che all’interno dell’amministrazione si siano creati due gruppi contrapposti, anche in considerazione del fatto che ormai l’area di centro destra è divisa, e che ognuno ha il proprio referente politico Allora mi chiedo ma perché il sindaco non azzera la giunta, individua 10 punti da portare avanti in quest’ultimo anno e si presenta in consiglio comunale per la fiducia, in modo da poter avviare concretamente quel cambiamento tanto proclamato dal Primo cittadino. Oppure perché non ridare la parola agli elettori.?
C’è stato e c’è scontro con il capogruppo Ambrosino? E’ vero che il Cons. Intartaglia è in dissenso totale con lui?
Fortunatamente nel nostro gruppo non ci sono personalismi e non ho mai sentito dire io sono … tu sei.. io conto di più… tu hai portato solo … Certo in politica lo scontro sulle idee è a mio avviso fatto fondamentale per la democrazia, e strumento necessario per fare la giusta sintesi sulle azioni da mettere in campo.
Ha letto l’intervista di Cascone?
Si l’ho letta, sono un assiduo lettore del vostro Tg che credo sia condotto con competenza ed imparzialità. Tornando all’intervista posso dirti che non condivido assolutamente le parole del Cons. Cascone e quindi preferisco non commentare.
Ultimo anno di questo consiglio Comunale: analisi e prospettive. Personali.
Per l’analisi aspetterei la fine della legislatura , non si sa mai in quest’ultimo anno potrebbero accadere fatti e circostanze inaspettate. Per quanto riguarda le mie prospettive sono sicuro che il popolo procidano sia ormai consapevole che amministrare l’isola in questo modo non va bene, anche perché tra un po’ non ci sarà più niente da amministrare. Sono altrettanto convinto che la comunità sia ormai matura per un cambiamento sia negl’uomini che nelle idee. Il cittadino deve sentirsi rappresentato e tutelato da regole certe e non dal politico ti turno.
Il candidato ideale sindaco 2015 per Barti Scotto di Perta sarebbe?
Attualmente il mio candidato ideale è senza dubbio Dino Ambrosino perchè penso abbia maturato nel corso degli anni l’esperienza necessaria per governare il paese. Credo inoltre che Dino abbia dimostrato la sua onestà intellettuale rimanendo sempre fedele alle proprie idee, e anche se caratterialmente può sembrare schivo e riservato posso dire che è un ragazzo disponibile sempre aperto al confronto, capace di fare sintesi e di rappresentare adeguatamente l’intera comunità.
Ma chi è? Cosa ha fatto? ma se proprio vogliamo intervistare qualcuno cerchiamo un “politico” che almeno una volta sia salito al comune………..anche per chiedere un semplice certificato di nascita……………….
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Solo per dare un contributo qualsiasi cosa possa accadere si va a votare in giugno 2015 Il termine per le amministrative è quello. Anche se si sfascia tutto si va a votare in giugno 2015 .
Ma perché non dici cosa hanno combinato quelli dell’associazione sportiva…………si sono venduti tutto quello che potevano vendere…posti barca…….diritti acquisiti…….ecc ecc…..ma forse questo te lo sei dimenticato…….
La ricostruzione della storia del
Porto e’ di una parzialità inaudita. Perché il sig Barty non ci spiega come mai il papà ha dato posti barca a chi non ne aveva i requisiti esponendo tutte le persone dell’associazione che hanno rispettato le regole ad essere cacciati? In certi casi caro geometra e’ meglio tacere.
Finalmente qualcuno con le palle la vittoria contro gli insediamenti dei pescecani è senz’altro la + ONOREVOLE e meritatevole di considerazione. Orgoglioso della vostra battaglia contro i poteri forti a favore della tutela dei pescatori…..il resto è aria fritta………
Sig. Antonio
aria fritta è quello che dice Lei,i cosidetti diportisti procidani
DOVEVANO parlare al momento dell’accettazione pochi anni or sono,invece si è andati dietro le promesse del politico di turno .. di allora e si è accettato tutto ” a capo chino ”
ora è troppo tardi,l’intervistato doveva parlare prima contro i poteri forti,ora vorrebbe fare il salvatore della patria..,solo perchè ci stanno calpestando i piedi..,ora è troppo tardi..
la camorra.. politico economica di oltremare.. prenderà tutto il porto e ci butteranno tutti fuori come forestieri in casa..
penso che è ciò che ci meritiamo,purtroppo
E dico purtroppo ,perchè noi procidani siamo pecore,il nostro diritto naturale di essere procidani e di godere dei nostri beni,delle nostre acque in modo totalmente gratuito è stato calpestato da una cricca di camorristi ..appoggiati da alcuni procidani..
ora solo una cosa bisogna fare : ” BLOCCO TOTALE DEL PORTO TURISTICO ” ad oltranza..