Redazione | Molto probabilmente quella casa costruita con tanti sacrifici verrà demolita. Mai come in questo caso l’impressione è che sia stato fatto tutto quello si poteva fare . I titoli di coda di un film già scritto si avvicinano. In queste ore anche le ultime speranze per un’ennesima sospensione sono svanite. Il piccolo angolo di mondo di via Morea costruito con una vita di fatica – dunque – andrà giù e con essa i ricordi degli anni trascorsi in quella modesta casa. A nulla sono valse le manifestazioni, gli avvocati, gli appelli dei cittadini e dei comitati anti abbattimento. La legge – quella legge fredda ed impietosa che nel corso degli ultimi anni ha ordinato decine di demolizione, non ha tenuto conto della situazione familiare e del contesto di vita della sfortunata signora peruviana che vive senza pensione e con il solo sostegno della generosa comunità dell’isola di Arturo.
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3 commenti su “DRAMMA ELISABETH AYALA: LA CORTE DI APPELLO RESPINGE IL RICORSO E ORDINA LA DEMOLIZIONE”
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desolato, sinceramente dispiaciuto per chi non ha fatto altro che costruirsi un angolo per vivere.
E’ la legge di questo paese di m…a.Forte con i deboli ed accattona con i poteri forti
pungitopo non penso neanche che sia la legge penso invece che sia un sistema di m… che permetta questi atti.Con un po di buon senso si poteva concedere alla signora di abitarci vita natural durante e dopo ( tra più di cento anni) si poteva procedere alla bonifica.