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IL TOTEM DELLA PACE SI “AMMOSCIA” IN CONSIGLIO

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Lug 8, 2014

Redazione |  Le premesse c’erano tutte e le attese di uno scontro più di un confronto, si sono rivelate tali. Nel consiglio comunale di  ieri sera – sulla vicenda che riguarda ( niente di meno )  il posizionamento del Totem della Pace –  per metà delle  lunghe ore, è sembrato di assistere ad  un dialogo di sordi sparsi  tra maggioranza ed opposizione. Nella sala Vittorio Parascandola, con poca gente, s’è avuta l’idea che più di un civico consesso si trattasse di un palcoscenico elettorale. Infondo poi mica tanto nascosto nelle intenzioni  della vigilia, trattandosi di una convocazione ai limiti di ogni legge. Essendo l’argomento all’ordine del giorno già ampiamente trattato e  oggetto di delibera di indirizzo, di giunta comunale con pareri e compagnia cantante.

Alla convocazione del civico consesso si è arrivati dopo  un lungo processo alle intenzioni che ha visto da un lato chiarissimi professori, associazioni, partiti,  esprimere con forza il parere negativo sul posizionamento del totem della pace in quel di santa Margherita Nuova. Dall’altro  schierati per il si  – come in un referendum – l’amministrazione, la Soprintendenza e la Fondazione Mediterraneo. Un dialogo fallito molto prima che lo certificasse il consiglio comunale. Infatti la commissione consiliare riunita ad hoc solo pochi giorni fa aveva licenziato un testo che sembrava andare  nella direzione del buon senso.  L’aspetto mediatico  ha fatto il resto. Lettere di smentite, carte bollate, carta  intestata e una petizione scritta e un sondaggio on line. Si sono scomodate sigle associative che forse manco sanno dove si trova il promontorio di Santa Margherita. Addirittura qualcuna l’ha confusa con Santa Margherita Ligure. Le stesse sigle che per molto meno  tacciano o acconsentono. O non vedono o non sentono. La Procida museo che disegnano a km di distanza è un’isola che non esiste. Nelle migliori delle ipotesi non esiste più. Però tutto fa brodo, tutto può essere d’aiuto contro una balbettante maggioranza che anche su questa vicenda ha lasciato trapelare segni di debolezza. Arrivando addirittura a far addossare colpe e responsabilità su altri enti ed istituzioni. E bene hanno fatto questi ultimi a prenderne le distanze. Anche con denunce. Di fronte a queste premesse capirete bene che ieri più che un consiglio comunale è andata in scena la carrellata degli errori. Restano ancora una volta i cocci di una vicenda che poteva essere ricomposta senza creare clamori e tanta pubblicità negativa. Si perché per lunghi tratti di questa pagliacciata, si è avuta l’impressione che il popolo procidano fosse ottuso. Chiuso, reietto, confinato nel più nascosto “ma chi se ne frega”. Da un lato  i fautori del bello, del verde, della incontaminazione territoriale e boiate varie. Dall’altro i fautori dell’abusivismo, gli insensibili, gli sfruttatori e chi più ne ha più ne metta. Un quadro desolante per dividere una popolazione tra buoni e cattivi. Sentimenti di odio che generano messaggi simili non possiamo condividerli, accondiscenderli,  non possiamo dare spazio e sfogo a chi si sveglia la mattina e ha bisogno di dare fiato alle trombe della demagogia, del qualunquismo.  O anche a chi ritiene ancora che  la chiesa e il cenobio di Santa Margherita sia stata fondata dai Monaci Benedettini. Per questa gente ci sono i libri di storia e non i computer e i caldi e sudaticci consigli comunali. Per la cronaca la maggioranza ha votato contro la richiesta di sospensione della minoranza. Otto a tre. Tutto secondo copione.

2 commenti su “IL TOTEM DELLA PACE SI “AMMOSCIA” IN CONSIGLIO”
  1. questo succede quando il “Capo Famiglia” non ha le palle…………prendere una decisione e poi non avere il coraggio di metterla in opera e , ancora peggio, prendere una decisione senza interpellare i cittadini per paura che siano contrari e poi avere paura delle proprie decisioni è da codardo.

  2. State rovinando una delle (poche) cose più belle che abbiamo e nemmeno ve ne rendete conto. Mentre le strade sono devastate ad eccezione di qualcuna che è stata rifatta dopo anni e anni di protesta (come Solchiaro). Tralasciando questo avete il coraggio di parlare di turismo? Cosa devono vedere i turisti? Il “totem della pace”? Fatemi il piacere di mettetevi perché non è mestiere per voi amministrare un paese!!

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