Redazione | Quali sono le prospettive per il turismo delle crociere nelle isole di Ischia e Procida? Se ne è discusso a margine di un interessante incontro con il direttore scientifico dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno.
Nel regolamento di esecuzione e organizzazione interna dell’Area Marina Protetta, leggiamo che “nella zona C è consentita, previa autorizzazione dell’ente gestore, la navigazione alle navi da crociera unicamente per raggiungere le aree di ormeggio”. Il problema dunque non sta nel divieto di accesso quanto nella disponibilità di altre “aree di ormeggio” come boe o approdi galleggianti, per navi che non superino tuttavia le 30.000 tonnellate.
Le previsioni parlano di una cinquantina di approdi a due anni dall’inaugurazione e 20/25.000 sbarcanti, destinati a crescere con un’eventuale apertura al traffico invernale.
La soluzione non sembra certo immediata perché occorre seguire una procedura per far partire il progetto e soprattutto trovare chi sia disposto ad investire nell’impresa. Riccardo Strada sembra certo di averlo trovato. Da alcuni mesi si sono intensificati i contatti tra lo stesso Strada e l’Organizzazione CISVAM (Centro Internazionale per lo Sviluppo Ambientale e Marino) che sta sviluppano piani di investimento internazionale nei settori delle tecnologie portuali compatibili.
Dopo aver valutato i percorsi da effettuare e le difficoltà da affrontare è stata avanzata una richiesta di incontro tra Responsabile dell’Area Marina Protetta, Presidente del CISVAM e le Amministrazioni Isolane per valutare il percorso e la realizzazione di un punto di approdo galleggiante nell’Area Marina Protetta utilizzando la tecnologia “Ecoporto Galleggiante Italia”. La cosa interessante è che nella richiesta il CISVAM con la propria branch “World Area Nautica” si dichiarano già in grado di reperire gli investitori per realizzare l’opera.
E’ certamente presto per dire se il turismo crocieristico tornerà a toccare le isole del Golfo di Napoli, ma le basi per un nuovo sviluppo ci sono tutte. La palla passa ora ai titolari dei rapporti politici; la proposta di Strada apre certamente la discussione su un tema, quello del turismo crocieristico nelle nostre isole, che intercettando con boe e approdi galleggianti navi più piccole e un mercato più elitario, potrebbe diventare un importante volano capace di riportare la nostra economia locale agli antichi splendori.