Redazione | Dal giorno dopo l’ultimo consiglio comunale – che doveva deliberare e ratificare la collocazione del Totem della Pace a Santa Margherita – le acque della politica isolana sono agitatissime. Da un lato la minoranza che continua la raccolta firme e le petizioni e dall’altra la maggioranza uscita per così dire “vincente” dalla seduta del civico consesso. Per molto meno negli anni addietro si sono incrinati rapporti istituzionali molto più importanti e che hanno reso difficile l’attività amministrativa. E così a memoria la mente va indietro alle giunte Capezzuto Padre, alle giunta Lubrano e così via. Veniamo ai fatti e alle circostanze degli ultimi giorni che danno un po la misura della situazione che si sta vivendo a Via Libertà. Il sette luglio in sede di illustrazione al consiglio comunale del progetto finale dell’opera, il Presidente della Fondazione Mediterraneo Arch. Michele Capasso, sventola al vento tutti i pareri favorevoli per l’allocazione a Santa Margherita, tra cui quello della Soprintendenza, dell’opera di Molinari. A chiusura del consiglio comunale nel mentre veniva bocciata la proposta della minoranza di rimandare la discussione e di approfondire l’argomento, si dava mandato alla Giunta di comprovare l’indirizzo del Consiglio e approvare il progetto. Cosa che del resto – a quanto ci risulta – è stato fatto. Approvato ma non ancora pubblicato all’albo pretorio. Il passaggio successivo doveva essere l’apposizione di regolarità da parte del responsabile dell’ufficio Tecnico e l’avvio dei lavori di installazione. Il fascicolo arriva però nelle stanze del primo piano accompagnato da una lettera del Sindaco Capezzuto, che espressamente chiede che ai tanti pareri già raccolti dalla Fondazione Mediterraneo sia affiancato anche il parere dell’Autorità di Bacino, che ha competenza con parere vincolante nelle zone a rischio frane. E il territorio dell’isola di Arturo, come ben sappiamo, è classificato ad alto rischio frane. (la zona in questione R4). La richiesta del primo cittadino inevitabilmente allerta il Presidente Capasso che nei giorni a seguire chiede ed ottiene una riunione tecnica proprio con il Sindaco negli uffici del dirigente tecnico. E qui – nel chiuso della stanza, tra faldoni e progetti – volano parole grosse tra i due, arrivando – stando a quanto riferito da alcuni presenti – quasi alle mani. Da un lato il presidente Capasso, ormai stanco per una situazione giunta all’inverosimile e dall’altra il Sindaco Capezzuto che pone conditio sine qua non – che il progetto sia accompagnato – come prescrive la legge – proprio dal parere dell’Autorità di Bacino della Regione Campania. Altrimenti arrivederci e grazie. In effetti la paura che il totem possa diventare una nuova “fontana 2.0” – come quella che per decenni i procidani hanno dovuto sopportare a Piazza Posta – non è proprio cosa “gradita”.
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2 commenti su “TOTEM DELLA PACE: FURIOSO LITIGIO TRA IL SINDACO E IL PRES. DELLA FONDAZIONE MEDITERRANEO”
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piu furbo di quello che si pensava…..il caro sindaco ha trovato il trucco….speriamo che funzioni e che sto stupido coso finisca a mare anche senza frana…..
…………caro Giancarlo di marco………..visto che sei un “tuttologo”, mi sapresti dire a che ora passa l’autobus per terra murata?
p.s. finiscila di commentare tutto e giudicare tutti………ma tu chi sei???