Redazione | “Niente fughe in avanti almeno fin a quando io sarò il sindaco”. Sembra questo il riassunto delle ultime e frenetiche ore della maggioranza di Procida Prima. Per comprendere però i motivi di questa incresciosa situazione bisogna fare un passo indietro. Esattamente al giorno dopo lo spoglio per le consultazioni europee. Chi segue le vicende legate alla politica isolana ricorderà bene di quale peso specifico furono caricate quelle elezioni. Due fronti contrapposti: l’uno capeggiato dal primo cittadino e l’altro dal presidente del consiglio comunale. La distanza di pochi voti di fatto non spaccò la maggioranza nelle sue espressioni amministrative, come per esempio è avvenuto a Ischia, con il rimpasto del sindaco Giosi Ferrandino. Sull’isola di Arturo iniziò un percorso subdolamente diverso giustificato dal fatto che tra meno di un anno l’isola è chiamata al voto. Ed è con la paura, con le rivincite e con le ripicche, che in questi due mesi si è andato avanti. Basta leggere gli atti ufficiali del comune. Dalle determine dirigenziali, alle delibere di Giunta Comunale. Quanti assessori non partecipano più alle giunte? Perchè? e perché il sindaco non li rimuove? Per non parlare poi dei consigli comunali. La quota dei 20 eletti dal popolo non la si raggiunge da anni. In un clima simile emergono in modo prepotente le fratture così come i posizionamenti dei candidati. A maggior ragione ora che siamo quasi ai titoli di coda e qualcuno dei protagonisti potrebbe togliersi qualche sassolino dalla scarpa. E’ partendo proprio da queste considerazioni che da giorni si rincorrono voci di assessori scontenti che pare abbiano deciso di non partecipare più alle giunte almeno fino a quando il Sindaco non ristabilisca un clima sereno. Qualcuno ha chiesto espressamente al sindaco di revocare le deleghe a qualche collega. E di pari passo si parla di un documento in cui si chiede al primo cittadino di attivarsi presso i dirigenti degli uffici comunali rei di rallentare certi progetti e accellerarne altri. Se questa cosa fosse confermata sarebbe di una gravità inaudita. E se a questo aggiungiamo il costante e sottile filo di intrecci che paralizza o indirizza l’attività amministrativa a vantaggio di questo o quel professionista capirete bene lo stato in cui versa il nostro comune. È questo che fa la differenza, di fronte ai bivi di un non senso, della politica isolana, che in effetti è dettaglio, ma è il dettaglio in cui ci tocca vivere e sgobbare e intraprendere. Per troppi – ormai – si è giunti alla fine: ci si e svegliati quando la trama è già definita e non si può far finta di nulla, chiudere gli occhi.
Articoli correlati
2 commenti su “PROCIDA PRIMA AI TITOLI DI CODA: INIZIA LA RESA DEI CONTI”
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
wow………. ho fatto prima di Giancarlo di Marco………
Sicuramente il tutto è inquietante ed increscioso ma, bisogna attribuire una buona parte delle responsabilità a colui che : Avv. Muro, si ostina a voler rimanere inchiodato alla poltrona, un’ossessione in sostanza che, contribuisce incisivamente ad immobilizzare un paese a spese solo dei cittadini che, già lo è, a causa dei suoi 20 anni di pessima gestione della cosa pubblica.
Avvocato Muro, cosa andrà a dire agli elettori tra qualche mese???? Che la responsabilità di tutto è solo sua e della sua ossessione???? Cosa si inventerà questa volta nel compilare il programma elettorale??? Quali chiacchiere??? Carcere, Terra Murata, Vivara, porti turistici, traffico….???? Cose già dette e ridette! Chi crederà più alle sue fandonie….,solo quei quattro gatti che hanno tratto beneficio dalla sua sciagurata avventura politica.
Già ho avuto modo di dirglielo in più occasioni, E’ FINITA se ne faccia una ragione!!!
Vada politicamente in pensione e lasci fare a coloro che tengono veramente allo sviluppo socio-economico dell’isola ed hanno le giuste potenzialità per farlo!