• Lun. Nov 25th, 2024

TGPROCIDA

Raccontare il presente, capire il futuro

L’OFFENSIVA DELLA SOPRINTENDENZA: NUMEROSI ESPOSTI AL COMUNE : BASTA ILLECITI

Ditgprocida

Ago 4, 2014

Redazione | L’offensiva della Soprintendenza e l’impotenza del comune . Questa la fotografia di una certa corrispondenza tenuta gelosamente archiviata nelle scrivanie del Municipio e di cui siamo venuti a conoscenza. Si va dalla  richieste di legittimità paesaggistica, alla segnalazione  di siti comunali degradati, alla denunci di abusi edilizi e alla richiesta del ripristino di stati di luogo pubblici. Le tre marine sotto la lente di ingrandimento e il loro decoro disastroso.  Una vera e propria pressione quella che è vergata dal Soprintendente Arch. Giorgio Cozzolino.  Invero è dal primo giorno del suo insediamento la responsabile per l’isola di Arturo Arch. Paola Bovier ha tenuto un dialogo costante con amministratori , responsabili degli uffici e tecnici locali. Se per decenni il problema –  quando si affrontavano i pareri vincolanti e i relativi rispetti  – era l’arch. Pierino Vacca, con la presa di possesso del nuovo responsabile le cose sin dall’inizio hanno assunto una prospettiva diversa.

Senza peli sulla lingua, con la massima sincerità, la soprintendente ha espresso tutte le sue perplessità, e spesso il dissenso pieno, a riguardo l’organizzazione commerciale e turistica, vigente nell’isola. Pur mostrando la sua piena disponibilità a prendere in considerazione le esigenze dei procidani, in particolare quelle degli esercenti commerciali, l’architetto Bovier ha manifestato determinazione e volontà a porre freno ad abusi e forzature. E le missive di queste ore vanno in questa direzione. Al bando l’alluminio anodizzato. Via dalle pareti esterne degli esercizi commerciali gli orridi condizionatori d’aria, insegne e vetrine invasive, tende, sedie e tavolini. L’isola rischia di perdere la sua identità culturale ed architettonica. Discutibili lavori di modernizzazione di molte abitazioni ed esercizi commerciali, tinteggiature improprie, demolizioni di volte, davanzali, finestre, cornicioni, vefii, l’adozione di sistemi pluviali, impianti di contatori, l’uso di mattonelle e materiali inadatti, hanno portato al degrado un’architettura ed un habitat irripetibile, di grande pregio artistico e culturale.

Ciò ovviamente ha trovato spiazzato il comune che pur lamentando un certo lassaiz faire della popolazione ha tentato goffamente di porvi rimedio. Quasi mai riuscendo. E proprio di fronte a questa sorta di menefreghismo che vano lette le ultime intenzioni della Soprintendenza di chiedere urgentemente di porvi rimedio.

Lascia un commento