Redazione | Case in affitto in caduta libera, periodi di permanenza sempre più brevi, offerte last minute. Vacanze al tempo della crisi. Se c’è una parte di turisti che, pur di non rinunciare ad uno status symbol, impegna l’oro o chiede un mutuo, c’è anche tanta gente che ha gettato la spugna e ha messo una croce sulla villeggiatura ormai diventata un lusso. Anche questo settore non è immune dalla recessione economica che il Paese sta vivendo. Le spiagge semideserte come abbiamo raccontato giorni fa e i cartelli di affittasi ancora appesi fuori alle secondo e terze case dei procidani, sono il segno più evidente di un cambiamento profondo, destinato a durare anche per gli anni a venire. “A giugno e a luglio gli affitti si sono ridotti del 50%, un vero crollo – racconta G.P mediatore immobiliare- ad agosto le richieste sono calate del 30%”. Pochi, ormai, hanno disponibilità finanziarie per affrontare gli affitti da capogiro dell’isola di Arturo: fino a 2.000 euro a luglio e fino a 3.000 ad agosto per un appartamento con due camere da letto e un solo bagno.
“Nei momenti d’oro, i villeggianti rimanevano anche per due mesi, adesso chiedono addirittura un week end – ci dice Lucia LP – le ragioni sono la crisi ovviamente e i prezzi troppo alti rispetto alla qualità degli appartamenti”. Il pieno di presenze ci sarà solo per i tre giorni a cavallo di Ferragosto. Molti prenotano all’ultimo momento e riescono a fare buoni affari“.
Gli italiani e i campani in particolare rinunciano, oppure optano per mete più vicine e più abbordabili, che permettano il soggiorno al mare, ma a prezzi più ragionevoli. “Prima, appena si chiudevano le scuole, i genitori mandavano i bambini al mare con i nonni: affittavano la casa a luglio a Procida e partivano ad agosto per la vera vacanza” – racconta Maria Teresa . A Procida l’affitto estivo affonda nella notte dei tempi, quando molte famiglie si stringevano in un angolo di casa per ospitare i villeggianti e far quadrare così i bilanci domestici. E poi semmai con questi soldi far studiare i figli all’università o costruire altre case sempre da fittare. Un paradosso che oggi appare lontanissimo. Con i pochi soldi che si guadagnano tra tasse e manutenzione dell’appartamento si può fare ben poco. Per invogliare i clienti e non lasciarli sfuggire, le famiglie trattano sul prezzo inventandosi sconti dell’ultima ora. Meglio abbozzare sul prezzo e chiudere un occhio se la vacanza è mordi e fuggi, piuttosto che rimanere con la casa sfitta. Il turismo che riguarda gli affittacamere e appartamenti è sempre stato un po’ il motore centrale del movimento o flusso di vacanzieri sull’isola di Procida. A seguire gli alberghi, i residence che solo da pochi decenni si affacciati sul mercato dell’offerta. Su entrambe le categorie pesa come un macigno il fatto che circola poco danaro, con la crisi che morde alle tasche dei vacanzieri.
Non da sottovalutare anche la mancanza di servizi che servono per attrarre turismo come dice un ex assessore comunale: “Ad oggi quello della nostra isola è un turismo popolare, è sempre stato così, e la fascia maggiormente colpita dalla crisi è sicuramente la stessa che veniva da noi in vacanza. Indubbiamente però incidono oggi più che mai anche le offerte che una città costiera dà a chi la sceglie per trascorrere le sue ferie: spettacoli, eventi, manife-stazioni, sono attrattivi per chi deve prenotare una casa. Se però il turismo viene sempre lasciato in fondo alla lista delle priorità allora sicuramente il periodo negativo si protrarrà negli anni“
Nulla di nuovo tutto prevedibile non poteva essere diversamente, siamo fuori mercato, i canoni d’affitto sono assurdi e sproporzionati!
Con queste cifre si va tranquillamente in vacanza dai 15 a 21 giorni “all inclusive” in Mar Rosso immersi nella barriera corallina (Sharm, Mar Salam etc! )
Dobbiamo ridimensionarci e non poco e, allinearci a ciò che offriamo, quasi nulla, eccetto ovviamente le potenzialità paesaggistiche e territoriali fortunatamente donateci gratuitamente da Madre natura, e promuoverle costantemente, diversamente sarà sempre peggio!
Andiamo di male in peggio, ma quanto gli deve costare una vacanza ad una famiglia media di quattro persone, considerando che solo il prezzo degli affitti va dai 2000 ai 3000 €???? Devono mangiare??? Devono andare al mare???? Devono comprare il gelato o mangiarsi una pizza????
Arriviamo così a cifre esorbitanti, che attualmente nessuno, dico nessuno si può permettere!!!
Sempre realistico e molto approfondito il tuo intervento,qullo su di un certo ”muro”mi hanno caricato al massimo.Vai avnti cosi’ Gennaro CHE MOLTI PROCIDANI SONO CON TE