Redazione | La Guardia Costiera dell’isola di Arturo – al comando dell’attento T.V. Giuseppe Panico, nel solco della già avviata operazione “Mare Sicuro”, nel periodo compreso dal 10 agosto al 18 agosto ha predisposto un rafforzamento di uomini e mezzi per affrontare la settimana più calda dell’anno sotto il profilo della sicurezza della navigazione, della balneazione.
E’ noto che la settimana in questione sia tra quelle più “delicate” dell’anno se si considera che l’utenza che fruirà del mare sarà raddoppiata se non triplicata rispetto alla media del periodo estivo.
Pertanto sono stati implementati ulteriormente i servizi di sorveglianza.
Lo scopo di tale attività “rinforzata” sul territorio e nei relativi specchi acquei di competenza é quello di vigilare sul pubblico demanio marittimo, prestare il soccorso in mare, monitorare e controllare il regolare svolgimento delle diverse attività praticate da bagnanti, diportisti e da tutti coloro che in questo periodo usufruiscono del “mare” ad assumere un approccio di estrema prudenza, ricordando che il metodo principale di prevenzione è l’amore per se stessi e non portare all’eccesso le forme di divertimento che normalmente animano i periodi di vacanza. In particolare le attività sportive e ludico ricreative devono essere svolte nel pieno rispetto della vigente normativa che le disciplina, in osservanza del comune buon senso e tenendo conto altresì che il mare è, di per se’, un elemento naturale che deve essere rispettato e mai affrontato con superficialità ed imperizia.
Tutte le attività che presuppongono uno sforzo fisico, specie quelle subacquee, devono essere, pertanto, svolte nell’assoluta consapevolezza delle proprie capacità, del proprio stato di salute e della completezza del proprio equipaggiamento ai fini della sicurezza.
Con specifico riferimento alle attività di immersione subacquea si richiamano i contenuti della vigente ordinanza n. 13/2013 del 23/05/2013, valevole per il circondario marittimo di Procida, la quale detta specifiche modalità affinché le stesse vengano svolte in sicurezza. A tale scopo si richiama l’attenzione su alcune basilari regole di condotta: valutare le condizioni meteorologiche e del mare presenti in zona con particolare riferimento all’andamento del moto ondoso, della corrente, della visibilità, della temperatura e della profondità dell’acqua, tenuto conto anche delle proprie condizioni fisiche e delle proprie capacità natatorie; il subacqueo che utilizza apparecchi ausiliari di respirazione deve essere in possesso di idoneo brevetto e deve operare entro i limiti previsti dal medesimo; è sempre importante programmare le attività di immersione controllando accuratamente le attrezzature e la pressione delle bombole prima di ogni immersione; adottare in immersione le corrette tecniche di respirazione (respirazione profonda e continua, non trattenere mai il respiro, specialmente in risalita); non superare mai i 30 metri se non con l’assistenza di esperti; durante le immersioni con apparecchi di respirazione in forma privata, a scopo ricreativo, è bene immergersi con un compagno senza mai perdersi di vista, utilizzando la prevista segnaletica. Se è presente un mezzo nautico d’appoggio a bordo deve essere sempre presente una persona pronta ad intervenire e in grado di eseguire manovre e comunicazioni di emergenza. Laddove l’immersione avvenga senza unità appoggio sarà necessario che, a terra, lungo il tratto di costa antistante l’area di immersione, sia sempre garantita la presenza di una persona pronta ad intervenire.
Per quel che concerne, invece, le attività balneari, la pratica dei tuffi, laddove non vietata da specifiche disposizioni, deve essere consentita dalla precisa conoscenza dei fondali idonei, escludendosi tale possibilità nelle zone in cui non si ha certezza di sicurezza.
Si rammenta altresì che ai fini della sicurezza della navigazione e della balneazione è fondamentale la rigorosa osservanza dei limiti di velocità e di distanza da parte delle imbarcazioni nonché il rispetto dei limiti di sicurezza e dei divieti esistenti in prossimità dei porti, degli approdi e dei corridoi di lancio.
Il “numero blu 1530” per l’emergenza in mare è sempre attivo sul territorio nazionale gratuitamente per il cittadino che attraverso tale numero ha la possibilità di contattare le sale operative della guardia costiera per segnalare potenziali o reali situazioni di pericolo proprie o altrui nonché eventuali comportamenti illeciti tenuti da altri utenti fruitori del mare e che potrebbero compromettere la pubblica incolumità.