Redazione | L’aldebaran non smette di stupire. A poco più di un mese dalla sua ultima avaria – sempre in mezzo al mare – ieri l’aliscafo della Caremar ha dato il peggio di se fermandosi per ben tre volte durante il percorso da Napoli a Ischia via Procida. Già all’uscita del porto – con motori avanti tutta – il vettore ha avuto problemi nel planare sulle ali. Un’avaria al motore che di fatto stava facendo rientrare il vettore nel porticciolo di Mergellina.
Nel mentre però il lavoro del direttore di macchina dava i suoi frutti e così si ripartiva alla volta delle isole del golfo di Napoli a velocità ridotta. Ma proprio quando sembrava che tutto stesse funzionando – quelle spie rosse sul pannello di controllo in sala comando si sono riaccese e per altre due volte l’Aldebaran s’è fermato in mezzo al mare, suscitando il panico a bordo. La gente non sapeva più a quale santo votarsi.
Il vettore è poi giunto a Procida dapprima con oltre un’ora di ritardo e sull’isola verde accumulando piu di un ora e mezzo di ritardo. I tanti sventurati passeggeri non hanno trattenuto la loro rabbia allo scalo procidano: “Ci sentiamo trattati come bestie – dice Manuela – se pensiamo che questi aliscafi minimo hanno 40 anni qualcosa vorrà significare”. Sullo stesso tono anche Maria che tornava sull’isola di Arturo dopo la vacanza : “Ho impiegato più tempo da Napoli a Procida che da Berlino. Ma Vetrella non aveva detto che la Caremar poteva garantire un servizio efficiente sempre? Cos’è questa vergogna nazionale?”.
In effetti l’agonia della compagnia si trascina da mesi se non da anni. E se per lunghi tratti dell’anno si è cercato di sopperire ai guasti e ai lavori di manutenzione noleggiando altri vettori, il bicchiere sembra ormai colmo. E sulla società ricordiamo si addensano sempre di più nubi dense di licenziamenti e tagli alle corse.
Message questo xche’ i controlli vengono fatti da persone incompetenti, o da persone che chiudono gli occhi.