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LA “NUOVA” SOPRINTENDENZA: UN CAMBIO DI REGISTRO ATTESO DA ANNI

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Set 3, 2014

Redazione | Un  cambio registro atteso da anni.  Con la duplice sfida di consolidare certi principi di controllo e vincolanti  e, parallelamente, procedere al rilascio comunque di concessioni  per l’ammodernamento  e le esigenze del territorio, il tutto tentando di arginare e contrastare il fenomeno dell’abusivismo .

Il  principio alla base di questa “virata” ruota intorno intorno ad attente e strutturate analisi che la Soprintendenza  ha tarato per l’isola di Arturo  tenendo conto  di più fattori ed indicatori  che si sono interfacciati negli anni scorsi. Quel pregiudizio nei confronti dell’ente ministeriale è dunque venuto meno, non più visto come un nemico ma come un organo con la quale dialogare per la ricerca delle soluzioni.

Non si contano più i pareri favorevoli, corredati da indicazioni per mettere in opera certe richieste. E così progetti come la realizzazione di scale e di tettoie  pertinenziali, tettoie in legno, pergole in legno, piccole ristrutturazioni edilizie, apertura di varchi, etc etc, sono diventati all’ordine del giorno. Stupiva anni addietro l’esatto opposto, quando tutto sembrava precluso, quando il territorio sembrava ingessato e forse anche per questo si preferiva la strada più semplice e forse anche l’unica percorribile del fare abusivista.

Una panacea per architetti, ingegneri e geometri che per  anni vedevano rispedite al mittente qualsiasi richiesta indirizzata al Palazzo Reale di Napoli, sede della Soprintendenza.

Ovviamente questa volontà di collaborazione e di una instaurata presa di posizione diciamo diversa rispetto alla precedente gestione non significa affatto rilasciare tutto ed essere favorevole a tutto. Dialogo si  ma non tra sordi o progetti che non ottemperano a tutti i dispositivi di vincoli. Perché se è vero che sono aumentati i  pareri favorevoli  che giungono nella sede dell’ufficio tecnico del comune di Graziella, è altrettanto vero che ne arrivano ugualmente di rigettati o di bocciati.

Quello che salta all’occhio dopo un anno e più di insediamento, è il nuovo  coordinamento con gli altri organi preposti per il rilascio di autorizzazioni edilizie con azioni di controllo orientate alla massima ragionevolezza e proporzionalità dei progetti al vaglio. Priorità, in ogni caso, è data al cittadino per vedere soddisfate le sue richieste. Importante in questo anno è stato anche il “contraddittorio” soprattutto nelle ipotesi di utilizzo di procedure un pò forzate da applicare secondo logiche che poi sono sembrate fuori da ogni contesto. Una soprintendenza che intende continuare a dialogare e ad offrire un servizio diligente per le esigenze dei procidani è alla base di ogni proficuo lavoro collaborativo tra lo stesso ente, l’amministrazione del paese e la cittadinanza. L’isola vive come un incubo i 900 e più manufatti che non rientrano nell’ultimo condono, e vive ancor di più la paura che quest’isola possa diventare un museo a cielo aperto, senza la possibilità di poter veder realizzate alcune pertinenze indispensabili.

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