Redazione | Nelle nostre acque vivono 6000 specie, inedite o da identificare di microorganismi. La ricchezza della biodiversità del nostro mare è portata alla luce in occasione della trappa a Napoli del veliero Tara, impegnato in un lungo viaggio di studio per analizzare il Mediterraneo (16 mila chilometri di viaggio con 22 fermate in 11 paesi e una sosta italiana a Napoli) e per comprendere in che modo l’inquinamento da microplastiche sta interagendo con gli ecosistemi e le specie del mare. La sosta a Napoli è stata l’occasione per lanciare proprio nel Golfo un progetto per un osservatorio marino pilota che nel giro di pochi anni potrebbe nascere mettendo a sistema radar costieri, boe attrezzate da strumenti di rilevamento e dati di biodiversità ottenuti al microscopio con le più avanzate tecnologie molecolari. Un forte impulso alla ricerca che verrebbe grazie ai ricercatori della stazione zoologica Anton Dohrn, che hanno accolto il veliero Tara e Napoli ma che sono anch’essi parte della spedizione. “Napoli – spiega Roberto Danovaro, presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn – sarà protagonista di un progetto scientifico straordinario che la pone al centro della fondamentale politica del mare. Tara lega una istituzione di ricerca come la nostra, la più antica di Italia, a differenti angoli dell’Europa nel segno del mare. Un’avventura che ci ha permesso di creare il più ampio genoma della biodiversità al mondo e che adesso ci rende partecipi di una cruciale sfida alla scoperta dell’inquinamento da plastica nel Mediterraneo”.
E il mare del Golfo di Napoli offre un’ampia panoramica della biodiversità marina, come spiega Adriana Zingone, ricercatrice della Dohrn: “Al microscopio ottico ed elettronico, sulla base del nostro campionamento che dura da 30 anni abbiamo identificato nelle acque napoletane circa 700 specie, di cui una trentina scoperte e nominate direttamente da noi. Con il next generation sequencing (l’ultima frontiera in fatot di analisi del dna degli organismi più piccoli) abbiamo riconosciuto circa 6000 specie di microrganismi: per più di mille non si conosce l’appartenenza dato che ci rivela che la biodiversità sconosciuta è vastissima nelle acque di Napoli. Si parla di specie appartenenti ad almeno una decina di classi diverse: dai dinoflagellati alle diatomee, dalle aptoficee alle prasinoficee fino alle criptoficee”. Gli eventi dedicati alla divulgazione scientifica in occasione della sosta a Napoli del Vliero Tara proseguiranno domani, con l’incontro aperto al pubblico, alla 18 alla Stazione Zoologica di Napoli, dal titolo “Science & Society” dedicato alle grandi esplorazioni scientifiche, con la partecipazione di ricercatori internazionali