Redazione | Attimi di panico quelli vissuti da un ragazzo di 30 anni , che nel corso di una delle programmate visite al Carcere di Terra Murata, mentre scattava una foto, è rimasto chiuso in una cella. L’uomo ha subito attirato l’attenzione degli altri accompagnatori chiedendo aiuto. La serratura a distanza di tanti anni non ne voleva sapere di aprirsi e a trovare le chiavi sarebbe stato quasi impossibile. Dopo una ventina di minuti concitati, si è pensato bene di intervenire sul muro a latere con un palo di ferro, tanto da permettere che la cella si aprisse per fare uscire, quello che poi dagli amici è stato definito: l’ultimo carcerato di Procida.
Se questo signore si rivolge ad un avvocato gli fa il mazzo al comune.
non penso di esagerare
se dico che al posto di quel giovane sventurato sarebbe dovuto esserci un’altra persona, e cioe’ chi si ha preso la responsabilita’di disporre queste visite a una struttura,come l’ex carcere,fatiscente ,priva di collaudi,senza il nullaosta della soprintendenxa,senza nessun requisito di sicurezza,senza i nullaosta sanitari,assicurativi e antinfortistici. ma,sopratutto,senza che siano stati fatti lavori di tistrutturaxioni e collaudi.
diffido il sindaco ad avventurarsi in queste visite,sono da annullare immediatamente.
sono rimasto allibito wuando un mio amico napoletanoi ha mostrato col cellulare le foto scattate sul lastrico solarr della struttura ,oltretutto priva di parapetto: e’ di una incoscienza totale,da denunciare subito alle autorita’.
daccordo con gep p. fino a quando non accade nulla, tutti felici e contenti, ma poi..speriamo bene!