Redazione | L’erba di muro e la “peretara” le hanno quasi completamente sommerse come ad inghiottirle nel verde. Come a volerle far scomparire dalla vista. In un tutt’uno di abbandono e fatiscenza con il “museo” che da oltre trent’anni è li come la fotografia dell’isola di Arturo. Sono le auto parcheggiate nello spazio antistante l’ex albergo “le arcate” che da questa primavera è in comodato d’uso del comune adibito a parcheggio e la sosta delle auto. La zona è quella di Via Marcello Scotti tra palazzi antichissimi e nelle vicinanze della “chiesa nuova”. Quella per intenderci dove è conservata ed ammirata la statua del Cristo Morto del Lantriceni. Ma soprattutto è adiacente al plesso scolastico delle elementari e dell’asilo.
Così che mesi fa l’assessore Borgogna – di concerto con il solerte comandate dai VV.UU Giuseppe Trotta – pensarono bene di chiedere ai proprietari della struttura, la parte della cortile antistante per farne un parcheggio e sgomberare la strada dal posteggio selvaggio. Il che nelle intenzioni avrebbe consentito anche una migliore fruizione dell’arteria tanto da essere più accogliente ai visitatori e di rendere la circolazione più fluida nelle ore mattutine al suono della campanella. In effetti con la parallela Via Vittorio Emanuele chiusa al traffico per permettere ai bimbi di arrivare agevolmente a scuola, senza essere schiacciati da qualche auto, via Marcello Scotti diveniva una strada molto trafficata e molto caotica. Il parcheggio è stato ed è un ottima intuizione. Tanto che sulla stessa Via Marcello Scotti solo pochi mesi fa un altro terreno incolto – grazie ad un comodato d’uso – è stato adibito a parcheggio gratuito.
Oggi via Marcello Scotti e prima Piazza Callia – che affaccia sullo splendido scenario di Marina Corricella – appaiono libere e più vivibili. Anche e soprattutto per gli stessi residenti che possono raggiungere le loro abitazioni senza dover far zig zag tra le auto in sosta. Lascia invece basiti e perplessi l’inciviltà ci certi proprietari che hanno deciso di abbandonare la propria auto a parcheggio perenne. Le foto testimoniano che una buona parte dello spazio dedicato al posteggio purtroppo è stato occupato da auto che sono li da mesi. Su alcune di esse manca addirittura il tagliando assicurativo e l’altezza delle erbacce testimonia che di tempo ne è passato. E tra erbacce e altro anche pezzi di legno e plastica. Anche la rete di recinzione installata a delimitazione della zona risulta divelta in più punti; chiunque desidera o ne ha l’esigenza, può benissimamente entrare nell’ex albergo in situazioni di sicurezza quasi completamente assente. E poi c’è l’area davanti al cancello che è diventata una discarica a cielo aperto: sacchetti dell’immondizia, bottiglie di plastica abbandonate.
Questo unito alla auto fotografano un degrado a cui bisogna mettere fine come ci dice Luisa abitante della zona: “Il percorso intrapreso con l’amministrazione ci aveva visto festeggiare questa iniziativa. Ora constatiamo con profondo rammarico che attualmente qualche incivile vuole fare il furbo e ha preso questo parcheggio per uno scasso. La zona – e conclude – necessita di una accurata pulizia e decespugliamento e per quanto possibile del potenziamento sistema di illuminazione stradale di tutta la zona”
Quando fu “creato” questo “parcheggio” qualcuno disse, criticando l’operato: ai posteri l’ardua sentenza! e infatti…