Gianni Festa | Il territorio procidano ha da sempre avuto una vocazione agricola importante, con presenza di coltivazioni tipiche quali ortaggi, pomodori, patate, agrumi, viti e ulivi. La produzione di tali coltivazioni produce potature e residui agricoli di una certa rilevanza che necessitano di essere smaltiti. Gli stessi, lasciati sul suolo, potrebbero costituire pericolo di innesco e propagazione di incendi. Da secoli i proprietari o i conduttori di terreni provvedono allo smaltimento dei residui vegetali attraverso la pratica della abbruciamento in loco. L’attività di gestione controllata dei residui vegetali mediante combustione controllata sul luogo di produzione, rappresenta – dunque – una tradizionale pratica agricola volta alla mineralizzazione degli elementi contenuti dei residui organici ed anche al fine di determinare un controllo indiretto delle fonti di introduzione e propagazione delle fitopatie riducendo o eliminando addirittura la necessità di trattamenti chimici. La stessa legge regionale numero 11 del lontano 27 maggio 1996 ha recepito è consentito tale pratica, proprio a dimostrazione della storicità della tradizione e della normale pratica agricola da sempre perseguita nel territorio campano. Per far fronte a questa necessità una recente ordinanza sindacale disciplina la materia che nei mesi scorsi era divenuta oggetto di discussioni e denunce. E mette fine alla giungla del si può fare e non si può fare,
Con la firma in calce di ieri infatti si consente la combustione controllata sul luogo di produzione dei residui vegetali e residui di potatura provenienti da attività agricole od attività di manutenzione di orti e giardini ma alle seguenti condizioni a tutela della salute e dell’ambiente. Le operazioni di accensione e spegnimento dei fuochi, devono svolgersi nelle giornate – in assenza di vento – entro i seguenti orari dalle ore 5 e fino alle ore 8 dalle ore 18 e fino alle ore 20. Se all’accensione dei fuochi sopravvenga vento o altre condizioni di pericolosità che possono facilitare la propagazione delle fiamme, il fuoco dovrà immediatamente essere spento. Durante tutte le fasi dell’attività e fino al l’avvenuto spegnimento del fuoco deve essere assicurata costante vigilanza da parte del produttore o del conduttore del fondo o di persona di sua fiducia ed è vietato abbandonare la zona fino alla sua completa estinzione di focolai e braci. La combustione deve essere effettuata all’aperto in cumuli di dimensione limitata fino ad un massimo di 3 metri Steri al giorno per ettaro in modo tale da produrre minore quantità possibile di fumo ed evitare comunque che lo stesso rechi disturbo a terzi ed avendo cura di isolare l’intera zona da bruciare tramite una fascia liberi da residui vegetali. E’ vietata all’accensione di più fuochi contemporaneamente nel fondo agricolo da parte dello stesso proprietario o conduttore, la combustione deve avvenire ad almeno 10 metri dall’abitato degli edifici di terzi e dalle strade e comunque il fumo non deve propagarsi sui predetti manufatti ad una distanza non inferiore a 100 metri da zone boscate. Inoltre è vietato l’abbruciamento nei giorni in cui le condizioni metereologiche favoriscono il ristagno della fumosità prodotta e l’accumulo verso il basso e impediscono la facile e dispersione del contenuto particellare in atmosfera. La combustione di materiali o sostanze diversi dagli scarti vegetali ( plastica o altro ) indicati nell’ordinanza è sempre vietata. La combustione è poi vietata durante il periodo in cui si dia dichiarato dalla Regione Campania lo stato di grave pericolosità degli incendi boschivi. E per ultimo le sanzioni: ovvero l’inosservanza delle disposizioni previste da ogni punto dell’ ordinanza – fatto salve le responsabilità di ordine penale e civile derivante dalle eventuali conseguenze causato dal mancato rispetto dell’ atto qualora non sanzionate dalla vigente normativa o specifiche norme regolamentari – è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 516,00 ad euro 3.098,00.
E finalmente!!!! Cosi’ si mette fine a chi fa’del “pour parlez” la sua specialità.Non se ne poteva più.
A) NON VA BENE TUTTI
IGIORN MAX 8 GG AL MESE.
B ) DALLE 18 ALLE 20 E’UN
ORARIO CHE COMPORTA
TUTTO LA NATTE
IL FETORE, DEL FUMO
CHE PUR SE SI SPEGNE
CONTINUA A EMETTERE
TOSSICI.
C) LE FIAMME NON PROVOCANO
FETORE, QUINDISE C’E’
VENTO,NON ECCESSIVO
E’ MEGLIO
D) MI MERAGLIO IL SINDACO CONOSCE BENE QUESTI PROBLEMI HA MOLTA TERRA CON ARBUSTI ERBA ECC.AVREBBE DOVUTO FARE BENE L’ORDINANZA, GIA’ DIMENTICAVO TRA 6 MESI SI VOTA. W PROCIDA W L’ITALIA .