Mimmo Ambrosino | Dopo il castello d’Avalos tocca al cancello dell’isolotto di vivara riaprirsi. L’intesa raggiunta fra l’ente proprietario dell’isolotto, la fondazione “Ospedale Albano Francescano”, e il Comitato di gestione della Riserva Statale, circa un mese fa consentirà visite guidate e organizzate. L’accordo – come ricorderemo è stato siglato un mese fa presso il Circolo Posillipo a Napoli, da Emilia Carannante, presidente dell’“Albano Francescano”, e Maurizio Marinella, presidente del Comitato di Riserva. La cerimonia si è svolta a Napoli, presso il Circolo Posillipo, alla presenza di vari rappresentanti di forze sociali, culturali, dell’Università. Accanto a Carannante e Marinella, l’ex assessore regionale all’agricoltura Roberto Costanzo che, nel 1974, riuscì a far fittare Vivaro dalla Regione Campania, sottraendola ad un concreto, annunciato, progetto speculativo, la professoressa Chiara Mottola, presidente dell’Istituto di Biologia dell’Università Federico II di Napoli, il dottore Ciro Alvino e il professore Tonino Lubrano, rispettivamente direttore e membro del comitato di gestione della riserva.
Vivara riaprirà principalmente per visite guidate con particolare sguardo agli studi naturalistici o di godimento del suo irripetibile patrimonio ambientale. Un territorio aperto a quanti vogliono godere della sua flora, della sua fauna, del suo patrimonio naturalistico, paesaggistico ed archeologico, nel pieno rispetto dell’ambiente; dal questo circuito saranno almeno per il momento esclusi gli avventori della gita fuoriporta primaverile e estiva.
L’intesa raggiunta tra l’”Albano Francescano”, ente proprietario dell’isolotto che assiste i malati poveri di Procida, e il Comitato di Gestione della Riserva Naturale Statale, comporterà un benefit a favore della fondazione proprietaria di una somma annua di 90.000 euro quale indennizzo al fine di consentirle di poter assolvere ai compiti istituzionali di assistenza.
Sarà attivati – dunque a breve – progetti didattici, approvati e finanziati dal Ministero dell’Ambiente, che mirano a fare di Vivara un laboratorio a cielo aperto, in cui i giovani studenti possano apprendere i principi e le tecniche di tutela e salvaguardia del territorio. Sono stati proprio questi progetti la chiave che ha consentito di superare le difficoltà burocratiche, permettendo al presidente Marinella di sciogliere il nodo più intricato della gestione. Infatti, tramite il finanziamento di questi progetti, sarà recuperata la cifra da elargire all’” Albano Francescano”.
Nel mentre come documentato già tempo fa sull’isolotto sono ripresi gli scavi micenei a Punta D’Alaca. Inoltre un apposito infoPoint è in corso di allestimento, a Marina Grande, presso la Stazione Marittima, per le dovute informazioni e pratiche da seguire.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco nell’ultimo consiglio comunale che nell’elenco delle azioni della sua amministrazione ha rimarcato anche questa. Il desiderio comune della cittadinanza – però – resta quella di poter visitare Vivara sempre, anche senza laurea o interesse naturalistico.
“Finalmente riapre Vivara ”
Io ,avrei scritto :
” CI AVETE ROTTO LE SCATOLE ”
Sono anni che ci stanno prendendo in giro ,ora riapre,per aprile si apre,e si va avanti cosi…
Ora ,tramite un permesso ,si puo visitare l’isolotto.
Ma che cos’è cambiato dal 2002 da quando è stata istituita la Riserva Statale?
NIENTE UN BEL FICO SECCO
Il Comitato di gestione,nominato dall’apparato politico(Ministero,regione comune vivara ass.ni)
non ha prodotto niente in questi 12 anni.
Ed è molto semplice capirne il perchè:” Finchè non arrivano i finanziamenti,non si muove foglia ”
Il Comitato di gestione in questo lasso di tempo,doveva redigere e far approvare un piano di gestione,ed è tutto fermo.
A VIVARA NON C’E’ ACQUA NE CORRENTE
NON C’E’ SICUREZZA AI MANUFATTI EDILIZI NE’ AMBIENTALE
NON C’E’ UN PIANO ANTINCENDIO
NON C’E’ UN PRESIDIO SANITARIO
NON CI SONO SERVIZI IGIENICI
NON C’E’ NIENTE DI NIENTE
LE VISITE ATTUALI DEVONO ESSERE IMMEDIATAMENTE ANNULLATE
Ora,sembra che Renzi ci approvi qualche progetto , didattico,cosi i proprietari dell’isola non fanno piu ostruzionismo.
Ma ,è tutto da rifare.
VIVARA DEVE TORNARE IN MANI LIBERE E COMPETENTI NON ” ASSERVITE AL POTERE POLITICO ” ,IL CUI UNICO SCOPO E ‘ SOLO DI METTERE MANO AI PROBABILI
FINANZIAMENTI CHE PER FORTUNA NON SONO ARRIVATI.
La questione di Vivara è lo specchio della ” DECADENZA ” politica ,morale ,amministrativadell’Italia.
Un bene così grande non può finire nel calderone degli affari politici,è diventata,purtroppo, solo un bene strumentale di poche persone ,che,assolutamente,se ne fottono altamente del valore eccezionale del bene,ma pensano SOLO ED ESLUSIVAMENTE a come possono “LUCRARCI ” sopra.
Personalmente ritengo una cosa buona aprire di nuovo l’isola di Vivara, certo ci vogliono persone qualificate e competenti per effettuare le guide ma se ci sono i fondi per far in modo che la situazione dell’isola di Vivara abbia la sicurezza necessaria per poter effettuare delle visite guidate a TUTTI e non solo come menzionato nell’articolo a dei gruppi specifici ben venga, ne potranno beneficiare i taxi, magari assumere personale procidano per le guide e pulizia ed altro che puo’ servire….i ristoranti etc etc….a cosa serve l’isola di Vivara nella situazione attuale??
Forse non si
è ben capito cosa io voglia dire,penso che John Calise mi abbia frainteso.
Il mio è un atto di denuncia,non perchè io non voglia che Vivara apra,anzi,
è al contrario,mi sarebbe piaciuto che VIVARA fosse sfruttata(nel termine buono) nel modo migliore e al 100% delle potenzialità, con una sicurezza e un piano di gestione ottimale
cosi,tutto il mondo avesse la possibilità di poterla visitare e godere,logicamente,nel rispetto della natura.
Ma è mai possibile che dobbiamo fare le cose sempre in modo ” approssimativo” ,superficiale,limitativo
un pò come è successo x il carcere.
Facciamo le cose che ” devono ” essere fatte,come ho descritto nel mio post,e poi ,ci presenteremo al mondo con ” dignità ” e ” competenza “.
VIVARA può e ” DEVE ” diventare un ” volano ” importantissimo per la nostra economia turistica,ma, per favore,
facciamo le cose x bene
e non in modo superficiale,così, tanto per far vedere che Vivara è aperta,così togliamo la maschera a questi pavoni politici e loro affiliati(stampaetcetc),che la sfruttano solo immagine e ,sicuramente,per lucrarci sopra ,quando ci si presenta l’opportunità.
Su Vivara si attende la risposta dei ministri ambiente e turismo. C’è cena interrogazione per vederci chiaro
http://www.salvatoremicillo.com/2014/10/isola-di-vivara-come-stanno-le-cose-fondi-gestione-rendite-lho-chiesto-ai-ministri-galletti-e-franceschini/
Concordo in pieno Sig. Geppino,e sono sicuro che siamo in tanti a pensarla allo stesso modo.
Mi pare di capire che questi 90.000€ annui dipendono se vengono o meno finanziati i progetti da Ministero. Quindi, se ho ben compreso, non è una cifra sicura e fissa ma dipende se ci sono i progetti e se e quando vengono pagati. Se così fosse allora ritengo che questo accordo sia una vera e propria follia. In pratica questi signori hanno formalizzato l’esproprio di vivara.