Francesco Marino | Cepola cari lettori non è un sito archeologico ma una specie ittica una volta numerosa negli antichi e non inquinati mari del Golfo. Cepola non è altro che il pesce cipolla che una volta si trovava nel pesce povero dei nostri mari ovvero la mazzamma . Era proprio la Cepola il morso più gustoso del fritto di paranza anni fa quando la cucina procidana raggiunse i massimi livelli. Il fritto suddetto lo si poteva gustare alla Medusa dove regnava incontrastata Mariella Massa che ebbe l’ onore della segnalazione della guida Michelin. A procida pochi lo sanno c’è un nutrito gruppo di gastronomi capitanati da Elio Altomare che è particolarmente attento alla realtà gastronomica isolana. Alcuni di questi amici gastronomi sono stati recentemente a Torino dove lo Slow Food di Carlo Petrini, ha organizzato l’evento Terra Madre. Questo per dire con quanta curiosità e amore è seguita la cucina procidana. Bene ora questo gruppo di gastronomia a cui si onora di far parte il vostro umile scriba ha notato appunto che dal pescato delle paranze che arrivano nel porto di Procida è praticamente scomparsa la cipolla. Voi non ci crederete ma è così è stato sguinzagliato un segugio ittico ovvero “Pezzan’ culo” al secolo il grande pescatore di Lenza Francesco Lubrano Lavadera che ogni giorno a tutti gli attacchi delle paranze monitora la quantità di cipolla e riferisce. Possiamo affermare che la cipolla è scomparsa e i gastronomi si sono domandati il perché. Tutti i pescatori sono concordi nell’affermare che sono i detersivi la causa della moria di Cepola che al pari delle sogliole ha il suo habitat nel fondo sabbioso. Se questa diagnosi è vera c’è una speranza che quando tutti i depuratori del Golfo andranno finalmente a regime la Cepola tornerà e noi ghiottoni ve ne daremo conto. Intanto questo gruppo di gastronomi progetta di realizzare in futuro una piccola guida gastronomica locale ad imitazione della più famosa guida Michelin e più Espresso recensisca su basi serie i ristoranti locali. Questa è una bella idea siamo sicuri che dall’alto Mariella Massa e Carlo Scotto indimenticabili protagonisti della cucina procidana sorrideranno compiaciuti.