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LA PIU GRANDE RO-RO DEL MONDO AL COMANDO DI UN PROCIDANO

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Nov 16, 2014

Redazione | Sventolano le tre torri, simbolicamente, a poppa  della più grande nave ro-ro portacontainer del mondo. La Jolly Titanio, costruita dal cantiere coreano STX Offshore and Shipbuilding ha preso il mare ieri l’altro, lasciando la banchina dello stabilimento di Jinahe nel quale è stata realizzata, alla guida del Comandante Francesco Scotto di Fasano procidano doc. Destinazione Europa con un primo carico di rotabili, la nave è attesa nel porto di Genova per i primi giorni di gennaio e sarà quindi immessa nel servizio regolare di linea gestito dal gruppo armatoriale genovese dai porti del Mediterraneo a quelli del Mar Rosso e del Medio Oriente. E’ dunque ancora una volta la gloriosa marineria procidana a far segnare un nuovo primato per i comandanti e direttori di macchina e più in generale dei marinai dell’isola di Arturo. La storia della Marina Mercantile Italiana è un album ricco di uomini procidani che hanno dato lustro all’isola al comando di navi.   Per oltre quattro secoli, e fino a non molto tempo fa sia pure in un contesto diverso, il mare ha rappresentato per Procida la maggiore risorsa della sua economia. Soddisfazione in primis ovviamente sull’isola è quella espressa dai familiari del comandante Scotto e dagli amici. L’orgoglio dei figli che sui social network hanno raccolto una marea di mi piace per il traguardo del genitore. Anche i conoscenti hanno espresso il loro apprezzamento per la vicenda, del resto in quasi tutte le famiglie isolane c’è una marittimo. “E’ davvero bello sapere che ci stanno Capitani come il nostro Francesco – ci dice un ex professore del nautico, che lo ha avuto suo alunno  – sentirsi fieri di essere marinai e di appartenere ad una categoria di persone che hanno il mare nel sangue”.

Tornando alla Jolly Titanio, immatricolata nel Compartimento Marittimo di Genova, “riveste – sottolinea la compagnia – un significato particolare: da un lato conferma la forte vitalità, anche in un periodo di crisi come quello attuale, della flotta italiana. Dall’altro fornisce un segnale di fiducia sulle capacità del Paese: bandiera tricolore ed equipaggio italiano assurgono per noi a simboli di un Paese che deve tornare a credere in se stesso”. Si tratta della decima nuova costruzione immatricolata nel Belpaese e battente bandiera nazionale dall’inizio del 2014.

La Jolly Titanio utilizza una tecnologia all’avanguardia contro le emissioni inquinanti, che comprende anche un sistema di filtraggio dei gas di scarico, ottenendo così la certificazione Greenplus del Rina. Lo scafo è lungo 240 metri e largo 37,5 metri, con un pescaggio massimo di 11,50 metri. La nave può portare 45mila tonnellate ad una velocità fino a 21,5 nodi. I ponti possono caricare sia container (con capacità massima di 3900 teu), sia rotabili (fino a 6350 metri lineari). La rampa di carico posteriore ha una portata di 350 tonnellate, che permette l’imbarco di carichi eccezionali, che vengono ospitati nel ponte inferiore, grazie ai suoi sette metri d’altezza sottocoperta.
Il varo della Jolly Titanio inaugura la seconda fase di ammodernamento della flotta, che sarà completata entro il primo semestre del 2015 con l’arrivo di tre unità gemelle Jolly Vanadio, Jolly Cobalto e Jolly Palladio. La prima fase si è completata con la messa in opera delle Jolly Quarzo, Jolly Diamante, Jolly Perla e Jolly Cristallo.

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