Redazione | Una sottile linea di sabbia e di scogli separa la spiaggia della lingua dal complesso castello d’Avalos in questi mesi sotto lo zoom di fotografi e cineoperatori di tutto il mondo. Se ci si spinge fino a sotto le scale che di fatto collegano Marina Grande con la cosiddetta “vigna di giù” non possono non saltare all’occhio decine bidoni interrati, serbatoi blu, e pompe idrauliche che all’apparenza sembrano in disuso. Uno spettacolo desolante se pensiamo a quanto dista da una delle zone più belle paesaggisticamente parlando. Nella stessa zona – sulla montagna a quanto appare anche dalle foto giunte in redazione –sembra che sia stato utilizzato del diserbante. Un vero mistero “chimico “ alla base delle scale e sulla spiaggia della lingua, dove fino a pochi giorni fa c’era gente che si tuffava in acqua e prendeva il sole. Almeno cinque grandi contenitori di plastica blu sono visibili, altri sono interrati, letteralmente nascosti sotto terra. Nessuno sa cosa ci sia in quei contenitori, ma è forte il sospetto che siano residui che giacciono abbandonati da anni, e che stonano completamente con l’opera di riqualificazione che si è tentata negli anni della zona. Da operazione primavera, alle opere comunali di pulizia e decoro.
Le proteste e le criticità ovviamente non finiscono in quella zona, lo stato di degrado di certe coste soprattutto è la fotografia impietosa di un certo modo di fare e di agire perpretato per tanti anni.
Qualcuno ricorderà che nella zona della panoramica lato carbonchio, durante un’operazione di bonifica per un’attività commerciale, dallo sbancamento del terreno, venne fuori di tutto. Addirittura qualcuno riuscì a fotografare il posto a sedere dell’autista di un bus oltre a centinaia di batterie di auto. Poco distante a pochi metri, fusti d’olio e copertoni usati. Altro che terra dei fuochi. A questo purtroppo si accompagnano quotidianamente l’abbandono in strada di tegole di amianto e altre zozzerie. E allora se mentre da un lato l’isola tenta difficilmente di alzare la testa di riscoprire e far riscoprire le sue bellezze artistiche e paesaggistiche certe brutture e certe schifezze sono li a testimoniare che la strada da fare è ancora tanta. Sul terreno fangoso di certe zone in questi giorni di cattivo tempo ci sono i segni del passaggio di camion e camioncini. Ma nessuno vede, né di giorno né di notte. E agli scarti di cantieri edili, elettrodomestici, rottami, divani, sedie rotte, vetri, sacchi, da oggi – come in una conta ci aggiungiamo i serbatoi in questione. In attesa che qualcuno alzi il sedere dalla sedia e verifichi cosa ci sia in quei serbatoio,dentro ed inizi una seria operazione di bonifica della zona. Oggi è un burlesque del grado di convivenza civile di questi anni che ha irriso le regole, cancellando parole come civiltà, cittadinanza e forse anche onestà.
Non vorrei sbagliarmi, ma quei fusti dovrebbero essere in utilizzo all’acquedotto visto che in quella zona ci sono le valvole della condotta idrica principale.
Voglio
sperare che questo ritrovamento di questi contenitori di cui non si sa la natura del contenuto
posto all’attenzione pubblica del TGPROCIDA abbia come conseguenza UN IMMEDIATO INTERVENTO
dell’ASS.alla SANITA e dell’USL locale
per verificare se ci sono PROFILI DI PERICOLOSITA’ .
In attesa,penso che urgerebbe una visita delle Autorita’ preposte al controllo ( VVUU CARABINIERI USL ARPAC ASSESSORATO SANITA’.
Invito tutti a rimanere vigili.
sottoscrivo quello che ha scritto Geppino Pugliese, ed aspetto con ansia che la Guardia Costiera o i Carabinieri o chi per essi si muovano e interdicano l’aria in questione, quello è uno scempio a cielo aperto e nessuno fa nulla.
Sig.ra
Maria Adele forse Lei che è molto sensibile al problema,forse abita nei pressi e ne saprà di più del fatto.
La informo che da un sopralluogo da me fatto i contenitori blu da 5000 lt sono stati rimossi dal luogo della foto e,ora, fanno bella mostra nello spazio antistante gli uffici dell’Autorità del porto turistico,però vuoti.
sarebbe interessante capire che c’era dentro,e se c’era qualcosa ,dov’è stato sversato e … ,insomma,vederci chiaro..
Buona Domenica.
i bidoni sono stati levati da un cingolato l’altra notte e a quando abbiamo saputo noi della zona grazie all’articolo. Erano pieni di roba chimica ora dove la sverseranno? se stanno nel porto turistico come dice lei in bella mostra?
cmq. il ns grazie va a chi ha ORDINATO la rimozione