Francesco Marino | Traiamo spunto dal romanzo storico di Giacomo Retaggio per dar conto alla cittadinanza di quanto scandaloso avvenuto nella sacrestia della congrega dei Turchini in occasione della elezione del nuovo Priore e del suo staff. Domenica 16 novembre sono avvenute le elezioni predette che alla luce di quanto avvenuto sono perlomeno da annullare. Intanto con procedura anomala sono stati eletti priore il confratello Mimì Lubrano Lavadera primo assistente Michele Scotto secondo assistente Michele Peruffo. Ha sorvegliato (un corno) l’elezione il signor Esposito inviato dal cardinale della Curia di Napoli. Antefatto: il cardinale Sepe onde mettere fine allo scandalo delle numerose congreghe napoletane presumibilmente in mano alla camorra ha cambiato motu proprio il regolamento elettivo della congrega nel modo seguente. Innanzitutto ha stabilito che nessun priore poteva essere eletto per più di due mandati questo nella prima stesura del regolamento, nulla veniva detto sulla elezione del primo assistente e secondo assistente. A Procida con questa interpretazione cadeva definitivamente la candidatura di Gabriele Scotto di Perta mitico rettore del Priorato di Procida. Si delineavano due schieramenti: uno capeggiato da l’aspirante priore Mimì Lubrano Lavadera che includeva nello staff Giacomo Retaggio al secolo cappasanta ed un secondo schieramento capeggiato da Carmine Scotto di Carlo. Bene la Curia rettificava la prima interpretazione del regolamento e lo rendeva ancora più restrittivo impedendo ai gli ex priori di ripresentarsi sotto le vesti di primo assistente. Era questo il caso di Procida. Fiutato l’intrigo in sacrestia Giacomo Retaggio detto cappasanta si defilava dalla competizione egli saggio osservatore aveva capito tutto. Domenica a poche ore dalle elezioni una nuova interpretazione del regolamento. In pratica i votanti dovevano esprimere 4 voti saltavano così tutte le strutture dei due schieramenti. Gabriele Scotto di Perta antico priore che ha portato la congrega ad alti livelli era definitivamente out gli elettori rimanevano letteralmente frastornati non capendo nulla del nuovo ordinamento curiale per cui nelle schede elettorali apparivano insieme ( un non senso ) nomi dei due schieramenti. Da noi interrogati i confratelli elettori hanno confermato di non aver capito nulla del nuovo regolamento e nel dubbio hanno votato nominativo in binomio di entrambi gli schieramenti. In verità osservatori non interessati (il sottoscritto fra questi) avevano fatto balenare agli elettori la possibilità di eleggere priore il dottor Giacomo Retaggio storico cantore della congrega a questo punto sarebbe stata una elezione condivisa e la congrega sarebbe tornata alle sue origini ovvero alla sua missione di carità. Così non è stato e l’elezione è andata com’è andata. I tre eletti sono ben chiaro persona integerrime ed avrebbero avuto piena legittimità in altro con testo. Ed allora a che fare? Prenda atto la Curia di Napoli del vergognoso intrigo in sacrestia e annulli le elezioni. Le stesse siano rifatte alla luce del nuovo definitivo regolamento e sia offerto al vecchio mitico priore il titolo di Priore emerito. Questo chiede la maggioranza silenziosa dei procidani che amano la congrega dei Turchini di Procida nel solco della tradizione.