Redazione | Si è svolto ieri, anche a Procida – in occasione del 25 novembre – un interessante convegno contro la violenza sulle donne. Un momento di riflessione condivisa, promosso dal Centro Antiviolenza “Teresa Buonocore” presieduta dall’Avv. procidano Claudia Esposito e dall’assessore alle politiche sociali del Comune Maria Capodanno. Durante il dibattito in cui è stato analizzato il fenomeno della violenza sulle donne, alla presenza della dott. ssa. Maria Di Scala, Assistente Sociale e della dott.ssa. Andreina Maisto, Psicologa, si sono analizzati anche e soprattutto tutti gli strumenti con cui le istituzioni e le associazioni fanno rete, perché le vittime non si sentano sole e con sempre maggior fiducia possano rivolgersi a chi è impegnato sul fronte della lotta ai reati di discriminazione motivati dal genere. Spettatori interessati del convegno – dibattito – svoltosi nella sala del consiglio comunale di Procida – i ragazzi della scuola superiore dell’isola di Arturo, accompagnati dai docenti.
L’assessore Capodanno nell’introdurre i lavori, ha ricordato ai ragazzi presenti le ragioni dell’iniziativa, ripercorrendo le tappe istituzionali che hanno fatto del 25 novembre una data importante per tutti. Sguardi attenti ed appassionati quando l’assessore ha ricordato il brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Trujillo e che il 25 novembre – appunto – del 1981 un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell’Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà, volle ricordare ad eterna memoria. L’assessore si è poi soffermata sui dati più recenti. In Italia, secondo indagini recenti, ogni anno più di un milione di donne finisce nella rete dei soprusi al maschile, che si ripetono più volte arrivando alla vergognosa cifra di 14 milioni di atti di violenza (dallo schiaffo allo stupro). Oltre 25 i casi al giorno di stalking.
Per non parlare dei femminicidi, che secondo gli ultimi dati Eures, contano una vittima ogni due giorni. L’attenzione al fenomeno c’è, le analisi e i rapporti si susseguono, ma non è mai abbastanza, se i casi si moltiplicano. Ricordando altresì l’impegno anche del nostro parlamento che solo lo scorso anno ha approvata una legge specifica sul contrasto alla violenza di genere, che tra l’altro prevede la definizione di un Piano d’azione nazionale, che però non ha ancora visto la luce.
“La consapevolezza è che la parità non basta, è necessario lavorare sulle differenze e sulla pluralità” ha rimarcato l’avvocato Claudia Esposito, testimoniando il grande lavoro che c’è ancora da fare e che quotidianamente la vedono impegnata al centro antiviolenza dell’area Flegrea “ Teresa Buonocore” che presiede. E queste iniziative servono proprio a creare e rafforzare una coscienza culturale ed educativa, tale da rendere le donne, in particolare le più giovani, edotte e consapevoli dei propri diritti e delle proprie responsabilità.
E se la psicologa si è soffermata più sulla parte emotiva del contesto – evidenziando gli aspetti poi legati alla psiche dopo una violenza – l’assistente sociale, ha interagito con i ragazzi presenti, rappresentando loro il punto di vista di chi ogni giorno riceve denunce più o meno gravi di violenza. Invitando gli stessi a denunciare, a raccontare anche in forma anonima qualsiasi gesto sconsiderato che possano subire.
A tal proposito, l’assessore Capodanno, chiudendo i lavori del convegno, ha ricordato come nel 2015 nella Regione Campania – promossi e finanziati dall’assessore alle politiche sociali – saranno aperti 57 centri antiviolenza che avranno il compito di accogliere e supportare psicologicamente è giuridicamente le donne oggetto di violenza, accompagnandole in un percorso di vita nuovo. Anche sull’isola di Arturo aprirà un nuovo sportello coordinato dall’ambito sociale di Ischia e Procida a cui le donne potranno rivolgersi anche in forma anonima e chiedere tutte le informazioni utili.