Redazione | Le ceneri di quella che fu “Procida Prima” bruciano ancora. E bruciano soprattutto a pochi mesi dal voto quando sull’isola di Arturo si cominciano a delineare gli schieramenti in vista delle amministrative del 2015. Ed ora che iniziano a paventarsi aggregazioni e movimenti, le crepe degli ultimi anni vengono inevitabilmente fuori. Se prima a tenere anche il più banale dei malumori ovattato tra le mura del comune, era la continuità amministrativa, il “fuori tutti” degli ultimi mesi, come un colpo di vento ha alzato di fatto il tappeto dove erano sepolte tante, troppe ceneri. Che a quanto sembrano, come dicevamo, bruciano ancora.
La nascita del nuovo soggetto politico “La Casa del Fare” con la quale il sindaco Vincenzo Capezzuto di fatto ha dato il via alla sua personale identificazione politica prima e elettorale poi, ha alimentato rumors sul territorio e in particolare tra gli addetti ai lavori.
Proprio dalle pagine del Dispari ieri l’altro il deus ex machina dell’amministrazione, quello che fino ad un anno fa lo stesso Capezzuto definiva l’azionista di maggioranza Luigi Muro, si era espresso in maniera molto decisa: “mi sembra una buona iniziativa anche se diametralmente opposta a quella che lo ha portato a candidarsi a Sindaco cinque anni fa! Se dalla casa del fare usciranno proposte utili per il paese non esiteremo ad appoggiarle. In bocca al lupo per il prestigioso progetto che certamente non vorra’ riproporre vecchie logiche correntizie della prima repubblica. L’ ho gia’ detto : il fatto che Vincenzo sia un soggetto politico e’ cosa acquisita e legittima quando vorra’ discutere di programmi e di sviluppo saro’ lieto di supportarlo come e’ avvenuto dal 2000 ad oggi “.
La risposta non è andata giù al Sindaco Capezzuto che non ha perso tempo per rimarcare quello che avvenne 5 anni or sono quando fu candidato e poi eletto sindaco dell’isola di Procida. Capezzuto però nella lunga chiacchierata che ha concesso in esclusiva al Il Dispari, ha chiarito i perché di questa scelta, nella creazione del nuovo soggetto politico: “Come ho già avuto modo di spiegare in un esaustivo comunicato stampa, riparto da me e dalla mia esperienza di assessore prima e sindaco poi. Di uomo che ha lavorato e lavora per il suo comune anche per 12 ore al giorno. La Casa del fare è formata da un nutrito gruppo di persone che prima di tutto si rispettano. Un gruppo di uomini e di donne che vuole fare per l’isola e se ce ne sarà data la possibilità lo faremo senza tanti e troppi compromessi com’è accaduto in questi anni e che in parte hanno vanificato la mia sindacatura. Non voglio nemmeno ricordare singolarmente i vari episodi in cui mi sono trovato solo mentre gli altri se ne lavavano le mani. Mi sono assunto responsabilità anche non mie soprattutto per quanto riguarda cariche assessoriali”. E continua: “Sapevo dal primo giorno della mia investitura a Sindaco che c’era una parte di consiglieri comunali alla quale proprio non andavo giù. Però all’epoca ero l’unico in cui si poteva contare”. E qui Vincenzo Capezzuto va giù duro: “Quando Luigi Muro dice che l’iniziativa di oggi va in maniera diametralmente opposta a quella che mi ha portato a candidarmi nel 2010 non so bene a cosa si riferisce. Per quanto mi riguarda posso dire che io non ero per niente interessato all’epoca. Anzi. Ricordo che eravamo a una decina di giorni dalla presentazione delle liste ed io ero nella mia stanza al primo piano nel mio ufficio di assessore ai lavori pubblici. Era sera e vennero da me Luigi Muro ed Enrico Scotto di Carlo i quali mi volevano parlare. Li feci accomodare ma loro preferirono che li seguissi al piano di sopra visto che la stanza all’epoca era contingente alla stanza in cui vi sono gli uffici dei VV.UU. Andammo nella stanza del Sindaco e mi accomodai sul divano. Il Sindaco Gerardo Lubrano era a casa con la febbre. Luigi Muro tirò fuori un foglio con i dati di un sondaggio commissionato a Crespi, per via di Italo Bocchino. Il sondaggio vedeva come possibile vincente in una corsa a sindaco proprio la mia persona. Con Gerardo Lubrano avremmo perso, così come con altri nomi ( Tramontano ). Dopo alcune mie perplessità e dubbi, mi convinsero a rifletterci. Io avevo tra virgolette giurato a Gerardo – fino a qualche ora prima – che non avrei mai avanzato la mia candidatura alla poltrona di primo cittadino. Per me lui era stato un buon Sindaco e poteva ambire al secondo mandato. Tanto che gli chiesi “se proprio vuoi: faccio il tuo vice Sindaco”. Tornai a casa visibilmente scosso e parlai del fatto con mia moglie Valeria. Loro due – Muro e Scotto di Carlo – invece si presero la briga di andare a casa del Sindaco Gerardo Lubrano e spiegare perché doveva fare un passo indietro e non ostacolare la mia candidatura. Io ovviamente sono stato ben contento di rappresentare quella squadra. Questo è quanto accaduto – per amore della verità – tralascio ovviamente i modi e i termini che furono utilizzati all’epoca. Ho ricordato questo per dire che cosa. Che ho sempre cercato di non prediligere la mia persona a scapito di altri. Anzi. Oggi voglio costruire una “casa” tutta mia per non trovarmi – lo ripeto se i cittadini ce ne daranno la possibilità – ad amministrare come ho fatto in questi anni. Combattendo contro tutti e tutto e soprattutto contro gli stessi miei accoliti”.
Message
mi sembra che il messaggio sia chiaro , o no ?
Per rispondere
a Barblan,penso di no,il messaggio non è chiaro,almeno èper me,e ,lo spiego.
Non penso che il Sindaco sia un autolesionista,sa benissimo che non può farcela da solo o con qualche accolito.Capisco benissimo il disagio che ha trovato in una maggioranza non proprio coesa,molti hanno remato contro.. è vero,non c’è stato unione forte tra di essi…ma..la vita politica è cosi,bisogna avere autorevolezza e autorità per sfondare.. non è facile
non è facile ,anche e soprattutto perchè,come ha ammesso Egli medesimo è stato ” delegato ” da Muro e soci a diventare Sindaco. Non è stato una decisione personale poi suffragata dagli altri,è ” stato messo lì”.
E,quindi,come per i parlamentari ” nominati ” dal capo,o dal partito,non ha potuto esprimersi al massimo.
Logicamente,ognuno fa quello che crede,ma passare ” dalle stelle.. alle stalle “,all’opposizione,non penso lo farà.
A mio modo di vedere,ci si andrà ad un accordo con Muro ,con posizioni più forti,ma nulla di più..
Un accordo con Muro non credo. farebbe una figura di merda colossale! E’ pur vero che tutto ah un prezzo. La poltrona ha un prezzo! avere la possibilita’ di dividersi l’ultimo pezzo di questo paese ha un prezzo….per tutto il resto c’è……solo una figura di merda!
Bha…a me pare che mentre il paese è in crisi, i negozi chiudono, la gente paga tasse alte, acc.. la sinistra gioca con le primarie (senza contenuti) e la destra si accapiglia a chi fare il Sindaco di una squadra di nullità. Buon 2015