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CONS. MARIANO CASCONE: ” L’ANNO CHE VERRA’, I RAPPORTI CON LUIGI MURO E CAPEZZUTO”

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Dic 19, 2014

Redazione | La fine dell’anno è un pò come il tardo pomeriggio, momento in cui si si tirano le somme della giornata, si storce la bocca agli insuccessi e si guarda avanti. Avvocato Cascone tra pochi mesi si chiude questa consiliatura. Com’è stata?

Un onore immenso sedere nei banchi del Consiglio, condiviso con gli amici che hanno dato vita con me al progetto della Svolta. Considerando i poteri del tutto inesistenti che ha un consigliere di minoranza per poter incidere nelle decisioni che contano, mi sono dedicato al controllo degli atti dell’Amministrazione senza mai rinunciare al tentativo di apportare modifiche migliorative agli atti portati in Consiglio. E qualche volta ci sono pure riuscito con mie proposte votate all’unanimità. Siamo il Primo gruppo consiliare per numero di interrogazioni, mozioni, interventi, presenze e proposte votate all’unanimità, nonostante sia rappresentato da un solo consigliere comunale. E sono l’unico consigliere ad aver rinunciato all’indennità, sin dalla prima seduta nel maggio 2010. La politica deve dare l’esempio, ed io l’ho fatto pur se nessuno mi ha seguito. La politica è un’esperienza che consiglierei a tutti i giovani, che devono avvicinarsi e diventare protagonisti delle scelte del futuro dell’isola.

Tutti o quasi si stanno posizionando in vista delle amministrative 2015. Cascone e il Gruppo La Svolta che faranno?

Nell’ultimo Consiglio ho depositato agli atti un documento politico dove chiarisco la nostra posizione: il nostro scopo è onorare il mandato elettorale ricevuto nel 2010 fino all’ultimo giorno utile, continuando a fare il nostro dovere pur considerando l’esperienza della Svolta naturalmente terminata, come del resto sono terminate anche le altre esperienza di Procida Insieme e di Procida Prima. A differenza di alcuni consiglieri ed amministratori degli altri schieramenti, che sin dalla prima ora sono in campagna elettorale anticipata, dimenticandosi dei problemi del territorio e dei cittadini, noi preferiamo continuare a lavorare e fare la nostra parte, perché a differenza degli altri non vogliamo tradire il mandato ricevuto 5 anni fa.

E vero che avete preteso (per modo di dire ) – qualora vi doveste alleare con Luigi Muro  – la carica di Vice Sindaco? o accettereste anche un assessorato?

Questo sistema da “prima repubblica” non ci appartiene. Altri lo stanno mettendo in campo spudoratamente al fine di alzare la posta in palio, ma noi abbiamo un altro stile. D’altronde se avessimo voluto una poltrona avremmo accettato le proposte fatteci 5 anni fa sia da Procida Prima che da Procida Insieme, che ci volevano irretire con la poltrona di vicesindaco e di assessore. Abbiamo già dimostrato nel 2010 che non è di poltrone che bisogna parlare con noi, ma con la serietà di una proposta concreta di fare le cose serie per i cittadini. A differenza di molti altri che in queste ore si stanno sbattendo per garantirsi un futuro in politica, noi non campiamo di politica e quindi possiamo permetterci anche di dire no se la cosa non ci piace.

 C’è una remota possibilità che il gruppo de la svolta che tu rappresenti vada da sola?

E’ urgente lavorare per dar vita ad un progetto politico che metta da parte le chiacchiere e le promesse per dare risposte concrete alla gente: ridurre le tasse locali tagliando gli sprechi, dare servizi ai cittadini in tempi rapidi anche con l’ausilio della rete internet, finire le opere pubbliche rispettando in maniera svizzera i tempi di realizzazione, privilegiare le ditte locali per le forniture ed i lavori pubblici, incentivare e premiare le aziende isolane che assumono. Queste sono solo alcune delle cose che vorremmo fare se chiamati a governare l’isola. Se qualcuno condividerà tali proposte siamo pronti a collaborare senza giudicare il passato di nessuno, ma avendo lo sguardo rivolto solo in avanti. In caso contrario, ogni soluzione è praticabile, nessuna esclusa.

 Guardiamo in casa d’altri: appunto “la casa del fare” del sindaco uscente. Che idea ti sei fatto?

A detta dei suoi stessi Assessori e consiglieri di maggioranza, Capezzuto ha vissuto molto male la sua esperienza di Sindaco a causa di una patologica sindrome del complotto, che gli fa vedere congiure e tradimenti dappertutto. E questo ha avuto effetti negativi sulla sua stessa Amministrazione e sul lavoro dei singoli Assessori, che venivano sistematicamente scavalcati, spesso alle loro spalle, da un Sindaco accentratore che voleva avere il controllo su tutto nella paura che qualcuno potesse crescere a suo danno. Il segreto di un buon Sindaco è invece quello di far crescere la sua squadra, ma questo presuppone che alla base ci sia stima e fiducia reciproca, proprio quello che è mancato in questi 5 anni. Come ha spesso detto Dino Ambrosino, Capezzuto è stato un buon assessore ai lavori pubblici e credo che debba ritornarlo a fare. Se invece insiste a voler fare il leader a tutti i costi, nonostante i limiti oggettivi manifestati, credo proprio che la sua esperienza politica sia terminata. Le persone che lo stanno seguendo in questo tentativo politico sono di certo in buona fede, ma credo che ben presto capiranno da soli che il progetto che si sta tentando di mettere in piedi non possa andare lontano, né tantomeno avere speranze di vittoria. In ogni caso buona fortuna.

Le primarie della Procida che vorrei? chi vince? chi voteresti e perchè?

In politica ciò che conta è vincere le secondarie. In ogni caso è un esperimento coraggioso, anche se nelle intenzioni iniziali di qualcuno avrebbero dovuto essere solo un sistema facile di ottenere l’investitura a Sindaco e tirarsi la volata per le elezioni di marzo. Alla fine sono prevalse logiche correntizie che rischiano di rovinare i piani di Dino Ambrosino che pensava di avere già la vittoria in tasca. Certo, se vincesse Gianni o Eugenio ci troveremo di fronte davvero ad una novità in grado di ridare nuova linfa ad una sinistra perdente da 20 anni di cui Dino è stato protagonista, ma temo che così non sarà ed alla fine credo proprio le vincerà lui ma con maggiore fatica di quanto pensava all’inizio. Tutto secondo programma, e cioè tutto cambi affinché nulla cambi.

Un augurio ai nostri lettori

Madre Teresa di Calcutta diceva che è Natale ogni volta che tendi la mano ad un fratello in difficoltà. Ecco, il mio augurio è che per tutti noi sia natale tutti i giorni, perché ogni giorno c’è un fratello a cui tendere la mano.

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