Redazione | Nei corridoi sventolano alberi e palle di natale. Tra stelle e presepi la magia delle feste. Il plesso della scuola elementare è un vario pinto arcobaleno di colori, tra mura colorate e paesaggi disegnati. Ventotto aule per poco più di 500 bambini che quotidianamente ci trascorrono le giornate. Il nostro giro inizia durante le ore di ripulitura dei lavoratori della MANITAL che assicurano la pulizia e la disinfestazione delle stanze. Due piani suddivisi per circa 15 aule ciascuna. Poi bagni e laboratori. Ad accompagnarci il Sindaco Vincenzo Capezzuto che dopo varie sollecitazioni – e una programmata interrogazione in consiglio comunale – ha voluto vedere di persona lo stato dei luoghi. Ciceroni della visita i gentilissimi e cordialissimi lavoratori della ditta incaricata dei lavori di pulizia. Dopo la sorpresa per la visita inaspettata, ovviamente hanno manifestato tutto il loro disagio. Il taglio del personale – da sei a tre unità – che purtroppo sta mettendo a dura prova le già precarie forze dei lavoratori. Ma più che taglio parrebbe trattarsi di esubero o dislocamento presso altra struttura su espressa richiesta della dirigente scolastica avvenuto più o meno un mese fa. Il che rende quasi impossibile svolgere il duro lavoro, considerando anche che si tratta di tre donne. “Oggi abbiamo spostato materiale di risulta che era in una stanza e ci siamo spaccate la schiena, e se non fosse stato per l’aiuto di altri due colleghi non ce l’avremmo mai fatta, per cortesia fotografate quello che c’era, è un’indecenza”. La visita e poi continuata al secondo piano del plesso. E qui la situazione è apparsa decisamente diversa. Sporcizia dappertutto. Aule ricolme di rifiuti, tra cestini colmi e quant’altro. “Se venivate tre ore fa, al piano di sotto era così. Per completare anche questo piano stasera si farà tardi. E tutti i giorni è così, non ce la facciamo più”. I lavoratori ce l’hanno anche con i rappresentanti dei genitori, presidente di circolo e quant’altro che hanno sempre fatto orecchie da mercanti sulla vicenda, ironicamente invocati con un “Chi l’ha visti”.
Ma la rabbia per questa incresciosa situazione è orientata anche verso il primo cittadino che quanto meno è stato ringraziato per aver fatto loro visita e che non ha potuto fare altro che ascoltare le giuste e pacate lamentele ed attivarsi da subito per chiedere spiegazioni alla dirigente scolastica. In verità appare strano che a fronte di un numero più che giustificato di lavoratori al plesso del Nautico, la stessa dirigente abbia aumentato di tre unità una scuola superiore a fronte di una diminuzione di lavoratori in una scuola elementare dove per natura i bimbi sono portati a sporcare di più.
Se ciò non bastava per accendere i riflettori sulla situazione in cui versano i poveri dipendenti della MANITAL, che purtroppo si sentono sempre più abbandonati a loro stessi, nei corridoi uno strano cartello ha colpito la nostra attenzione: per cambiare i Bambini, non vi è personale a disposizione, pertanto verranno chiamati i genitori (anche per fare pipì). Per la serie se un bimbo deve fare pipì si devono chiamare i genitori? Una cosa di una gravità assoluta che qualora fosse accertata sarebbe semplicemente assurda. Ovviamente per i buontemponi l’interpretazione è da ricondurre alla situazione limite in cui il bimbo si “fa pipì addosso”. Resta il fatto che come ci hanno confidati alcuni genitori, i bimbi sanno leggere e qualcuno pur di non chiamare il papa o la mamma, ha pensato bene di trattenere l’urina e di farsi addosso. Una vicenda che lascia davvero basiti e che se si aggiunge alla presenza di topi di mesi fa, ai furti, alla vicenda dei lavoratori che abbiamo documentato e alla carenza di “bidelli”, dovrebbe far saltare dalla sedia i responsabili e rimediare il prima possibile.