Redazione | Ancora una richiesta alla banca per un’anticipazione finanziaria di cassa per il 2015: l’importo è di circa 2.5milioni di euro. La chiede l’amministrazione comunale con una delibera datata 23 dicembre.
E così un comune sull’orlo del dissesto si concede il lusso di una anticipazione di cassa che va ad aggiungersi alle tante altre anticipazioni di questi anni. Un decreto legislativo del 2000 consente ai comuni di utilizzare in termini di cassa le entrate aventi specifica destinazione per il finanziamento di spese correnti per un importo non superiore alla anticipazione di tesoreria disponibile che deve essere contenuta nei limiti dei 3/12 delle entrate afferenti i primi tre titoli di bilancio accettate nel penultimo anno.
Per il bilancio 2013 su un totale di euro 9.504.849,22 per cui euro 2.376.212,30 corrispondono al limite massimo dell’anticipazione concedibile dal Tesoriere per l’esercizio 2015. Inoltre con i primi introiti non soggetti a vincoli di destinazione saranno ricostituite le somme vincolate utilizzate per il pagamento delle spese correnti. Una cifra ragguardevole, sicuramente extra lusso in riferimento alle effettive condizioni economiche in cui, gli esperti hanno rilevato, si trovi effettivamente l’Ente.
Sotto questo profilo, la Giunta Comunale sembra muoversi in sostanziale continuità con il passato.
“Mentre i cittadini continuano a pagare le scadenze tributarie di Imu, Tasi e Tari, ricevute in questi giorni – afferma un consigliere comunale – l’amministrazione chiede alla banca una nuova anticipazione di oltre 2 milioni di euro su cui il Comune, per la parte utilizzata, sarà costretto a pagare gli interessi. Tutto questo a fronte già di debiti pregressi. Non possiamo rimanere in silenzio ed assistere a tale scempio».
L’utilizzo dell’anticipazione si verifica in coincidenza dell’emissione di mandati di pagamento di importo superiore alla giacenza di cassa o per la esecuzione, sempre per importi eccedenti alla giacenza di cassa, di pagamenti obbligatori, come delegazioni di pagamento notificate al tesoriere, o di eventuali incarichi conferiti dall’ente al tesoriere per il pagamento di spese ricorrenti.
Indignazione anche tra i cittadini già oberati di tasse e balzelli che vogliono far sentire la loro voce.
“Mi domando se sia il caso di smetterla con questi meccanismi. Forse a qualche panciuto amministratore non sembra eccessivo il carico tributario sin ora imposto? Non mi pare corretto spendere in un anno per feste varie vagonate di euro, non si sa bene come. A che serve tutto questo ulteriore indebitamento?”
“Ma davvero questi signori ritengono sufficientemente giustificato scrivere in delibera «… che l’anticipazione di tesoreria è subordinata alla necessità di far fronte ad eventuali e temporanee esigenze di cassa»? Non sembra oltremodo offensivo nei confronti delle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese? Che fine ha fatto la politica del risanamento finanziario? La scelta di contrarre tale immenso debito non dimostra che questa è una politica votata all’indebitamento dell’isola con finalità esclusivamente elettorali?” dice Matteo.
………..auguri a tutti………se cominciamo così……..siamo veramente alla frutta!!!!!