Peppino Rosato* | Alla fine del 2014 abbiamo appreso dell’accoglimento, da parte del TAR Campania, del ricorso promosso dagli armatori privati contro le gare indette dalla Regione per l’affidamento dei Servizi Minimi aggiuntivi al servizio Caremar. Prima di rilasciare commenti abbiamo atteso di leggere la sentenza del tribunale per conoscere le motivazioni e siamo rimasti letteralmente sconcertati nel vedere come la rappresentazione della questione abbia travalicato la realtà della problematica, evidentemente non sufficientemente contrastata, così da portare il Giudice a sancire l’annullamento di anni di lavoro che, nonostante inevitabili polemiche, hanno comunque dato alle popolazioni isolane, ed all’Utenza in generale, una pianificazione coerente con le esigenze, spesso contrastanti, di tutte le parti interessate.
La decisione del TAR Campania di annullare la programmazione dei Servizi Minimi da assegnare ai Vettori privati, gli atti di gara nonché il regolamento dei servizi residuali nel golfo, giungendo a sostenere – non si comprende bene con quale competenza – che il soddisfacimento delle esigenze dell’Utenza debba essere affidato alla concorrenza del mercato è qualcosa che mina alla base ogni certezza, e sappiamo bene quante siano poche in questo particolare settore del TpL, per l’utenza in genere e gli isolani in particolare.
Per parte ns, come associazione di tutela dell’Utenza, chiediamo alla Regione di impugnare senza indugio tale sentenza dinanzi al Consiglio di Stato evidenziando come essa, in ossequio al “Mercato” calpesti, di fatto, i diritti costituzionali dei cittadini isolani; inoltre, andremo a chiedere alla ns direzione nazionale di intervenire “in adiuvandum” nel ricorso al Consiglio di Stato della Regione della Regione. Ciò per evidenziare che la terzietà del giudice impone di tener conto anche dei legittimi interessi dell’Utenza e non solo di quelli degli armatori.
Solo per meglio sottolineare la incomprensibilità della sentenza, evidenziamo come il ”fallimento del mercato” del Trasporto marittimo nel golfo sia notorio! Infatti è continua la lamentela delle popolazioni del golfo nei confronti degli operatori del trasporto marittimo, incuranti delle esigenze dell’Utenza e votati unicamente al proprio profitto economico: unità obsolete, servizio scadente ed approssimativo, peraltro spesso sospeso manifestatamente in relazione alla resa economica del servizio stesso, ignorando i bisogni di continuità territoriale dei cittadini isolani. Di tutto ciò, nonostante siano piene le pagine dei quotidiani cittadini e locali, i giudici del TAR della Campania non hanno avuto percezione e con spaventosa leggerezza hanno annullano la gara tesa a porre detto servizio sotto un regolare Contratto!
Come ASSOUTENTI teniamo a ribadire che il Sistema di Trasporto Marittimo del golfo è un tutt’uno! Non è proponibile soggiacere agli interessi dell’armamento privato che vorrebbero effettuare solo le corse ampiamente remunerative e lasciare quelle che lo sono meno, o addirittura sono in perdita, sulle spalle della Comunità che dovrebbe remunerarli per non limitare il diritto dei cittadini alla mobilità.
Il ns auspicio, visto come si è conclusa la vicenda della privatizzazione Caremar, che lo stesso TAR aveva annullato con sentenza poi riformata dal Consiglio di Stato, è che anche questa sentenza segua la stessa sorte.
*ASSOUTENTI Sez. Mare