Redazione | Il fermento elettorale – almeno quello di sinistra legato alle primarie per designare il candidato alla presidenza della Regione Campania – entra nel vivo. Dopo i vari botta e risposta, telefonate e quant’altro, stasera le delegazioni della “Procida che vorrei” e “Adesso! Procida”, sederanno intorno ad un tavolo per definire i punti di impegno comune in vista delle primarie regionali previste per il primo febbraio. Sempre che si facciano. In effetti la situazione appare in una certa misura mutevole “ad horas”. Con il Sindaco De Luca fuori dopo la condanna di ieri l’altro e possibili candidati che potrebbe essere calati dall’alto. Resta forte sul campo la candidatura di Andrea Cozzolino sostenuto con forza proprio dal gruppo che fa capo all’ex Vice Sindaco Elio De Candia.
La stessa situazione nazionale appare confusa, tanto da disorientare il partito regionalmente per quanto sembra che la debolezza del centrodestra in Campania faccia vincere qualunque candidato presidente del centrosinistra. Ciò almeno secondo il sondaggio del “Mattino” che vede il governatore uscente Caldoro soccombere contro qualunque candidato presidente della parte avversa.
Più localmente il circolo locale del Pd, dopo le primarie, si è dibattuto tra timidezze, chiusure e tra aperture probabili, tanto da generare scetticismo tra gli stessi accoliti. Tutto ciò non ha fatto altro che rallentare – per così dire – quel processo di aggregazione e di incontro che dovrebbe essere alla base di ogni forma di collaborazione.
Nell’incontro odierno l’argomento del giorno sarà l’organizzazione della macchina elettorale delle primarie. Ovviamente non si parlerà solo di questo. Ma si potrebbe parlare anche di altro. Adesso!Procida già da tempo e per bocca della sua portavoce Paola Capodanno non ha mancato in questo inizio anno di proporre, in ogni occasione, il suo appoggio ad un progetto di governo del centrosinistra.
Dall’altro lato seppur con un consenso molto ampio – legittimato dal voto delle primarie – il gruppo della “Procida che vorrei” ha fiutato la necessità di non disperdere un elettorato non sufficiente a vincere da soli. In effetti allo stato attuale tutte le anime del centro sinistra procidano non sono tutte completamente “compatte” nel sostegno alla candidatura di Dino Ambrosino.
Forse anche per questo il passaggio ad una strategia di maggiore apertura potrebbe riportare, sull’isola, la centralità del Pd e del suo candidato. Tuttavia rimangono perplessità e diffidenze reciproche, che rischiano di farla da padrone. Circolano le voci più disparate di veti personali o aperture incontrollate.
Dall’esito dell’incontro di oggi si capiranno molte cose, per quanto le previsioni della vigilia danno per scontato un esito interlocutorio.
Sta storia e’ meglio di Beautiful…!