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INTERVISTA AL CONS. GENNARO CIBELLI: “I MESI CHE VERRANNO E GLI SCENARI POLITICI”

Ditgprocida

Gen 27, 2015

Redazione | Siamo ai nastri di partenza della nuova campagna elettorale. Il cons. Gennaro Cibelli si candida ? Se Si, con chi? Se No, perché.

Per quel che riguarda una mia eventuale candidatura ancora non ho deciso; anzi x meglio dire ho rimesso nelle mani del nostro gruppo la decisione finale: se il gruppo lo dovesse ritenere necessario accetterò altrimenti potrei effettivamente non candidarmi pur dando il mio pieno appoggio.

10 anni di consiglio comunale. Ti sei mai chiesto: ma che me lo fa fare?

Molte volte, soprattutto perché l’attuale legge non permette di fare opposizione come si deve e come veniva fatta tanti anni fa. Oggi è davvero frustrante stare nei banchi dell’opposizione e partecipare a dei consigli comunali che sembrano tutti uguali e che non portano mai a niente di diverso da quello che la maggioranza ha già deciso. Comunque alla fine mi rispondo sempre che vale la pena fare qualcosa e quindi si torna a “lottare”.

La gente ti riconosce impegno e passione. Ma serve nell’attuale scenario procidano?

Impegno e passione servono in tutte le cose della vita e io cerco di metterle nelle cose che faccio. Comunque mi piacerebbe conoscere questa gente che dici “mi riconosce impegno e passione” in politica perché poi all’indomani delle elezioni ne vedo poca di gente che partecipa alla vita politica, basta guardare quanta gente assiste ai consigli comunali per capire cosa voglio dire.

Insieme per Procida gruppo nel quale sei stato candidato nel 2010 esiste più? Qualche tuo collega dice che il giorno dopo la sconfitta non esistesse più.

Non sono d’accordo con questo perché nei 5 anni di opposizione Insieme x Procida ha proposto tante interrogazioni, tante proposte, tante denunce, anche alla Corte dei Conti, e se poi i risultati sono stati scarsi, questo non è dipeso solo dalla eventuale poca incisività dell’opposizione ma anche da tanti fattori esterni che hanno limitato la nostra azione politica. Non dimentichiamo mai inoltre che ci sono stati anche dei tragici avvenimenti che hanno causato dei momenti di disorientamento che almeno temporaneamente hanno rallentato la nostra azione. E mi riferisco alla tragica scomparsa del compianto Peppino Cioffi, e ciò lo dico nonostante sia stato proprio io a dover prendere il suo posto in consiglio comunale.

La Procida che vorrei chi è ma soprattutto cosa è?

La Procida che vorrei è una creatura di Dino Ambrosino con la quale credo abbia voluto dare una sterzata ad una stasi della sinistra procidana che stava languendo in attesa di qualcosa o di qualcuno che desse un segnale di risveglio. Credo che bene abbia fatto il mio amico Dino a crearla, anche se quel contenitore non rappresenta esattamente un punto di riferimento per la mia visione della politica, inoltre non ho pienamente condiviso le primarie così come sono state organizzate e realizzate. Detto ciò, ritengo che sia importante il dialogo tra persone che abbiano come obiettivo il bene di Procida che passa sicuramente per un cambiamento della politica degli ultimi 20 anni, quindi non escludo una collaborazione tra la sinistra e quell’area moderata e popolare di cui ho sempre detto di far parte e che finalmente sta emergendo sia a livello locale che nel nostro grande Paese.

 La casa del fare del sindaco Capezzuto è solo un contenitore di idee o c’è anche altro?

Per quel che riguarda il nostro sindaco, sono troppo affezionato a lui e alla sua famiglia x poterne parlare male. In tempi non sospetti gli avevo parlato di un mio progetto di formare una grande area moderata raggruppando tutti quelli che hanno nella loro storia politica il dna della democrazia e della partecipazione popolare per cui avevo salutato con favore la creazione della sua “casa del fare”. Purtroppo non ho potuto condividere poi il suo progetto nel momento in cui ha iniziato subito a prendere le distanze da tanti che invece gli avevano apertamente manifestato la loro fiducia limitando così di molto la forza che quel contenitore avrebbe potuto esprimere e soprattutto dando fiato a quelle voci che malignamente vedevano nella sua azione solo un modo x rafforzarsi personalmente e strappare poi migliori condizioni nelle trattative all’ interno della coalizione del centrodestra. Cosa che per la verità lui mi ha seccamente smentito e a cui non ho ragione di non credere, ma l’ostracismo e la chiusura verso quelli insieme ai quali si poteva costruire veramente una grande “Casa” non l’ho capita e non l’ho condivisa.

Luigi Muro si è auto candidato. E’ la sua forza o il fallimento di una classe dirigente?

Secondo me entrambe le cose. Da una parte infatti ha dimostrato che nel centrodestra è lui a comandare forzando la mano con un annuncio che ha suscitato stupore o addirittura scalpore sia per i modi che per i tempi e senza peraltro subire nessuna conseguenza politica di tutto ciò cosa che per molto meno anzi x nessuna ragione accertata ha subito x esempio Elio De Candia ultimamente, dall’altra parte è sicuramente il fallimento di una classe politica che non si è saputa rinnovare se x tentare di riaffermarsi si fa fuori un sindaco che aveva il diritto di essere ricandidato e si ripresenta una persona che dopo tutte le esperienze politiche vissute si poteva pensare che almeno sull’isola avesse fatto il suo tempo e che potesse lasciare agli altri almeno la rappresentanza più alta, dando anche lui fiato a quelle stesse maligne voci di prima che dicono che non essendogli rimasto più niente di meglio vorrebbe ritornare a fregiarsi di un qualche titolo.

Adesso Procida in che direziona va?

Forse dalle risposte che ho dato prima si può evincere che, se ci sono dentro, è perché ritengo che possa rappresentare al meglio quell’area di centro, democratica. Moderata e popolare, che fa del dialogo interno e di quello con le altre forze progressiste e riformiste la sua forza.

L’augurio per questo 2015?

Non posso non pensare al fatto che il 2015 sia l’anno delle nuove elezioni comunali e regionali, per cui mi auguro che il vento di cambiamento che spira forte in Italia possa arrivare anche sui nostri lidi campani e soprattutto isolani in modo da spazzare via un modo di fare politica vecchio, basato sull’assistenzialismo, sul Potere di pochi, sull’arroganza e sulla subalternità, anche cercata, di molti,  e si apra così una nuova stagione che possa permettere alla nostra terra di risollevarsi e ritornare a vecchi splendori ma, nello stesso tempo, di proiettarsi con più fiducia nel futuro soprattutto per dare alle nuove generazioni più certezze e la speranza di una vita migliore. 

5 commenti su “INTERVISTA AL CONS. GENNARO CIBELLI: “I MESI CHE VERRANNO E GLI SCENARI POLITICI””
  1. Ottima analisi, purtroppo questa isola sta così per colpa di chi ci ha amministrato.
    vai avanti dottò

  2. SCUSATE MA XCHE’ GERARDO NON L’HA CREATO LUIGI?
    E CAPEZZUTO? NON LO HA CREATO LUI?

    CMQ. ANCHE LUIGI NON CI FA CAPIRE LA SQUADRA E SOPRATTUTTO SE CI SARANNO I SOLITI NOTI

  3. Gennaro Cibelli era il capogruppo di Gerardo Sindaco. Poi si candido’ con lo Stipone all’ultimo momento. Ora sta in AdessoProcida con De Candia che fino alla settimana scorsa era in vice di Capezzuto. Ma mi domando: uno che va allegramente a destra e a sinistra, che credibilità può avere???

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