Redazione | Siamo ai nastri di partenza della nuova campagna elettorale. Umori e impressioni.
L’impressione attuale è che ci sia ancora molta confusione tra le forze in campo sia a destra dove regna lo scontro velato e tattico tra il sindaco e muro sia a sinistra dove invece le diverse anime non hanno trovato una vera sintesi lasciando ancora nell’isolamento la leadership di Dino Ambrosino e de “la Procida che vorrei”
10 anni di consiglio comunale. Cinque da oppositore e cinque in maggioranza, Differenza di uomini e di idee
Per la precisione otto da oppositore e due da amministratore. E con la certezza scontata che con il sistema elettorale in vigore o vinci le elezioni o non conti nulla. Gli uomini di spessore e di valore li ho trovati da ambo i lati. Tra tutti i politici il compianto Peppino Cioffi e l’amico Fabrizio Borgogna. Tra i responsabili della macchina amministrativa invece il pragmatico Peppino Trotta e il pazientissimo Enzo Roggiero.
I due anni tra assessore e consigliere delegato. Hai poi capito il perché della revoca da parte del sindaco? Hai rimorsi per quello che volevi fare e purtroppo poi non è stato fatto?
Circa la revoca ancora non mi sono chiare le ragioni se non la scusante di uscire dall’impasse in cui si era cacciato. Mi disse che a breve avrebbe cacciato anche due altri assessori a suo dire improduttivi (un uomo e una donna ndr) ma questi sono tutt’oggi in carica.
Rimorsi? Tanti! Da assessore ai lavori pubblici essere sempre scavalcato nelle decisioni e anche nella quotidiana gestione dei lavori in corso come quando contrariamente alle indicazioni della ditta e del tecnico responsabile venivano lasciati transitare mezzi pesanti su via Vittorio Emanuele appena rifatta.
Da delegato al turismo, invece, il vero rimorso è stato il veder la delusione dei tanti tra singoli cittadini e associazioni che avevo coinvolto in uno straordinario progetto turistico dopo che lo stesso sindaco volle dar credito e farsi imporre la linea turistica da una neonata associazione tra cui leader c’era anche Eugenio Michelino il cui progetto personale e i cui obiettivi, come abbiamo visto, erano ben altri.
Il ricordo più bello?
La proficua e sincera collaborazione con i Ragazzi dei Misteri forse la più sana tra le realtà associative locali
Procida Prima perché ha fallito? Di chi le responsabilità?
Ha fallito perché è mancata la squadra e in essa è sempre regnato il personalismo rispetto ad un progetto comune per l’isola. Il Sindaco avrebbe dovuto osare di più e non farsi sparare addosso dall’interno proprio era stato punito dal responso elettorale. Un vero peccato, una grande occasione mancata!
Guardiamo in casa d’altri: La Procida che vorrei, cos’è?
Una bella esperienza di democrazia diretta viziata da alcuni personalismi e pregiudizi che in politica non premiano. Un mix di pd bersaniani (minoritari) e grillini il cui futuro è tutto ancora da costruire. Staremo a vedere sperando che Dino e company non vogliano portare i tanti giovani che vi partecipano nell’isolamento politico.
La casa del fare di tuo cugino è solo un contenitore di persone o un progetto credibile ?
Un po’ l’uno e un po’ l’altro. Meglio chiederlo a lui. So solo che chi vi aderisce predica una discontinuità amministrativa verso le passate gestioni. Sarà vero?
Luigi Muro si è auto candidato. E’ la sua forza o il fallimento di una classe dirigente?
Luigi Muro è stato sempre il vero leader e capo della coalizione nonostante il ruolo del sindaco fosse ricoperto da altri. La sua candidatura è il naturale epilogo dopo il suo ritorno alla politica procidana. Fossi in lui non riproporrei lo stesso schema di gestione del potere di cui ormai i procidani so o stanchi.
Adesso Procida di cui a giorni sarà pubblico il gruppo consiliare che farà?
Adesso Procida ha il suo programma e i suoi uomini con una strada dinanzi ben definita incentrata sul dialogo con quanti vogliamo costruire una Procida diversa
Per ora le due certezze si chiamano Luigi Muro e Dino Ambrosino. Qualche domanda per loro?
A Luigi vorrei chiedere se la formazione della sua nuova squadra sia in linea ed in continuità con le amministrazioni degli ultimi vent’anni. Da Dino, con cui ci sta un dialogo continuo ed aperto, vorrei qualche info in più su come la pensa sulla gestione dei tre porti (non solo marina grande), sul traffico e viabilità, su come pensa di risanare il bilancio comunale e ovviamente su come immagina Terra Murata ora che il carcere di nostra proprietà.
Il sindaco Ideale per Procida?
Il Sindaco ideale potrà essere colui che saprà conciliare la capacità di sognare un’isola diversa con il coraggio di prendere decisioni che stravolgano in ogni ambito lo status quo delle cose.
Possiamo dire che potrebbe essere di “Adesso Procida” il prossimo sindaco?
Adesso Procida è un contenitore aperto a chi voglia contribuire al raggiungimento degli obiettivi predetti senza aver la presunzione di predeterminare cariche e ruoli. Per ora cerchiamo solo il confronto con chi ha sincera voglia di lavorare per Procida e sia al nostro interno che tra i tanti sostenitori ci sono diverse personalità che tranquillamente potrebbero ambire alla carica di sindaco, così come altrettanto ce ne sono nell’area di centro sinistra che non fa riferimento alla leadership di Ambrosino
Per carità
non voglio criticare nessuno,non ne sarei all’altezza,
ma sono convinto che la politica procidana( se vogliamo darci questo titolo onorifico..)
assomiglia sempre di più ad un circo dove si vede di tutto,nani,ballerini,funamboli,specialisti in capriole,salti all’indietro.. o in avanti.. che squallore!!!!!