Redazione | Un sindaco stanco, emozionato e per certi tratti pieno di rimpianti mentre ripercorre gli anni della sua consiliatura. Di fianco a lui il “Deus ex Machina” della politica procidana degli ultimi 20 anni, Luigi Muro. Azionista di maggioranza di una parte politica. La foto rappresenta bene – prima che delle parole della conferenza stampa di ieri – la staffetta tra inquilino e padrone.
Nel ripercorrere le ragioni e le motivazioni di un ritrovato accordo politico– alcune chiaramente in tono farsesco – è balzato agli occhi dei tanti presenti, quanto sia stato difficile da digerire – per non dire subire – una scelta altrui, pur sapendo di aver operato bene. I calciatori quando vengono sostituiti e sanno di aver giocato bene, lanciano la maglia o il giubbotto contro la panchina, inveiscono contro il mister. Ieri nulla. Una pantomima da teatro.
Allora in assenza di uno spunto, il revival del copione ha toccato le cose fatte, le delicate situazioni affrontate, la positività dei risultati raggiunti per la comunità isolana: Terra Murata, porti, raccolta differenziata, tasse, Depurazione, Risanamento del bilancio è tanto altro.
Le divisioni – molto profonde – che fino a ieri avevano toccato anche tratti del piano personale e che avevano lacerato il rapporto tra i due, derubricate in un batter baleno a dialettica politica, a confronto necessario per la crescita.
In un contesto simile ovviamente trovare la notizia era un’impresa, non c’era nulla da comunicare. E’ stata solo una rappresentazione di uno sfratto, di un ordine e di un’esecuzione.
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Direttore mi permetta una osservazione visionando il video non condivido Le sue impressioni anzi ho appezzato i toni e il modo di come sono state espresse in maniera chiara delle ragioni e a dire il vero è stato anche un modo politicamente trasparente.
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Io dico solo che Capezzuto doveva continuare a fare il Sindaco. Punto e basta. Muro purtroppo non ha piu un ruolo è ha imposto la sua candidatura.
Confido però che capezzuto ci ripensi. Forza Vincenzo non aver paura
O ti dimetti ,o ti caccio! E lui se ne va…con la coda tra le gambe.! Ma dov’è finito….l’orgoglio capezzuto?