Redazione | Una discarica a cielo aperto. Il viaggio lungo le stradine tortuose dell’isola di Arturo, inizia tra i fiori gialli di questa bugiarda primavera, e i rifiuti abbandonati lungo le strade, Ci trovi di tutto. Lavatrici, frigoriferi, reti, amianto, bidoni di pittura e quant’altro. Perfino un vecchio Garelli da Museo. Un puzzle di ferraglia abbandonata, ruggine e materiale pericoloso che è li da mesi e che cresce di giorno in giorno. Si arricchisce di nuovi pezzi, di nuovi colori. L’ultimo in ordine di tempo, uno scaldabagno abbandonato ai piedi del totem turistici del postino di Massimo Troisi a pochi passi proprio dalla spiaggia dove l’attore e regista napoletano ha girato il suo ultimo film. La procidanità è tutta nelle foto che quotidianamente vengono postate sul gruppo Fb Procida Decoro Urbano, come una rappresentazione plastica, oggettiva: più ci si sforza di rendere l’isola vivibile, turistica, più assale quella voglia di deturparla.
Capita soventemente purtroppo. Solo pochi giorni fa qualche ragazzotto ha imbrattato con una bomboletta a spray la colonna di piperno dell’antica porta romana a Terra Murata. La cicatrice di cotanta inciviltà e barbarie è ancora lì, nonostante qualcuno si sia sforzato a ripulirla. E allora la Procida che tra meno di un mese sarà il palcoscenico di TV e Media per i tradizionali riti della settimana santa, deve fare i conti con tanto disprezzo del decoro urbano. Complice di tutto ciò – dicono i soliti evergreen – la chiusura del sito di stoccaggio del materiale ferroso, a via IV Novembre. Dicono, appunto. La realtà è un pò diversa, perfino più perfida su un’isola di quattro km quadrati dove – da sempre – lo sport preferito degli isolani è abbandonare di tutto sulla pubblica strada.
In qualita’ di assessore delegato all’ecologia informo la cittadinanza che entro il prossimo fine settimana sara’ risolto il problema del ritiro dei rifiuti ingombranti e delle apparecchiature elettrice ed elettroniche (RAEE). Ciò consentirà di pulire l’isola e di assicurare ai cittadini dalla prossima settimana di un servizio capillare ed efficiente secondo le modalità che verranno comunicate con imminente avviso pubblico.
Voglio scusarmi con la cittadinanza per il disagio avvertito in questi giorni e per l’accumulo di rifiuti lungo le strade dovuti al mancato completamento dell’isola ecologica in via IV novembre, da anni ferma al palo, che non ci ha permesso in questi ultimi mesi di continuare il servizio di raccolta con regolarità. Grazie all’impegno mio e soprattutto del sindaco Vincenzo Capezzuto abbiamo sbloccato la situazione e riusciremo in pochi giorni a portare a soluzione la definitiva sistemazione dell’isola ecologica e garantire che il fenomeno non si ripeta nel futuro, sempre nell’impegno di assicurare un’isola pulita ed ordinata. Poi toccherà ai cittadini fare la propria parte non consentendo piu’ scempi e gesti di asssoluta incivilta’ che non possono e non debbono caratterizzare la nostra comunita’. Inviterò le forze dell’ordine a mettere in atto un’azione efficace di sorveglianza territoriale, collaborerò con le associazioni di tutela ambientale presenti sul territorio e con i cittadini volontari per garantire presidi di tutela, di informazione e di sensibilizzazione. Io stesso unitamente al sindaco Capezzuto vigileremo per garantire alla nostra isola rispetto e tutela e saremo pronti a raccogliere le segnalazioni di quanti come noi amano Procida e vogliono migliorarla proprio nel decoro e nella pulizia.
Giuseppe Giaquinto
BRAVO ASSESSORE GIAQUINTO
PUNTUALE E PRECISO
SPERIAMO BENE
SAPPIAMO DEL SUO IMPEGNO
MICHELE’82
Parliamo pure di inciviltà giustamente ma di contro la gente mica si puo mangiare le tonnellate di rifiuti ingombranti che attualmente stazionano per le strade. In quattro mesi cosa ha fatto l’amministrazione per evitare tutto questo?
Anche quando l’isola ecologica era aperta c’erano rifiuti in strada. Non nascondiamoci dietro un dito, la maleducazione e l’inciviltà sono indifendibili!
Fesserie di amministratore! quando si potevano buttare gli ingombranti regolarmente non c’era proprio nulla per strada. Inutile arrampicarsi sugli specchi! Nun servit!