• Lun. Nov 25th, 2024

TGPROCIDA

Raccontare il presente, capire il futuro

AMP, PESCATORI DALLA PARTE DELLE TARTARUGHE

Ditgprocida

Mar 11, 2015

Redazione | Pescatori per l’ambiente. Grazie alla sensibilizzazione prodotta dal “Regno di Nettuno”, l’area marina protetta che – in attesa di risolvere le lotte intestine che ne hanno minato il funzionamento nei primi, complessi anni di vita – prova a fare il suo dovere. Lo ha fatto lo scorso 6 marzo convocando i pescatori professionisti dell’isola d’Ischia per illustrare, nell’ambito del progetto nazionale “TartaLife”, le soluzioni tecnologiche per ridurre la cattura accidentale di tartarughe utilizzando i palangari (coffe) con ami circolari.
Continuano ad essere troppe, infatti, le “caretta caretta”  spiaggiate lungo le coste delle isole di Ischia e Procida.  Alcune arrivano già morte, dopo aver abboccato ad ami o ingoiato buste di plastica. «La causa più frequente della morte delle tartarughe marine – ha spiegato il responsabile scientifico dell’Area Marina Protetta, Riccardo Strada – è l’ingestione di sacchetti di plastica: in mare sembrano meduse, il loro cibo preferito. Poi gli ami da pesca ingeriti che lacerano gli organi interni, ed infine le eliche dei motoscafi che passano sopra le tartarughe, lente ad immergersi, che non trovano scampo».
Dall’incontro, che si è rivelato molto interessante, è emersa la possibilità non solo di limitare le catture accidentali, ma anche e soprattutto di fare in modo che le tartarughe catturate non subiscano danni e possano tornare presto libere. «Il dibattito – conferma  Strada – ha registrati la volontà di unire le forze tra UNIMAR, AMP e pescatori, per potenziare le ricerche già in programma sui pesci migratori e sulla pesca con i parangali (le coffe)»

Lascia un commento