Redazione | E’ partendo dal significato di Bene Comune, che la lista civica La Procida che Vorrei ha inteso disegnare il manifesto politico della sua azione politica amministrativa sull’isola di Arturo, che proporrà agli elettori in vista delle elezioni comunali di maggio e che intende trasferire e realizzare nella maggior misura possibile nella prossima Amministrazione comunale, qualora dovesse risultare vincente.
“Bene Comune e’ una parola dai molteplici significati. E’ quel Bene collettivo, materiale o immateriale che rappresenta un valore oggettivo per i più. “E’ quella buona pratica politica che si manifesta attraverso una tensione positiva verso la soluzioni di problemi non individuali e la progettazione di azioni tese al benessere diffuso. “E’ l’Ente pubblico per eccellenza, il più vicino ai cittadini, quello ai quali tutti possono rivolgersi per chiedere o per impegnarsi.”
Per poter realizzare ciò pensiamo innanzitutto ad una riaffermazione della nostra Identità.
Non fine a se stessa o chiusa nei ristretti ambiti di un provincialismo inconcludente, ma forte del proprio passato, della propria storia che sappia interpretare al meglio tutte le novità che la società contemporanea ci propone. Una identità che nasce nel mare e che attraverso di esso diviene elemento di sopravvivenza, di formazione, di lavoro, di tradizione, di cultura. A cominciare dai pescatori Procidani che spinti dalla necessità hanno trasferito le proprie conoscenze nei mari pescosi del continente europeo, poi divenute nelle giovani generazioni isolane l’anima e il know how dei marittimi esportato in tutti i mari del mondo attraverso il buon governo delle navi e delle imbarcazioni di ogni genere , di ogni bandiera.
Mare nostrum , generatore di vita e sostentamento , per secoli fonte economica primaria dell’isola, divenuto storia, tradizione e leggenda in alcuni casi, ha saputo divenire con l’Istituto Nautico, anche cultura professionale, tale da meritare, nelle nostre proposte, ancora uno sviluppo d’eccellenza, attraverso la creazione di un Accademia nautica , in grado di offrire una formazione professionale adeguata e competitiva nel mercato globale del trasporto marittimo, senza dimenticare anche le opportunità , anch’esse altamente remunerative, offerte dalla pesca professionale, dalla nautica da diporto, dalle imprese balneari. Quella stessa Identità che ha saputo poi trasmettersi anche in terraferma nelle straordinarie strutture architettoniche, in un incomparabile equilibrio spontaneo tra esigenze abitative e la straordinaria forza e suggestione del paesaggio rendendo l’isola una immagine unica ed universale che ancora oggi modello di attrazione turistica non invadente, invidiata per le emozioni che riesce a trasmettere e per la qualità della vita che riesce a creare.
Altro elemento di questo Bene Comune che intendiamo realizzare e’ una Vivibilità a misura d’uomo. Gli spazi ristretti e l’elevato numero di abitanti vanno resi in un armonia possibile, auspicabile e perseguibile attraverso una costante azione giornaliera di prevenzione, di tutela, di azione progressiva che rendano l’esistenza su questo territorio un esperienza di un paese ordinato, coerente, normale nello svolgersi quotidiano pur rimanendo eccezionale nelle emozioni, eterno nella memoria.
Altra declinazione fondamentale è quella della Reciprocità, un rinnovato patto di cittadinanza tra governanti e governati che sappia porre alla base di ogni iniziativa il reciproco rispetto della res publica, perché solo da una gestione corretta, trasparente, efficace, economicamente ed ecologicamente sostenibile della Pubblica amministrazione può derivare anche la fiducia e l’impegno dei cittadini al sostegno di ogni sua attività. Non attraverso l’autorita’ del governo pubblico potranno ottenersi i cambiamenti promessi, ma con l’autorevolezza di una Politica tesa al perseguimento del Bene Comune.
Altra sua qualità e’ uno Sviluppo Sostenibile, che sappia coniugare i saperi, le conoscenze, l’esperienza,la capacità in un occasione di lavoro e di impresa proporzionato alle dimensioni ed alle esigenze del territorio e della popolazione creando le condizioni perché entrambi possano nascere, svilupparsi e durare nel tempo e che abbiano come loro pilastri:
- una mobilità che possa assurgere ad effettivo diritto di cittadinanza delle persone, delle merci e dei capitali, capaci finalmente di potersi trasferire attraverso ed oltre l’isola con certezza di tempi e di modi;
- la valorizzazione dei saperi e delle conoscenze storiche secolari come l’agricoltura e la pesca con una produzione locale e del pescato, che declinate nelle formule del km o miglio 0 (zero) possano divenire al tempo stesso espressione imprenditoriale, soddisfazione del mercato interno e turistico e miglioramento generale della qualità della vita;
- il rilancio dell’intero settore turistico balneare, nautico, culturale, religioso e del tempo libero che sappia porre le condizioni per uno sviluppo professionale dell’ospitalità diffusa;
- un sistema formativo scolastico e professionale che con l’impulso pubblico possa, insieme altri altri enti e agenzie educative, formare generazioni informate, professionali, creative, consapevoli, competitive
Ultima versione di questo nostro Bene Comune e’ quello di Sovranità.
Nostro obiettivo fondamentale e rendere la casa comunale trasparente e a disposizione di chiunque voglia accedervi. Il nostro Comune , da molti anni, attraversa una gestione, soprattutto quella economica e di bilancio fin troppo deficitaria ( recentemente la stessa Corte dei Conti campana, dopo averne certificato lo stato comatoso ed averne consentito la sopravvivenza attraverso l’approvazione di un piano di rientro di debiti milionari, ora ancora una volta chiama quest’Amministrazione a rendere conto di un programma di risana mento che e’ molto lontano dal raggiungere anche obiettivi minimi). Il nostro intento, compatibilmente con i limiti di bilancio, è quello di rendere noti a tutti tutta l’attivita’ della pubblica amministrazione perché solo da una conoscenza diretta, veritiera e trasparente dell’azione del Comune i procidani possano divenire protagonisti delle scelte che li riguardano. Si è Sovrani non solo perche’ si acquisisce un diritto verso il corrispettivo di un onere economico , ma perché si e’ liberi di manifestare la propria opinione, il proprio credo, la propria appartenenza senza discriminazioni di alcun tipo in ogni momento è fase del nostro vivere associato e di contribuire a migliorare ciò che ci circonda semplicemente facendo ciò che può essere normale in un paese normale.
Una cagata pazzesca
Deboluccio come programma. Messi male…
Cosa volevate??? Promesse enormi come tutti? Quello che serve è un cambio di mentalità, altrimenti si può programmare ciò che si vuole, resta una promessa campata in aria e basta…