Redazione | Nella mattinata di ieri l’altro, nella chiesa di Santa Maria della Pietà al porto di Marina Grande, si è tenuta la celebrazione del precetto pasquale, tradizionale appuntamento annuale in cui i militari della Guardia di Finanza della nostra isola si riuniscono in vista delle imminenti festività. Alla messa, officiata dal cappellano militare don Gerardo Sangiovanni, hanno partecipato il comandante del reparto Luogo Tenete Maurizio Bruno unitamente al personale in servizio nei rispettivi reparti e ad una nutrita rappresentanza della Guardia Costiera con la presenza del T.V Sabrina Di Cuio, dei Carabinieri della locale stazione con l’appuntato Danilo Mancini e le autorità civili, tra cui il Sindaco Vincenzo Capezzuto, il vicepresidente del Consiglio Comunale Cap. Pasqualino Sabia e l’ex Vice Sindaco Gerardo Lubrano Lavadera.
Folta anche la presenza dei procidani, che con la propria affettuosa vicinanza, senza espressi inviti formali, hanno voluto testimoniare la stima rivolta agli uomini delle fiamme gialle della Guardia di Finanza.
“L’occasione del Precetto rappresenta un importante momento di riflessione religiosa, ma anche un’occasione in cui rinsaldare lo spirito di Corpo, facendo pervenire, attraverso la preghiera, il necessario supporto morale per i militari in servizio, per quelli in congedo e per le famiglie dei Caduti nell’adempimento del loro dovere e per rinforzare ulteriormente il legame tra militari e popolazione di Procida”.
Questa le parole nella toccante omelia, del Cappellano Militare che ha evidenziato l’importanza del ruolo sociale e dell’impegno quotidiano e costante di tutti coloro che indossano l’uniforme, nel sentire quotidianamente l’orgoglio e il privilegio di servire la cittadinanza.
A fare da cornice alla messa i canti della schola cantorum guidata magistralmente alla pianola e con la voce da Carmela Cibelli.
Non è mancato infine un saluto del parroco Don Giovanni Costagliola, che ha richiamato i principi delle festività pasquali ed auspicato per la comunità di crescere e di ritrovare quello spirito di fratellanza e solidarietà che purtroppo ultimamente sempre aver perso.
A fine celebrazione la toccante preghiera del corpo al patrono San Matteo e un frugale vin d’honneur di ringraziamento nella sagrestia della parrocchia e un con cin di auguri di buona Pasqua per tutti i presenti.