Redazione | La settimana di spiritualità, promossa dalla Congrega dei Turchini , in occasione della processione del Cristo Morto che si svolge nell’isola dai principi del 1600, è stata assai “disturbata” dalla polemiche suscitate dalla proposta di far sfilare nel corteo le ragazze isolane vestite nel tradizionale costume procidano, “alla greca”, che viene indossato nel concorso per eleggere la “Graziella”, durante la manifestazione estiva della Sagra del Mare. La proposta è partita da Elisabetta Montaldo, nota costumista e scrittrice che vive da sempre nell’isola, che in una lettera aperta indirizzata alla Congrega dei Turchini, alle autorità religiose e al comune di Procida lancia l’idea di far indossare l’antico e celebrato costume isolano alle donne e alle ragazze che tradizionalmente chiudono il corteo processionale, recando i fiori della primavera. Sui blog e face book, ma anche e soprattutto nelle case, nei bar, nei negozi dell’isola si sono scatenate le polemiche. Anche feroci. Concetta Costagliola, 50 anni, casalinga della Marina Corricella, non ha peli sulla lingua. “Di queste provocazioni non abbiamo a che farcene. Chi sbarca sull’isola è sempre il benvenuto, ma deve sempre sapere che siamo estremamente gelosi della nostra identità e dignità isolana. La processione del Cristo Morto, con tutte le innovazioni che ha subito nei secoli resta un evento di grande e commosso fervore religioso popolare. Le musiche, i canti, le preghiere dei sacerdoti e dei “fratielli”, creano un’atmosfera di grande emozione. E’ vero che ci sono anche i “Misteri” costruiti dai ragazzi, ma essi sono il completamento della partecipazione diretta della nostra gente che nel passaggio della statua Cristo Morto prega, si commuove fino alle lacrime. Non è giusto, perciò, – conclude Concetta – considerare la processione come evento turistico da rinnovare con simili “pensate”. Non ci azzecca proprio niente” “.
Le polemiche hanno persino diviso le famiglie. I coniugi Silvio Zagli, bancario, ed Helga Lubrano, maestra elementare, la pensano in maniera del tutto diversa. Il primo: “Potrebbe essere un’innovazione che va a sposare le due principali tradizioni dell’isola”. La moglie:” Mettere insieme le due tradizioni significa snaturarle. E’ una cosa assurda”. Ironico il giudizio di Mimì Maglio, marittimo, :”E allora, d’estate, durante l’elezione della Graziella, facciamo salire sul palco un confratello dei Turchini incappucciato!”. Mimì Lubrano Lavadera, priore della Congrega dei Turchini, è drastico: “La proposta non merita alcuna considerazione. Tutti i confratelli sono indignati e sbalorditi davanti a tanta arrogante leggerezza. I turisti ben vengano numerosi nell’isola per partecipare, con serio rispetto, ad un evento di tradizione e fede religiosa”.
Intanto fervono gli ultimi preparativi per la preparazione dei “Misteri”, le tavole iconografiche costruite dai ragazzi isolani che rievocano momenti della vita e morte del Cristo, definiti “magnifici e mirabili” dai professori Paola Pisano e Alberto Baldi, nel bel libro presentato nei giorni scorsi nell’isola. Quest’anno i Misteri sono 49. Sfileranno, insieme agli altri simboli processionali, seguendo il consueto itinerario: Terra Murata, Via Castello, San Rocco, Marcello Scotti, S. Giacomo, V. Emanuele, Marina Grande, ritorno da via P. Umberto fino a Terra Murata. L’appuntamento, all’alba, presso la Congrega in via Marcello Scotti, per il trasferimento della statua del Cristo all’Abbazia di S. Michele. Alle 07,30 la partenza del corteo processionale.
ilmattino.it
Da alcuni commenti comprendo che certi miei concittadini hanno la memoria molto corta. Secondo voi come vestivano le donne a Procida seguendo la processione solo un paio di secoli fa? E’ mai possibile che identifichiate il costume, un patrimonio storico importantissimo, con le Grazielle ed loro concorsi estivi? Comunque era solo una proposta (tra l’altro l’anno scorso ne accennai ad alcuni religiosi che la trovarono molto giusta e dignitosa). Non prendetevela, non volevo provocare né offendere nessuno. Ma cercate di tutelarla davvero la Processione perché negli ultimi anni sta perdendo la sua connotazione; sia perché sono ormai pochi i Misteri fatti secondo la tradizione in legno e cartapesta ma anche perché il chiasso, gli altoparlanti e le tv la stando snaturando.(Ho sentito definire “carri” le tavole dei Misteri…eppure non siamo al Carnevale di Viareggio!)
Ci risiamo alle barricate ! ma apriamo i cuori enon chiudiamo i cervelli, di questo passo ci ritroveremo al tempo delle crociate. La storia va avanti la chiesa va avanti lo spirito e’ quello giusto e non e’ patrimonio di poche persone.
Siamo o non siamo più avanti dei fratelli arabi ?
Scusate, perchè tante parole inutili, ognuno si veste come vuole nessuno vieta di vestirsi con o senza il vestito antico, moderno, largo stretto etc.etc.Il vestito che indosserò venerdi santo sarà quello antico, che si chiama Graziella o vestito Procidano o bla bla bla, il mio posto sarà tra la gente del corteo. seguitemi, sarà una bella processione. vestitevi, ovvio chi vuole e chi puòò! l’abbigliamento antico dietro al corteo… per favore no scandali.
se per qualcuno scandalo sarà. Andiamo in cerca del nuovo, vogliamo una Procida nuova,tutti uniti, questa è la Procida che vorrei….. almeno i vestiti tradizionali antichi si