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TGPROCIDA

Raccontare il presente, capire il futuro

DALLA DANIMARCA A INSTANBUL: 7000 KM IN KAYAK. DA IERI A PROCIDA

Ditgprocida

Apr 3, 2015

Pas Rai | Un lungo viaggio a bordo di un kayak a vela. Da Copenaghen a Istanbul, un’avventura di settemila chilometri che in queste ore tocca la piccola isola di Procida. L’affascinante sfida della famiglia Simonsen attraversa fiumi e mari, senza soste. Ed è soprattutto un inno alla vita: “Avevamo perso il lavoro e la casa. E abbiamo preso in esame due piani: trovare un nuovo lavoro, partendo da zero, o tuffarci in una meravigliosa avventura. Abbiamo optato per la seconda soluzione”. I protagonisti sono il danese Lars e l’olandese Suzi, con i figli Tiuri e Liva, rispettivamente otto e sei anni, biondissimi, occhi azzurri e vispi che si illuminano quando li interroghi sul loro straordinario viaggio. Hanno percorso i canali di Germania, Olanda e Francia, sbucando nel Mediterraneo (a Sante Marie de la Mer, in Camargue), prima della navigazione sottocosta che oggi li ha condotti nel basso Tirreno. Il tutto a bordo di due piccoli trimarani: al centro, un kayak su cui è montato un albero dalla randa di poco più di otto metri quadri. Imbarcazioni minuscole, 5,64 metri di lunghezza, poco più di 3 di larghezza. Nel golfo di Napoli sono stati accolti come dei veri e propri eroi moderni dall’A. s. d. Kayak Procida, l’associazione nata qualche mese fa per valorizzare l’isola scoprendola in canoa. “Siamo andati incontro alla famigliola con i nostri kayak, abbracciandoli idealmente e accompagnandoli in porto” raccontano Salvatore Cerino e Nicola Carabellese,  tra i fondatori dell’associazione.
E sull’isola di Graziella i Simonsen hanno apprezzato i colori pastello della Corricella: “Sembrano quasi le case variopinte della nostra Copenaghen”, hanno commentato. “Non conoscevamo Procida, ma siamo rimasti colpiti dalla vivacità dell’isola e dall’architettura, con tante case nascoste tra le viuzze  i giardini. Pensavamo ad un’isola marcatamente turistica e invece abbiamo scoperto una realtà che ha conservato la sua identità”.  Il viaggio di Lars, Luzi e dei loro sorridenti bambini è partito nel maggio 2014. Arrivo previsto in Turchia a settembre. Una pagina Facebook “Life is Good – Follow us” racconta passo per passo la loro avventura.  “Pensiamo soprattutto di lanciare un messaggio al mondo.  –  raccontano  –  Vivere un’avventura come la nostra è semplice, dopo tutto. Basta armarsi e partire, senza pensarci troppo”. Ma il viaggio dei Simonsen è soprattutto una scoperta: “Già, volevamo mostrare ai nostri figli che c’è un mondo, oltre la Danimarca. Far toccare con mano la bellezza dei luoghi e della gente. L’Italia, in particolare, è fatta di persone meravigliose, aperte, disponibili. Qui a Procida è stata una festa”.
Il viaggio dei Simonsen dipende spesso dalle condizioni del mare (“Abbiamo affrontato anche onde di 4 metri”) e alterna lunghe traversate a notti di riposo, accampati su una spiaggia o ospitati in albergo. Sui piccoli “Hobie Tandem”, kayak a vela con scafi laterali con i quali stanno compiendo una vera e propria impresa, riescono persino a fare lezione di danese e matematica a Tiuri e Liva. La tabella di marcia, certo, è impegnativa: almeno 20 chilometri al giorno, Istanbul è ancora lontana.

napoli.rep.it

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