Redazione | Tante volte negli ultimi venti anni ci siamo interrogati di come sarebbe stato il risveglio della seconda repubblica anche sull’isola di Arturo. E i giorni complessi ed interminabili di questa Pasqua sembrano confondere ancora di più. Nelle ultime ore appaiono esplose le fibrillazioni all’interno della maggioranza politica di Procida Prima, ma anche di altri gruppi, dopo l’avviso di garanzia ricevuto dal Presidente del Consiglio e candidato a Sindaco Luigi Muro. Era inevitabile che accadesse dopo che per vent’anni Muro ha retto il timone della politica isolana, almeno di una collaudata parte. Fibrillazioni e soprattutto scoramento per chi in Muro aveva sempre visto una guida. Una sgangherata truppa di consiglieri comunali ed assessori che aveva riposto nella rinnovata volontà di ricandidarsi a Sindaco di Luigi Muro, grandi aspettative. In termini pratici ed in termini anche elettorali. Perché senza di lui, molti hanno già fatto sapere che faranno un passo indietro. In effetti il progetto di “Alleanza Procidana” che in queste mesi stava prendendo corpo partiva dal presupposto che solo la figura del Presidente del Consiglio candidato alla carica di sindaco, potesse rilanciare l’azione amministrativa. Da ciò avevano preso le distanze l’ex vice Sindaco Elio De Candia e Vincenzo Capezzuto Jr, che avevano dato vita insieme ad altri al gruppo consiliare di Adesso Procida. Lo stesso gruppo consiliare de “la svolta” si era sciolto per confluire in Alleanza Procidana: Mariano Cascone determinato consigliere comunale di opposizione all’amministrazione Capezzuto aveva deciso di aderire al progetto Muro. E da ieri l’altro anche per lui si profila all’orizzonte un salto nel buio. Lo è anche chi per scelta e per convenienza come il Sindaco uscente Vincenzo Capezzuto aveva fatto un passo indietro e deciso di appoggiare Muro nella candidatura a sindaco. Un patto che oggi appare vecchio, desueto. Finito. E allora quando una stagione politica si chiude, c’è il fuori tutto. Il rompiamo le righe. E ciò a poco più di una ventina di giorni dalla presentazione delle liste appare come la disfatta di un progetto politico che allo stato attuale non ha alternative. E questo è forse il prezzo che si paga per non aver “cresciuto” una classe politica, una classe dirigente che avrebbe permesso anche in una situazione simile di trovare un’intesa. Allo stato attuale appare prematuro parlare di tutto, di possibili intese e di probabili alleanze. Mentre la comunità affida alla magistratura il compito di fare chiarezza sulle vicende giudiziarie, punta il dito contro gli stessi politici per il peccato originale mai confessato. La mancanza di alternative. Oggi come oggi appaiono improbabili le candidature del sindaco uscente Vincenzo Capezzuto, come di qualche altro assessore o consigliere comunale. Per tanti motivi. Prima di tutto per opportunità politica. Ma soprattutto per quello che potrebbe emergere nell’indagine nei mesi che verranno. Ne tanto meno sono ipotizzabili scommesse su stimati professionisti che però sono sempre stati fuori dall’agone politico. Quel che resta del centro destra è, come avemmo a dire in un’intervista proprio a Muro, quasi profetizzandolo, ormai un carico di frutto imbracato male. E allora bisogna resettare tutto e ripartire, dall’anno zero. Ripartire da diciannove anni fa. Consapevoli che il tempo è poco e che nonostante tutto fa presentato agli elettori un progetto credibile da proporre come alternativa allo schieramento della Procida che Vorrei.
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1 commento su “IL CENTRO DESTRA ISOLANO ALLE PRESE CON IL DOPO MURO”
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Ma ancora avete il coraggio di parlare di destra, di sinistra….io non vedo un ideale politico, almeno non l’ho mai visto. Ho solo potuto costatare la corsa al “potere” … E lí non c’è la destra o la sinistra…ma solo l’ approfittare dell’ingenuità del cittadino