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SITO DI STOCCAGGIO. AVVISI DI GARANZIA: LE DATE CHE NON TORNANO

Ditgprocida

Apr 16, 2015

Redazione | Il fumus dei reati contestati dal Pubblico Ministero, Lucia Esposito ed accolti dal GIP, Nicola Quatrano, (che ieri l’altro ha visto indagato il Sindaco di Procida, la dirigente della II sezione e due funzionari della TEKRA ) è articolato in una ricostruzione di appena due pagine allegato all’informazione di garanzia, che ai più è apparsa  – dopo la lettura  – alquanto parziale. Secondo il Pubblico Ministero:  “In data 9 novembre 2006 l’arpa che effettuava un sopralluogo sull’aria e risultano presenti solo 6 cassoni scarrabili vuoti ed un locale di circa 30 metri quadrati con nota 10920 del 21 novembre 2006 l’arpa che imponeva una serie di prescrizioni esclusivamente per le operazioni di trasferenza delle frazioni indifferenziati secche. In data 18 giugno 2007 l’arpa che effettuava un nuovo sopralluogo rilevando numerose anomalie e criticità del sito già adibito ad aria di stoccaggio. In data 2 ottobre 2007 l’Asl esprimeva parere favorevole per il suo aspetto igienico sanitario alla realizzazione di un sito di stoccaggio temporaneo è provvisorio ponendo però stringenti prescrizioni. In data 28 maggio 2010 il sindaco di Procida emetteva l’ordinanza contingibile ed urgente num° 68 chi autorizzava per un periodo non superiore a sei mesi la società SEPA srl a utilizzare l’aria per le operazioni di raccolta e trasporto in terraferma del materiale secco proveniente dalla raccolta differenziata e dagli ingombranti rispettando le prescrizioni imposte dalla ASL e dalla ARPAC. In data 15 luglio 2011 il sindaco di Procida emetteva l’ordinanza contingibile e urgente n° 78 che destinava per mesi sei l’aria come centro di raccolta allestito con cassoni scarrabili e con una serie di prescrizioni. In data 21 dicembre 2011 il sindaco di Procida emettere ordinanza contingibile e urgente n° 124 che destinava l’area per 6 mesi al centro di raccolta allestito con cassoni scarrabili e con una serie di prescrizione. In data 12 ottobre 2012 il Comune di Procida consegnava l’aria alla società TecKra e nel relativo verbale di consegna si faceva presente l’esistenza nell’aria di rifiuti di vario genere. In data 16 ottobre 2012 l’Asl effettuava un sopralluogo in cui verificare la presenza di scarrabili e automezzi per la raccolta dei rifiuti. In data 2 dicembre 2014 l’Asl effettuava un sopraluogo verificando la non rispondenza del sito alle prescrizioni. In data 28 gennaio 2015 un altro sopralluogo dell’Asl verificava la presenza di rifiuti anche pericolosi come contenitori di vernici e pitture direttamente su suolo”.

Se questa è  la cronistoria della Procura da cui emergerebbero i reati contestati, di pari passo abbiamo raccolto una serie di atti che ripercorrono le tappe in ordine temporale  dell’intera vicenda e che lasciano molti dubbi sull’impianto accusatorio:

  • Che con deliberazione di Giunta Provinciale n.634 del 11.09.2008 è stato approvato il bando per “trasferimenti ai comuni della Provincia di Napoli per investimenti finalizzati allo sviluppo e incremento della raccolta differenziata.
  • Con determina dirigenziale n.4860 del 24.04.2009 fu ammesso a finanziamento per( €.290.305,00) inclusi della quota a carico del Comune (€.26.497,00)
  • Che in data 23.06.2009 veniva sottoscritta la convenzione nella quale veniva prescritto di adeguare il quadro economico.
  • Che in data 03.02.2011 con delibera di Giunta n.18 integrazione progetto isola ecologica.
  • Che con delibera di Giunta Comunale n.199 del 15.12.2011 veniva approvato il progetto esecutivo.
  • Che con nota 191 del 9.01.2012  l’Asl esprime parere favorevole al progetto esecutivo.
  • Che nota 24.05.2012 l’Arpac comunica che l’impianto progettato presenta i requisiti tecnici relativi alla salvaguardia delle matrici ambientali.
  • Che con nota 10683 del 03.02. 2012 la Provincia di Napoli richiedeva una revisione al quadro economico relativamente alle spese tecniche.
  • Che con delibera n.92 del 01.08.2012 veniva riapprovato il progetto esecutivo e quadro economico riapprovato..
  • Che con delibera di Consiglio Comunale 64 del 04.09.2012 veniva ratificata la delibera di G.M.
  • 92.
  • In data 09.09.2013 con determina n.144 si affidavano lavori per €.36.472,79 per messa a norma fabbricato e servizi isola ecologica.
  • In data 16.09.2013 con determina n.148 si affidavano lavori per €.6.220,10 per adeguamento impianto idraulico.
  • In data 16.09.2013 determina n.149 si affidavano lavorii per €.3.404,15 adeguamento impianto elettrico.
  • Il progetto esecutivo viene trasmesso alle locale Commissione per il paesaggio  per parere di competenza.
  • Il progetto esecutivo approvato con delibera di Giunta Comunale n.92 viene approvato dalla Soprintendenza positivamente con prescrizioni  in data 02.05.2014.
  • Che con determina n.37 del 26.06.2014 del Segretario Generale quale RUP veniva affidato incarico
  • di direzione  lavori e predisposizione apposita perizia di variante tecnica secondo le prescrizioni della Soprintendenza.
  • Il progetto di variante e stato approvato dalla Soprintendenza con nota 4127 del 20.02.2015
  • In data 16.01.2015 si stipulava contratto di appalto per lavori di realizzazione centro di raccolta rifiuti solidi urbani per €.152.869,07 lavori in corso
  • La nota ASL del 30.01.2015 è stata prontamente evasa con nota indirizzata alla dott.ssa Barone responsabile del servizio ecologia prot.1454 del 30.01.2015.
  • Con nota prot. n.1833 del 05.02.2015 si diffidava la società Tekra a non utilizzare il sito per operazioni non autorizzate .Pertanto nelle more del completamento dei lavori si chiedeva all’Asl un sopralluogo finalizzato alla verifica della situazione igienico – sanitaria del sito .Sopralluogo che coincise con una visita dei NOE nel sito che nulla tennero a dichiarare.
  • Che in data 25.03.2015 e stata emessa ordinanza n.14 ai sensi dell’art.191 del D.Lgs n.152/2006 e s.m.i .contenente pareri preventivi ASL e ARPAC.

La ricostruzione degli avvenimenti insomma appare molto diversa da quella che la Procura avanza nei confronti del comune. Allo stato attuale mancherebbero – ed usiamo il condizionale – dai fascicoli della magistratura, alcuni atti che stando a quanto rappresentato nella cronistoria potrebbero far evolvere e finire  tutta la vicenda in una bolla di sapone. Ovviamente quanto sta accadendo mina alle radici –  come abbiamo raccontato ieri – quella che da qui a poco sarà la massima espressione della democrazia partecipativa di un comune  e cioè il voto popolare. Il che sta indignando non poco la cittadinanza isolana da sempre molto attenta alle vicende giudiziarie della classe politica.

1 commento su “SITO DI STOCCAGGIO. AVVISI DI GARANZIA: LE DATE CHE NON TORNANO”
  1. Le bolle di sapone

    se ci saranno sono di esclusiva competenza dei giudici.Mi sembra

    che chi si addentra nelle pieghe del procedimento,non abbia tutte le competenze per aprire bocca.

    Logicamente,sarei contento se tutto finisse bene,ma ho i miei dubbi..

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