Redazione | Mai come in questa circostanza l’area marina protetta delle isole del golfo di Napoli, si può definire “Regno di Nessuno”. Il gioco di parole usato negli anni, per evidenziare lo stato di totale abbandono in cui versava l’ente, appare oggi, dopo le vicende degli ultimi giorni, davvero azzeccato. E lo è per responsabilità ben precise che si trascinano da mesi per non dire da anni e che molti hanno fatto finta di non vedere. Di non sentire, come ad esempio il grido lanciato dagli imprenditori, dalle associazioni di categoria, dalle associazioni ambientaliste e dai tanti che nel reiterato modo di fare e di agire di una certo government, avevano notato lo stato di totale abbandono.
In questo si innesta il licenziamento del Responsabile dell’ente Dott. Riccardo Strada che ieri l’altro, si è visto notificare l’atto del Consiglio di Amministrazione che non lascia spazio a fraintendimenti. Nel merito entreremo in una seconda ed articolata puntata che stiamo redigendo. Il dato su cui vogliamo soffermarci è che con il direttore del consorzio Silvano Arcamone agli arresti domiciliari ed il responsabile licenziato, l’area marina protetta versa oramai in uno stato di completo fermo gestionale. Se per il direttore amministrativo a quanto sappiamo era in procinto una surroga, non si può dire lo stesso per il ruolo di Responsabile dell’AMP, almeno nell’immediato. Già in passato il ruolo di responsabile è stato assunto da altre figure – come gli ex segretari comunali ischitani – in un momento in cui l’area marina veniva – per così dire – gestita in forma prorogatio in attesa del famoso concorso che avrebbe poi visto vincere proprio Riccardo Strada.
Proviamo ad ipotizzare che venga nominata una figura comunale ( un segretario comunale ) che assuma questo gravoso incarico. Non basterebbe. La nomina dovrebbe poi passare al vaglio del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Mare. E potrebbero volerci mesi. Il tutto quando siamo ormai a maggio. E così alla vigilia di una stagione turistica ed imprenditoriale tutta da disegnare, il nuovo incaricato dovrebbe sobbarcarsi tutte le problematiche dell’AMP esautorata dal responsabile.
Un vero e proprio incubo anche perché oggi come oggi con le isole attenzionate dalla magistratura anche apporre una semplice firma diventa rischioso. Ricordiamo che al responsabile sono demandate tra l’altro, tutti i permessi, il rilascio delle autorizzazioni per la pesca, le autorizzazioni per gli ancoraggi e compagnia cantante. In poche parole tutte le attività che si svolgono all’interno dell’area Marina Protetta devono essere vagliate e alcune autorizzate dallo stesso. Capirete bene che senza la figura del Responsabile, l’intera area Marina è semplicemente paralizzata. Non tanto nelle fasi progettuali già pronte e protocollate che comunque andranno avanti, ma proprio i compiti dati dalla contingenza della bella stagione ormai alle porte.
Proviamo altresì ad immaginare le autorizzazioni per gli ancoraggi in zone parzialmente vietate, quelle in zona B per intenderci, quelle della Chiaia e Corricella a Procida e di Cartoromana a Ischia. E tante altre. Ma anche i permessi per i piccoli diportisti e pescatori che con il bollino possomo muoversi per il perimetro circoscritto. Sarebbe vietato tutto. Ma per modo di dire. Perché nella realtà, sarà impossibile fermare il via vai di barche e yacht che ancoreranno nelle zone senza uno straccio di autorizzazione. E soprattutto il controllo potrebbe diventare problematico nonostante lo sforzo profuso dalle forze di polizia come la Guardia Costiera, la guardia di Finanza, i Carabineri. Alla vista di una di queste motovedette, sarà da candid camera assistere a scena di panico per sfuggire ai controlli. Un fuggi fuggi anche a discapito della sicurezza in mare. Il paradosso poi: le multe elevate che non saranno pagate nell’immediato, dovranno poi essere rinviate dall’AMP a firma del responsabile, che se non surrogato a tempo, impedirebbe di riscuotere le multe. Insomma una vera babele. A ciò non si potranno non aggiungere le difficoltà degli operatori commerciali della zona, come ristoranti, lidi balneari, bar e quant’altro che aspettano i mesi estivi per tirare a campare.
Di tutto ciò e di tanto altro si è discusso ieri presso gli uffici del circondario marittimo di Procida, tra il responsabile dell’AMP. Riccardo Strada, il comandante del porto di Procida T.V Sabrina Di Cuio, e il Mar. Mele del circondario marittimo di Ischia in sostituzione del comandante Muscariello. Durante l’incontro Riccardo Strada ha rappresentato la notifica del licenziamento che di fatto lo ha posto fuori dalle funzioni a lui deputate. Lo sconcerto delle autorità locali marittime è stato tanto, avendo compreso le difficoltà che potrebbero venir fuori da questa situazione incresciosa. In più ricordiamo che sull’isola verde il congedo prematuro di Muscariello il 15 maggio, e l’investitura di un nuovo comandate del porto, renderà tutto ancora più difficile. Nelle more i responsabili dei due circondari marittimi hanno deciso di trasmettere tutto all’autorità marittima superiore, per verificare tutte le possibili azioni da intraprendere. Quella più auspicabile riteniamo non sembra che essere a questo punto il commissariamento dell’ente visto e ritenuto che l’attuale situazione gestionale dell’area marina protetta ha assunto ormai proporzioni tali da compromettere qualsiasi attività, con grave pregiudizio per il perseguimento degli obiettivi istituzionali