Redazione | “Nella “Procida che vorrei” un posto di primo ordine spetta senza dubbio al mare. Lo splendido mare che lambisce le coste dell’isola di Arturo”. Oggi alle 17.30 presso i locali della Maison ne discuteranno assieme al gruppo politico de la “Procida che Vorrei”, il Presidente di ASSONAT Luciano Serra, la dott.ssa Angela Sarcinelli, architetto esperto in pianificazione e progettazione sostenibile delle aree portuali e Antonella Ciaramella , funzionario del Ministero dello Sviluppo economico. Il confronto arriva giusto a tempo dopo la gara andata deserta per la vendita delle quote azionare del Marina di Procida. Proprio in quella occasione ricordammo come durante la presentazione del manifesto politico, il consigliere di Assonat e candidato al consiglio comunale Eugenio Michelino, rappresentò ai presenti e alla stampa la volontà, qualora nessuno avesse acquistato entro il 15 aprile le quote di minoranza del porto, di provare con una sorta di azionariato popolare ad acquistare quelle quote. E che di tale operazione se ne sarebbe discusso tra l’altro proprio durante il confronto odierno.
Il dibattito odierno servirà anche e soprattutto a delineare le strategie future della prossima compagine ammnistrativa, qualora fosse chiamata ad amministrare. A partire dallo sviluppo dei porti e del turismo nautico di qualità che riassuma in sé la cultura del mare, comprendente pesca, tradizioni marinare, ecocompatibilità, ecosostenibilità e terziario, è possibile innescare una reazione a catena, favorendo l’occupazione, l’espansione di attività economiche e commerciali.
La proposta de la Procida che Vorrei è quello di reintegrare la storia, le tradizioni, l’esperienza e i saperi locali e territoriali nel processo di valorizzazione. Creare un itinerario consapevole per “reinventare” spazi alterati, aree sfruttate, ambiti impoveriti considerandoli spazi potenziali per la costruzione di una nuova ricchezza attraverso progetti multidisciplinari che abbiano la capacità di ripensare una nuova, contemporanea idea di paesaggio culturale.
Il pieno recupero e impiego della cultura del mare possono rappresentare la prosecuzione del rapporto naturale tra uomo e ambiente attraverso la massima valorizzazione del momento della conoscenza, della formazione e del loro utilizzo.
Altro punto importante che sarà oggetto di discussione odierna sarà quello proprio di trasformare Procida in una luogo modello della nautica al centro del Mediterraneo. Adeguare la formazione alle esigenze di flessibilità delle imprese e puntare sui “mestieri del passato” che possono diventare quelli del futuro: lavori blu, lavori verdi, nuove tecnologie, professionalità turistico-culturali. Valorizzare l’Istituto Nautico, anche con corsi specializzati post diploma. Creare una succursale dell’alberghiero di Ischia.
Programmare corsi di specializzazione per la creazione di figure professionali del comparto nautico come maestri d’ascia, ingegneri, progettisti, designer, tappezzieri, vigilanti, guardaspiagge e operatori per ormeggio, servizi sub, primo soccorso, accoglienza, accoglienza diversamente abili, info-point.
Sostenere le piccole e medie imprese e l’autoimprenditorialità attraverso un doppio binario: garantendo accesso al credito, e utilizzando tutti gli strumenti per l’innovazione, la produttività e la competitività del sistema, ovvero le reti di impresa, il dialogo ricerca-impresa. Incentivare le politiche per il lavoro giovanile.