Redazione | Adesso è ufficiale: dopo il tam tam degli addetti ai lavori di queste ultime ore le indiscrezioni lasciano il posto alla notizia certa: la Regione Campania ha perso il ricorso al Consiglio di Stato sulle gara per le OSP.
Come si ricorderà nei mesi scorsi il Tar della Campania aveva annullato la gara per i collegamenti OSP, che avrebbe dovuto tenersi questa primavera e che, nelle intenzioni di Vetrella, avrebbe finalmente messo ordine nell’intricata vicenda dei trasporti marittimi regionali.
Gli armatori privati avevano fatto ricorso per tale gara ed il TAR aveva dato ragione a Lauro, Aponte e company sul presupposto che prima di mettere a gara corse effettuata da anni dalle compagnie non pubbliche, Vetrella avrebbe dovuto preventivamente accertarsi che i privati non fossero disposti a continuare ad effettuarle senza contributi, come da sempre fatto.
Ora arriva l’ennesima mazzata per l’assessore nonché per i comuni delle isole partenopee costituisi ad adiuvandum, che rende la posizione di Alilauro, Medmar e Snav ancora più solida e conferma una volta di più l’esautoramento dell’ente regionale dalla gestione degli accosti, tornata dopo dodici anni in mano alle capitanerie di porto.
A rettiufica dell’articolo è doveroso precisare che il ricorso è tuttora in essere e non è stato affatto rigettato dal CdS.
Il provvedimento emanato il 28 aprile scorso ha riguardato la sospensiva cautelare chiesta dalla Regione Campania per poter riprendere l’iter della gara bloccata dalla sentenza del TAR Campania del 29.12.2014, sospensiva non accordata in quanto il giudizio di merito è stato fissato al 21 luglio p.v., dunque a brevissimo tempo.
E’ comunque da sottolineare che la sentenza TAR Campania che ha bloccato la gara, ed è tuttora in atto, continua a favorire gli stessi armatori privati che l?Autorità per la concorrenza ed il mercato ha scoperto aver messo in piedi un “cartello” nel golfo di Napoli, azzerando ogni reale concorrenza