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AREA DI STOCCAGGIO RIFIUTI: DISSEQUESTRATA PARZIALMENTE L’AREA INTERDETTA

Ditgprocida

Mag 7, 2015

Redazione | Il giorno dopo il sequestro dell’area di stoccaggio dei rifiuti di Procida avvenuta provammo  – carte alla mano –  a ricostruire l’iter processuale sul quale si basava l’impianto accusatorio del Tribunale di Napoli. Era evidente anche ai meno smaliziati di cronaca giudiziaria che qualcosa non tornasse. Alcune date e alcuni documenti mancavano e la forma di sequestro preventivo della Procura sembrava eccessiva. In effetti così  è stato poi secondo il dispositivo che ha evaso giorni fa il GIP Nicola Quatrano. Nel dispositivo protocollato al Comune di Procida, il GIP scrive: “L‘istanza (prodotta dalla difesa del comune ndr )  propone alcuni fatti nuovi. In particolare l’autorizzazione di compatibilità paesaggistica numero 47 del 20 aprile 2015 rilasciata dal Comune di Procida con il parere favorevole della Soprintendenza (rilasciata in data 7 Aprile 2015) relativa ad una piazzola in calcestruzzo dalle dimensioni di metri quadrati 200 sita in località via IV Novembre il cui uso era stato autorizzato con prescrizioni dall’Arpac in data 17 03 2015”. Il Gip oltre alle reiterate dimostrazioni di fatti  e carte nuove, evidenzia altresì : “i problemi che il sequestro dell’aria comporta per la raccolta dei rifiuti solidi urbani nell’isola resi particolarmente più pressanti dalle imminente ragione turistica” ma che “non è in grado stante l’assenza di poteri istruttori di verificare se le novità intervenute si configurano come affermato dalla difesa quale rimozione delle esigenze preventive sulle quali si è fondato il sequestro”. In effetti  tale indagine spetta al pubblico Ministero che dovrà attivarsi per effettuare le necessarie verifiche.

Il GIP conclude: “non può dunque accogliere la richiesta principale di dissequestro totale dell’area, ( che spetta al PM emandare ndr) sembra però possibile alla luce dei fatti obiettivi documentati dalla difesa operare un contemperamento tra le diverse esigenze in campo fermo restando il sequestro dell’area,  di concedere al Comune di Procida la facoltà d’uso fino al 30.09 2015 della sola piazzola in calcestruzzo delle dimensioni di metri quadrati 200 di cui hai citato il parere della Soprintendenza ha l’autorizzazione della Arpac imponendo peraltro al Comune e il rispetto scrupoloso delle prescrizioni imposte dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e storici dal ARPAC, dell’ASL mandano alla Cancelleria per la trasmissione in duplice copia e al pubblico ministero richiedente”.

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