Redazione | Dopo l’asta andata deserta circa un mesa fa, sulla vendita delle quote azionarie del Marina di Procida, si addensano impressionanti nubi. Soprattutto se si considera che il possibile introito derivante dalla vendita dovrebbe servire come fonte di entrata nel piano di riequilibrio che il comune ha presentato alla Corte dei Conti. Dopo l’incontro di circa una decina di giorni fa sul territorio voluto dal gruppo “La Procida che Vorrei” a cui ha partecipato il presidente di Assonat e da cui è emersa la volontà – in caso di vittoria – di rimettere in discussione la vendita del 49 % delle quote azionarie e di presentare un progetto che preveda l’acquisto da parte dei procidani, sullo filone e quindi dello stesso avviso si è detto il gruppo di Adesso Procida. E lo ha fatto tramite uno dei candidati simbolo della lista, l’ex Assessore Raimondo Costagliola.
«L’identità dell’isola di Procida si materializza nelle sue bellezze naturali, nella sua cultura, nella sua architettura ma anche nella sua devozione alla portualità – commenta Raimondo -. Senza un Porto di proprietà Procida non sarebbe più la stessa ecco perché mi oppongo alla vendita del 49% delle quote ancora detenute dal Comune. Una prima asta è andata deserta, dopo altre due si andrebbe alla trattativa privata e questo vorrebbe dire svendere il nostro bene prezioso. Io ho contributo alla realizzazione del Porto di Marina Grande e vorrei che restasse ancora in mano ai cittadini con un’azionariato popolare che restituisca questa struttura ai loro legittimi proprietari: i procidani. Con le vendite delle quote si potrebbe fare una cassa ancora maggiore rispetto alla vendita ad un singolo privato».
Il recupero del Porto, però, per Raimondo Costagliola dovrebbe andare di pari passi ad un recupero urbano. Inutile parlare di grandi opere quando mancano panchine, marciapiedi e un intero complesso di arredo pubblico che dovrebbe elevare la qualità della vita quotidiana dei cittadini e dare un senso di maggiore organizzazione ed efficienza ai turisti che arrivano. Progetti concreti, quindi, in piena sinergia con l’utilizzo vero dei procidani. Ma Raimondo tiene molto anche al valore dell’unione familiare che rappresenta ancora un pilastro della cultura isolana. Ecco perché vorrebbe restituire una dignità anche a tutte quelle famiglie che con la perdita di un caro sono costrette ad affrontare un calvario per onorare il suo ricordo. Così Costagliola immagina una nuova stagione di recupero e rilancio del cimitero volto soprattutto ad offrire un servizio ai procidani che vorrebbero pregare i loro cari in modo dignitoso. Idee trasversali ma tutte realizzabili. Raimondo non è un sognatore e la sua pregressa esperienza politica gli fa inquadrare meglio gli obiettivi da realizzare.
Dio mio questo ha fatto l’assessore? Si ricordo all’ambiente Ma il porto è competenza demanio regione.il comune è relativovamente “proprietario ” ma tratti un altro argomento x favore x esempio interessati dello scempio ambientale visto che hai fatto l’assessore. E visto gli scempi che ci sono.
Scusate, ma avere il 49% di una spa significa non avere nulla. Ma andate a scuola!
il 49% e qualcuno al comune che ha i co…. significa tanto, perche senza procida non possono fare niente, a ischia con i porti ci fanno i soldi, anche alla chiaiolella ci campano e non uno solo…. chissa perche quello grande di porto perde soldi…… finora governavano a procida quelli che lo hanno regalato o meglio quelli che hanno avuto i loro vantaggi e a rimeterci sono i procidani…. micca per niente era uno dei punti di guerra tra muro e capezzuto…..
Guardate un po gente.Procida non potrá maicambiare.questo signore che io non ho nulla contro, ma che potrei avercela con tutti quelli come lui, che dopo di aver finito di succhiare da un lato adesso succhia da un altro.ma lui parla di porto senza neanche sapere ( nonostante fosse in quella maggioranza ) di che sta parlando.tanto per dire ho detto la mia. Dice bene arturo Povera Isola in mano a questa gente.addaveni baffone
Message per luisa.
mi chiedo perchè l’a.d. del ” Marina di Procida ” ing.Marconi ci tiene tanto ad appropiarsi anche della quota comunale del 49% per diventre l’unico proprietario del porto.