Redazione | A poco più di 24 ore dalla chiusura della campagna elettorale, sull’isola di Arturo tiene banco la questione relativa al Porto Turistico. Questa volta a prendere carta e penna è Giovanni Marino, del gruppo de “La Procida che Vorrei” che pone l’accento su alcune incongruità che sono anche alla base del parere non favorevole per l’approvazione del rendiconto 2014 che il Revisore dei Conti ha evidenziato.
Scrive Marino: “ Ho letto la lettera dell’Amministratore di Marina di Procida spa ma non ho trovato le risposte alle domande di tutti i procidani. E’ in gioco un bene che vale 3 milioni di euro e NOI dobbiamo fare di tutto per non perderlo. Siamo d’accordo tutti su questo?
La logica dell’amministratore di Marina di Procida non è chiara. Al Comune di Procida viene chiesto di versare euro 346.030 per coprire la quota parte di presunte perdite che non risultano da alcun bilancio ufficiale. Pena la perdita definitiva della quota del 49% di Marina di Procida spa.
Marina di Procida spa non è nuova al ripiano delle perdite. Già in data 16 giugno 2011 la società ha dovuto affrontare la ricostituzione del capitale sociale. Ma allora il Comune ha versato solo euro 14.700 per conservare la proprietà del 49% del capitale sociale. Perché a novembre 2014 al Comune (notoriamente in difficoltà finanziaria e in crisi di liquidità) viene chiesto un versamento di euro 346.030? E’ come metterlo con le spalle al muro. O sbaglio?
Inoltre si chiedono i procidani: ma poi l’altro socio ha versato la sua quota parte in data novembre 2014 per ripianare queste famigerate perdite? E’ sufficiente andare a guardare gli estratti conto della banca della società Marina di Procida e sapere quale è la risposta: NO, in data novembre 2014 l’altro socio non versa neanche un centesimo però si ritrova proprietario del 100% di Marina di Procida. A chi mi legge chiedo: è una cosa giusta?
Andiamo nel dettaglio tecnico. Nel verbale di assemblea straordinaria del 3 novembre 2014 il Notaio scrive che il socio Marinedi srl sottoscrive e libera integralmente l’intero aumento del capitale sociale utilizzando e imputando a capitale parte dei versamenti in conto futuro aumento di capitale per complessivi euro 774.853,00. E questo da dove risulta? Per avere risposte sono andato alla Camera di Commercio di Napoli per leggere i bilanci della Marina di Procida e avere conferme. L’ultimo bilancio approvato e depositato ufficialmente è quello del 2011. A pagina 4 del bilancio ufficiale (lo ricordo, è l’ultimo presentato al Registro delle Imprese perché di quelli successivi non ce ne è traccia da nessuna parte) nel quadro del patrimonio netto non c’è nessun versamento in conto aumento di capitale. Le somme versate dall’altro socio (per intendersi Marinedi srl) le troviamo a pagina 5 del bilancio, nella voce debiti. PER LEGGE queste somme non possono essere utilizzate, soprattutto con affermazioni di parte, qualche anno dopo per espropriare i procidani del 49% del Porto. Ciò che scrivo è certificato dalla relazione dei Revisori dei Conti dell’epoca i quali in sede di firma del bilancio sottoscrissero che il bilancio 2011 era conforme “alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura e a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire”. Quindi le somme versate erano finanziamenti infruttiferi e non versamenti in conto futuro aumento capitale sociale! Non si possono cambiare le carte in tavola e cambiarci il nome a propria convenienza!!
Noi come cittadini teniamo molto al risanamento delle Finanze del Comune così come alla realizzazione del piano di riequilibrio pluriennale. A proposito, perché nella relazione di accompagnamento al bilancio consuntivo 2014 del Comune di Procida non c’è traccia della modifica dell’assetto societario di Marina di Procida? Se lo sta ancora chiedendo il Revisore dei Conti del Comune di Procida, il quale nel frattempo ha espresso parere non favorevole per l’approvazione del rendiconto 2014 per i rilievi e le irregolarità evidenziate”.