Redazione | Uno scenario favoloso a far da cornice ad un’appassionante rappresentazione teatrale e musicale. Ecco cosa si sono trovati di fronte gli spettatori che giovedì 28 maggio sono accorsi a Terra Murata nello spazio antistante l’ex chiesa S.Margherita nuova, per seguire gli alunni delle classi seconde sez. C-D-E del tempo prolungato della Scuola Media di Procida.
Un copione interessantissimo che, tra rigorosi riferimenti storici e curiosità dell’epoca, ha ripercorso le vicende della nostra isola, dai primi signori di Procida, i Cossa, fino alla storia d’amore del “re nasone”, Ferdinando e sua moglie Carolina. Il tutto splendidamente intervallato da balletti, battaglie con i pirati saraceni, conversazioni tra santi e versi d’amore per la nostra isola. I 56 bravissimi alunni, coordinati perfettamente dai docenti Pina de Rubertis, Paola Scotto di Fasano, Annalisa Coppola, Nuccia Scotto di Marrazzo, Stefania Scotto, Lina Lubrano Lavadera, Angela Cozzolino, Franco Scotto di Marrazzo e Andrea Piro hanno messo in scena uno spettacolo unico, mai noioso, mai banale che ha coniugato perfettamente cultura e leggerezza. Un applauso va anche al coro polifonico San Leonardo che ha accompagnato la pièce e agli esperti come il dott. Giacomo Retaggio, le prof.sse Grazia Astarita e Donatella Pandolfi e l’arch. Rosalba Iodice che con i loro incontri alla Scuola Media hanno fornito l’ispirazione per la realizzazione dell’opera.
Un’opera che, come ha detto la preside Maria Saletta Longobardo alla fine dello spettacolo ha avuto, tra gli altri, il merito di riportare la Scuola Media sul territorio, quasi a sancire un abbraccio tra Procida e la “Buona Scuola”, quella vera. E il palazzo d’Avalos, granitico protagonista della vicenda? Unico spettatore presente all’epoca dei fatti, imperturbabile ha ammirato il tutto, approvando anche lui la bravura di questi ragazzi.