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TGPROCIDA

Raccontare il presente, capire il futuro

Percorso pedonale consigliato: «…c’era una volta tanto tiempo fa un bambino di procida che giocava con le sirene..»

Ditgprocida

Ott 3, 2010

Franco Ambrosino* | Esiste un cartello a Marina Grande dalla scritta molto eloquente “Percorso pedonale consigliato“, che indica all’inizio di Via Vittorio Emanuele il percorso per il centro storico, così come altri,  posti lungo il porto  consentono ai turisti che sbarcano di orientarsi verso i luoghi più caratteristici di Procida direttamente a piedi.

E ciò non sempre avviene, dato che le “sirene” dei tassisti , li convincono che è più conveniente e più comodo farsi trasportare  con i loro mezzi verso le mete che loro stessi consigliano e scelgono, non dal loro punto di stazionamento , ma lungo le strade dell’isola e  del porto in particolare.

Esistono  – però  -diverse esigenzeda tenere in considerazione; quello  della legalità e del rispetto delle regole ( i posti di stazionamento dei taxi, il rispetto delle diverse figure professionali, guide turistiche ,  commercianti posti lungo i percorsi pedonali,  tassist, tutti  che cercano di garantire un servizio all’altezza, alla pari degli altri,) il rispetto dell’ambiente (del microcosmo che possono offrire le stradine dell’isola, vero patrimonio culturale ),  il rispetto dei turisti stessi , che hanno interesse a scoprire anche da se stessi, l’isola, con tutti i suoi pregi e difetti, semplicemente scoprendola a piedi.

 Dal punto di visto culturale, turistico, non c’è dubbio che sarebbe opportuno consentire ai nostri ospiti di vivere l’isola per così come si presenta. Soffriamo in continuazione gli effetti negativi di campagne di stampa , non sempre benevole, anche quando non ci riguardano direttamente da vicino, ed avere la possibilità di offrire un cosi delicato , labirintico, ricco di storia e di storie, dedalo di viuzze, è patrimonio da tutelare e valorizzare. Dal punto di vista economico, si tratta di consentire l’equilibrio tra tutte le diverse esisenge del territorio ed aggiungo senza arroganza  e sempre con la massima disponibilità al dialogo, avendo bene in mente ciò che ci valorizza e non ciò che ci toglie valore anche e sopratutto rispetto alla qualità della vita di tutti gli isolani, bene primario .

Pertanto l’invito è a confrontarci, su questo tema e su altri , che sempre più richiedono   prospettive di soluzioni durature, concordate e condivise. Chiudo citando alcuni passi di una delle prefazioni al libro “Procida a passo d’uomo”, a cura di Giancarlo ed Andrea Cosenza , Clean edizioni, di Peppe Barra:
«… quando nacqui nel lontano luglio di tanti…troppi anni fa ero un bambino fragile, piccolo, …e nel profondo della mia coscienza posso rievocare le sensazioni di allora …il tenue chiarore della lume a petrolio…il fresco odore del materasso di fieno…la voce della nonna…lunghe e faticose camminate  per tutta l’isola , casa per casa, orto per orto, e ancora ricordo …quei colori…quelle sfumature…le scarne mani di vecchie donne..il dolce e musicale dialetto procidano…tutti questi ricordi preziosi li racchiudo nel mio cuore …” ed anche se ” …la…terra è cambiata , logorata  da un turismo crudele ed invadente …un progetto semplice e buono,,, una passegiata per le strade di Procida una pura buona camminata per godere, odorare, respirare quello che rimane ancora di bello di questo stupendo pezzetto di paradiso e che questo progetto possa intenerire i cuori di quei cattivi bambini che l’hanno maltrattata…C’era una volta tanto tiempo fa un bambino di Procida che giocava con le sirene…»

*Vice Presidente ASCOM

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