Redazione | Immagina una calda giornata d’estate, lo scintillio del mare sugli scogli e una tavola apparecchiata per un gruppo di amici. Un sogno? No, è una delle chicche isolane che è stata tradotta in un’esperienza fantastica. Togli le scarpe, arrotola i pantaloni e in costume – dunque – accomodati per gustare delle prelibatezze di mare e bere un bicchiere di vino nel tuo ristorante privato, letteralmente su uno dei luoghi più belli ed incantevoli dell’isola di Arturo. Lo scoglio di sant’Anna. Sotto l’abbazia di San Michele e prospiciente al castello d’Avalos.
E così lunedì scorso un gruppo di amici con i loro gozzi in legno hanno raggiunto via mare lo scoglio di Sant’Anna con tutto il necessario per adibire un tavolo conviviale dove gustare le prelibatezze cucinate a casa. Frutti di Mare, pesce arrostito, della fresca insalata e soprattutto l’ilarità e un buon vino bianco fresco per l’occasione. Il tutto condito dalla buona musica di due chitarre che hanno accompagnato il pranzo tra una canzone ed un ritornello. Per l’occasione non sono mancate le foto che hanno fatto in men che non si dica il giro dei social ricevendo tantissimi mi piace e tanti commenti.
Solo al tramonto – e diciamolo – a “borraccioni vuoti”, la truppa ha ripulito tutto accuratamente, smontato il tavolo e fatto rotta nel porticciolo di Marina Grande.
“E’ stata una bella esperienza, fantastica, poter pranzare con il mare che ti arrivava ai piedi – ci racconta Luigi Nappa, artista e proprietario della Galleria Nappa sul porto a Procida – questa è la Procida che vogliamo. Ci sono angoli nascosti che andrebbero vissuti intensamente. Tra l’altro – aggiunge – chi come me ha girato e gira il mondo per lavoro e frequenta luoghi simili alla nostra isola, di posti così che sono divenuti anche fonte di business per qualche imprenditore, ne conosco tanti. Dobbiamo iniziare a pensare alla nostra isola anche come luogo da vivere e da far conoscere per queste bellezze. E non solo le chiese, i vicoletti e le bellezze architettoniche, anch’esse importanti”
In effetti ultimamente le coste dell’isola e le sue bellezze non sono più solo appannaggio di quei pochi che possono permettersi la barca o il motoscafo. L’isola vissuta sulla spiaggia o prospicienti le calette e le insenature delle coste, con l’associazione Procida Kayak , è divenuta realtà. Quotidianamente l’associazione promuove il periplo dell’isola e sta contagiando molte persone che si stanno avvicinando a questo tipo di scoperta. Un modello di eco turismo che potrebbe rappresentare un’altra via per il turismo isolano. Scoprire l’isola dove relax e rispetto per l’ambiente s’incontrano per regalare momenti indimenticabili.
Caro direttore, non male la foto di questa conviviale di genere.
Se l’hai scattata da te potrai intrigarci con un pò di mosconi e vespe, altrimenti commentare con le tue puntuali osservazioni quella che appare assenza della seconda metà del cielo.
ps: peraltro a Procida maggioritaria
Viva il nuovo che avanza o,forse no, il vecchio che ritorna?
Un abbraccio g.
se la sorveglianza dell’area marina protetta funzionasse seriamente, (questi signori, che evidentemente ignorano l’esistenza) per questi ci sarebbe un ammenda salata quanto l’acqua di mare.